Il film: Il GGG – Il grande gigante gentile, 2016. Regia di: Steven Spielberg. Cast: Mark Rylance, Ruby Barnhill, Jemaine Clement, Rebecca Hall, Rafe Spall, Bill Hader. Genere: Avventura. Durata: 117 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Netflix.
Trama: Sofia, una ragazzina di dieci anni che vive in orfanotrofio, viene rapita dal grande gigante gentile e portata nel suo mondo. Diventati amici inseparabili, i due decidono di escogitare un piano per eliminare i giganti cattivi che vogliono attaccare gli esseri umani.
Steven Spielberg porta sul grande schermo l’opera per ragazzi datata 1982 di Roald Dahl, utilizzando l’animazione digitale e lo stop motion per dar vita al GGG, il grande gigante gentile che – al contrario dei suoi “fratelli” – segue una rigida dieta vegetariana e mangia solo cetrionzoli. A interpretare questo gigante dal cuore d’oro è il premio Oscar Mark Rylance, nella sua prima performance in motion-capture, affiancato da una giovane quanto convincente Ruby Barnhill, al suo esordio in un lungometraggio.
Come vedremo nella recensione de Il GGG – Il grande gigante gentile – ora disponibile per lo streaming su Netflix – il film diretto da Spielberg rappresenta una vera e propria magia visiva, e non importa se soffre un po’ di mancanza di trama, perché la forza di questo adattamento cinematografico sta nel senso di stupore che riesce a scatenare in chi lo guarda.
La trama de IL GGG – Il grande gigante gentile:
Sofia Tibbs (Ruby Barnhill) ha dieci anni e vive in un orfanotrofio nel cuore di una Londra dickensiana in cui passato e presente sembrano mescolarsi. “È l’ora delle streghe” e, mentre i fasci di luce lunare attraversano la stanza che condivide con gli altri bambini, Sofia non riesce a dormire e si nasconde sotto le coperte per leggere un libro e mettersi al riparo dalle rigide regole dell’istitutrice. A un certo punto, sentendo dei rumori per strada, la ragazzina si affaccia alla finestra e, con suo grande stupore, scorge un gigante incappucciato che fa capolino dall’angolo della via. Terrorizzata, Sofia cerca di sottrarsi alla sua vista, ma il gigante infila l’enorme mano nella stanza e afferra la bambina, portandola con sé a nord del Regno Unito, nel paese dei giganti. Una volta nella caverna dell’enorme creatura – che verrà poi soprannominata GGG, grande gigante gentile – quest’ultima spiega a Sofia di non volerle fare del male ma di averla rapita solo perché non poteva permettere che gli esseri umani venissero a conoscenza dell’esistenza dei giganti. Le spiega anche che gli altri giganti sono ben più grandi e meno affabili di lui; si nutrono, infatti, di carne umana.
Guardare il mondo con gli occhi di un bambino
Fin dai suoi primi minuti, emerge chiaramente come Il GGG – Il grande gigante gentile rappresenti la volontà del regista di riscoprire – e far riscoprire agli spettatori – il proprio bambino interiore, ricordando com’era guardare il mondo con gli occhi dell’infanzia. E sono proprio gli occhi di Sofia attraverso i quali noi osserviamo lo svolgersi degli eventi, in una prospettiva che sembra sempre essere in bilico tra sogno e realtà. In quest’ottica, il GGG assume quasi il ruolo di una figura genitoriale, che cerca a tutti i costi di proteggere la bambina dai sogni spaventosi (metafora delle brutture della vita) e di insegnarle tutto ciò che sa. Ma, come qualsiasi rapporto genitore-figlio sano, la relazione tra il gigante e Sofia non è unilaterale: allo stesso tempo, infatti, il GGG in qualche modo impara e cresce – non in statura, ovviamente – insieme a lei. La piccola protagonista del film, inoltre, si inserisce alla perfezione in quell’immaginario di bambini “perduti” alla ricerca di un luogo da poter (davvero) chiamare casa che accomuna tanto Roald Dahl quanto Spielberg; basti pensare al romanzo Matilda del primo, o al piccolo androide interpretato da Haley Joel Osmentnel film A.I. – Intelligenza artificiale.
Un’incredibile magia visiva
Il GGG – Il grande gigante gentile è davvero una delizia per gli occhi. Grazie alla sua eccellenza tecnica, infatti, il film di Spielberg riesce a condurre lo spettatore in un universo di magia e stupore dal quale è impossibile non rimanere meravigliati. Ma non è solo l’animazione digitale a dar vita all’incanto; sono soprattutto le riprese che ci permettono di apprezzare il modo in cui personaggi si muovono nel mondo e si relazionano tra loro: ampie inquadrature in cui i protagonisti vengono letteralmente abbracciati dallo spazio e primi piani utilizzati solo per enfatizzare alcuni momenti particolarmente significativi. Inoltre, pur trattandosi di un film che sfrutta in gran parte il digitale, Il GGG – Il grande gigante gentile rimane “reale”, grazie anche a un’ottima caratterizzazione dei personaggi che li rende estremamente tangibili, in carne e ossa.
Una critica che – soprattutto il pubblico adulto – potrebbe rivolgere al film è quello di possedere una trama piuttosto striminzita, i cui eventi principali si risolvono molto rapidamente. Ma la forza del GGG non sta nella complessità degli eventi, bensì nel senso di stupore che riesce a scatenare e nel grande cuore dei suoi protagonisti.
Il cast de Il GGG – Il grande gigante gentile
Il premio Oscar Mark Rylance (Il ponte delle spie, Dunkirk e il più recente Bones and All solo per citarne alcuni) e la giovanissima Ruby Barnhill sono assolutamente perfetti nei rispettivi ruoli. Il primo porta in scena una performance malinconica e divertente allo stesso tempo; la seconda, qui al suo esordio in un lungometraggio (che, al momento in cui scriviamo, rappresenta anche la sua unica prova attoriale), è una piccola protagonista capace di una grande recitazione, forte e convincente Una menzione particolare va fatta anche per Penelope Wilton nei panni della regina Regina Elisabetta II, che regala uno dei siparietti più spassosi dell’intero film.
La recensione in breve
Il film diretto da Steven Spielberg rappresenta una vera e propria magia visiva, e non importa se soffre un po’ di mancanza di trama, perché la forza di questo adattamento cinematografico sta nel senso di stupore che riesce a scatenare in chi lo guarda.
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Voto CinemaSerieTV