Il film: Frammenti dal passato – Reminiscence, 2021. Regia di: Lisa Joy. Cast: Hugh Jackman, Rebecca Ferguson, Thandie Newton, Daniel Wu, Angela Sarafyan. Genere: Fantascienza. Durata: 116 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Netflix.
Trama: In un futuro distopico,, Nick ha inventato una speciale macchina che consente alle persone di sfuggire alla realtà e rivivere i ricordi di tempi felici. Ma quando una donna misteriosa lo fa innamorare per poi scomparire, l’uomo farà di tutto per ritrovarla.
Scritto e diretto dalla co-creatrice di Westworld Lisa Joy, qui al suo esordio in un lungometraggio, Frammenti dal passato Reminiscence è un noir fantascientifico incentrato su un dispositivo – chiamato, appunto, reminiscenza – attraverso il quale le persone possono evadere dal drammatico presente di guerra e riscaldamento globale per rivivere i propri ricordi. Un processo affidato a Nick (Hugh Jackman), la cui vita verrà sconvolta dall’incontro con una cliente, Mae (Rebecca Ferguson), con la quale instaurerà una relazione prima della sua improvvisa scomparsa.
Come vedremo nella nostra recensione di Frammento dal passato – Reminiscence, il film diretto da Lisa Joy – ora disponibile su Netflix – fornisce diversi spunti interessanti che però troppo spesso perde per inseguire elementi fantascientifici già visti troppe volte e dialoghi zeppi di retorica. Nonostante ciò, il fascino estetico della pellicola e la presenza di attori del calibro di Hugh Jackman e Rebecca Ferguson la rendono comunque una piacevole visione.
La trama di Frammenti dal passato – Reminiscence: il potere della nostalgia
2030, Miami. La città è quasi totalmente sommersa dall’acqua a causa del riscaldamento globale e le attività tipicamente diurne vengono ora svolte quando cala il sole a causa delle alte temperature esterne. In questo scenario post-apocalittico – nel quale imperversa anche una guerra – Nick Bannister (Hugh Jackman) svolge un lavoro molto particolare, quello dello specialista di ricordi. Attraverso uno speciale dispositivo che utilizza un processo psico-sensoriale – la reminiscenza – e con l’assistenza della collega Wats (Thandie Newton), l’uomo aiuta i clienti a fuggire dalla drammatica realtà permettendo loro di rivivere eventi ed emozioni del passato. Una routine che viene però spezzata dall’arrivo di Mae (Rebecca Ferguson), una donna che vuole sottoporsi alla reminiscenza per trovare le chiavi di casa che ha smarrito. Un incontro fatale per Nick: tra i due, infatti, esplode la passione ma, dopo una storia d’amore dirompente durata qualche mese, Mae sparisce misteriosamente. Nick dovrà allora scavare nel passato della donna per scoprire dove si trova nel presente.
L’ossessione per il passato
Frammenti dal passato – Reminiscence asseconda quella tendenza alla ricerca dell’effetto nostalgia tanto presente nei film e nelle serie tv degli ultimi anni. Lo fa, ovviamente, adattando questo processo a quello che è il mondo moderno, e servendosi quindi di una tecnologia – la reminiscenza – che assomiglia molto alla nostra realtà virtuale. Nel film diretto da Lisa Joy, però, il passato diventa una vera e propria ossessione per le persone, una risposta ad un mondo nel quale ormai è impossibile poter anche solo immaginare il futuro. Così, i clienti di Nick si rifugiano in questo accogliente universo che l’uomo (ri)costruisce per loro, fatto solo di ricordi belli che, grazie alla macchina, non verranno mai perduti nell’oceano della memoria. Ma quali sono le conseguenza di rimanere così ancorati al passato? Come ci viene spiegato fin dall’inizio, sfruttare troppo frequentemente la reminiscenza, significa correre il rischio di “bruciarsi”, ovvero di rivivere per sempre quegli stessi ricordi anche da svegli. Volendo vederla come e prendendo in prestito una frase di Silente in Harry Potter e la pietra filosofale: “Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere“.
Un noir senz’anima
Sebbene questo continuo persistere nei ricordi conferisca al film un fascino dolceamaro assolutamente personale e godibile, per quanto riguarda soprattutto la struttura narrativa il film di Lisa Joy si limita un po’ ad essere un riflesso – o possiamo anche utilizzare il termine “ricordo” in questo caso – di qualcosa di già visto. Quella narrata è infatti una classica (anche troppo) storia noir che si rifà, senza nasconderlo minimamente, a pellicole come Chinatown di Roman Polanski o Blade Runner di Ridley Scott (ma anche la stessa serie co-creata dalla regista, Westworld) e prende in prestito tutti quegli elementi fantascientifici che siamo soliti ritrovare nei film del genere. In questo modo, pur essendoci sporadicamente spunti interessanti che purtroppo non sempre vengono ben sviluppati, il risultato finale è quello di una pellicola noir senz’anima e dalla scarsa personalità.
Il cast di Frammenti dal passato – Reminiscence
Hugh Jackman e Rebecca Ferguson qui si riuniscono dopo aver condiviso il set di The Greatest Showman. Nonostante i dialoghi siano spesso un po’ troppo retorici – salvo qualche spunto piuttosto attuale sull’ambiente – la chimica tra i due protagonisti funziona, soprattutto grazie all’esperienza di entrambi gli attori nel genere drammatico. Hugh Jackman è, come sempre, assolutamente credibile – nonostante a volta venga offuscato dai passaggi un po’ contorti e non sempre comprensibili delle sue stesse indagini. Rebecca Ferguson è assolutamente ha il magnetismo della femme fatale, peccato che il suo personaggio sia, per la maggior parte del tempo, relegato nel passato.
La recensione in breve
Il film diretto da Lisa Joy fornisce diversi spunti interessanti che però troppo spesso perde per inseguire elementi fantascientifici già visti troppe volte e dialoghi zeppi di retorica. Nonostante ciò, il fascino estetico della pellicola e la presenza di attori del calibro di Hugh Jackman e Rebecca Ferguson la rendono comunque una piacevole visione.
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