Il film: Il giorno sbagliato, del 2020. Regia: Derrick Borte. Cast: Russell Crowe, Caren Pistorius, Gabriel Bateman, Jimmi Simpson. Genere: thriller. Durata: 93 minuti. Dove l’abbiamo visto: Su Netflix o su Prime Video.
Trama: A causa di un colpo di clacson, una giovane madre verrà perseguitata da un autista misterioso e violento, che intende vendicarsi del gesto maleducato.
In uno dei fumetti più celebri di Batman, The Killing Joke scritto da Alan Moore e che narra le origini del Joker, il villain per eccellenza dell’uomo pipistrello pronuncia una frase indimenticabile: “Ecco tutto ciò che mi separa dal resto del mondo. Solo una brutta giornata!“.
È il punto di partenza anche di questo film diretto da Derrick Borte con protagonista Russell Crowe, un uomo che cambierà la vita di una giovane donna proprio a causa di una giornata storta. Una premessa, descritta anche nel titolo, che dà vita a un thriller dal ritmo indiavolato, capace di tenere incollato lo spettatore allo schermo per tutta la sua (esigua) durata.
Ma come vedremo nella nostra recensione di Il giorno sbagliato, il film cede alla sua natura di genere pur volendo affrontare una tematica anche interessante e contemporanea. Il risultato è un divertente quanto esiguo giro di giostra, che a volte non sa bene se prendersi sul serio o lasciar spazio al puro intrattenimento per un pomeriggio di brividi. E in questa via di mezzo lascia anche lo spettatore, incerto nel commentare un’opera che mantiene il piede su due staffe.
La trama: per un colpo di clacson
Rachel Hunter (Caren Pistorius) è una giovane madre la cui vita si sta facendo sempre più complicata: nel bel mezzo di un difficile divorzio, vive con il figlio Kyle (con cui non sembra avere un perfetto rapporto), il fratello più giovane Fred e la futura moglie di lui. Persino il lavoro sembra darle meno soddisfazioni del previsto: spesso in ritardo a causa del traffico sempre più denso per le strade, sempre più in balia degli eventi e della stanchezza che la confondono, Rachel cerca di non perdersi d’animo anche se sta la vita le sta sfuggendo di mano.
Un giorno, mentre accompagna il figlio a scuola in auto, lungo le strade trafficate, Rachel scarica il suo nervosismo suonando il clacson all’auto ferma davanti a lei. Non potrebbe mai immaginare come quel veloce momento di irritazione le cambierà per sempre la giornata e la vita.
Davanti a lei infatti, alla guida del grande pick-up, c’è un uomo, Tom (Russell Crowe), che non se la sta passando granché bene nemmeno lui. Quel colpo di clacson gli risveglia qualcosa, un animo violento e vendicativo. Da quel momento l’obiettivo di Tom è quello di rendere la vita di Rachel un vero e proprio inferno, seguendola e cercando di ferirla, rubandole il telefono e andando alla ricerca dei suoi affetti più cari per vendicarsi di quella scarica di nervosismo gratuita. Inizierà così un lungo scontro lungo le strade della città, violento e senza limiti, finché non ci saranno delle scuse sincere. O uno dei due non morirà.
Cosa funziona, tra cast e regia
Senza dubbio Il giorno sbagliato è un film che, nel suo piccolo, sembra funzionare a dovere. Una volta accettata la premessa e i toni grotteschi e portati al limite dalla situazione, lo spettatore avrà di che divertirsi. Non c’è mai un momento di stanchezza lungo il corso dei 93 minuti di durata, lasciando all’inizio il tempo necessario per costruire una sana dose di tensione, per poi farla esplodere nella seconda metà dell’opera. La regia di Borte, pur senza reinventare nulla di nuovo o proporre qualcosa di originale, è asciutta e diretta, lasciando che sia il montaggio (capace – appunto – di donare un pregevole ritmo alla narrazione) e i due attori protagonisti a catalizzare tutte le qualità del film.
Se Caren Pistorius regge bene il ruolo della donna impaurita, ma costretta a reagire (non solo nei confronti di Tom, ma della sua intera vita), è Russell Crowe che riesce a usare il suo corpo (gigantesco e spaventoso) per costruire anche solo visivamente la minaccia. Il suo Tom sembra essere posseduto da una forza inumana, tra giochi di potere e una furbizia tale da risultare sempre qualche passo avanti a Rachel. Fisicamente possente, Tom spargerà anche molto sangue pur di far soffrire la giovane madre.
I limiti di una sceneggiatura
Se Il giorno sbagliato avesse abbracciato completamente il genere di appartenenza, ignorandone il sottotesto critico che invece intende affrontare, avrebbe avuto tutto un altro sapore. La storia tra Rachel e Tom, che può ricordare il capolavoro Duel di Steven Spielberg per semplicità e tipologia di racconto, vuole tuttavia rappresentare la violenza e il nervosismo insito in ognuno di noi nella società contemporanea. Il film, quindi, parte da premesse interessanti ma decisamente più serie del previsto e che dona alla storia una patina di serietà che non servirebbe.
La sceneggiatura, non troppo brillante e molto legata ai topoi del genere, non riesce a valorizzare le tematiche dando la sensazione di non avere il coraggio di andare fino in fondo. O, d’altro canto, di procedere per esagerazioni che stonano con il mood realistico che il film vorrebbe ottenere. Il risultato è controproducente: Il giorno sbagliato rimane un ibrido a cavallo tra il film “serio” e l’intrattenimento nudo e crudo, senza soddisfare pienamente nessuna delle sue due anime.
Ed è così che, arrivati ai titoli di coda, l’entusiasmo iniziale lo si ritrova sospeso, bruciato, consapevoli di aver assistito a un racconto che si è limitato al compitino, ma con la pretesa di voler essere qualcosa di più.
La recensione in breve
Il giorno sbagliato è un thriller che parte da buone premesse ma senza svilupparle coerentemente. Diviso tra un'anima seria e l'intrattenimento di genere, il film trova la sua forza nella regia, nel montaggio e nelle interpretazioni dei protagonisti (Russell Crowe in primis), ma alla lunga risulta meno divertente del previsto, lasciando la sensazione di amaro in bocca.
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Voto CinemaSerieTv