Il film: Infinite Storm, 2022. Regia: Małgorzata Szumowska, Michał Englert. Cast: Naomi Watts, Billy Howle, Denis O’Hare, Parker Sawyers, Eliot Sumner. Genere: Drammatico, avventura. Durata: 104 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Netflix.
Trama: Mentre scala il monte Washington, l’esperta escursionista Pam Bales viene sorpresa da una feroce bufera di neve. È pronta a scendere a valle quando, però, si imbatte in uno sconosciuto, che dovrà portare in salvo a costo di mettere a rischio la propria vita.
Non si può dire che Naomi Watts non ci abbia abituati ai film d’azione, nei quali la vediamo spingere il proprio corpo (ma anche la propria mente) al limite, regalandoci sequenze davvero memorabili e spesso da cardiopalma. Basti pensare a The Impossible, nel quale si ritrova a fronteggiare la furia di uno tsunami, ma anche a pellicole come King Kong, Funny Games o Corsa contro il tempo – The Desperate Hour, in cui viene chiesto ai suoi personaggi di mettersi continuamente alla prova, sia a livello fisico che emotivo. In Infinite Storm – disponibile per lo streaming su Netflix – la vediamo vestire i panni di Pam Bales, infermiera ed esperta scalatrice che rimane bloccata in mezzo a una tempesta sul monte Washington per prestare soccorso a un escursionista in stato di shock, a costo di mettere a rischio la propria vita. E, come spesso accade quando assistiamo a storie tanto straordinarie sullo schermo, le vicende qui narrate si ispirano a fatti realmente accaduti nell’ottobre del 2010.
Un elemento che conferisce ancor più eccezionalità a questo survival movie che, come vedremo nella nostra recensione di Infinite Storm, pur essendo piuttosto semplice dal punto di vista narrativo, può contare sull’intensa interpretazione della sua attrice protagonista, capace di reggere l’intero film sulle proprie (solide) spalle. A fare da sfondo alla straordinaria performance della Watts, la maestosità della candida ambientazione e l’eterna sfida per la sopravvivenza umana contro l’implacabilità della natura.
Una straordinaria storia (vera) di altruismo
![Naomi Watts è la protagonista di Infinite Storm. Fonte: Sony Pictures Entertainment.](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/infinite-storm-film-chi-e-pam-bales.webp)
Come abbiamo già accennato nell’introduzione, le vicende raccontate in Infinite Storm – pur con qualche licenza narrativa – si ispirano all’incredibile storia vera che vide protagonista, ormai quasi 14 anni fa, Pam Bales. Infermiera ed esperta escursionista nonché membro del team di ricerca e salvataggio di Pemigewasset (New Hampshire, Stati Uniti), Pam, la mattina del 17 ottobre 2010, decise di mettersi in marcia su un percorso ad anello che comprendeva anche la scalata del monte Washington, nonostante le condizioni meteo avverse e le raccomandazioni da parte del padre. Una scelta di per sé rischiosa – benché la donna fosse adeguatamente preparata – e nel film motivata dalla necessità di esorcizzare una terribile perdita (che ci viene svelata man mano attraverso numerosi flashback) subita da Pam proprio in quello stesso giorno di molti anni prima.
Sorpresa, però, da una violenta bufera di neve sulla montagna – pericolosa anche per un’alpinista esperta come lei – la donna prese la saggia decisione di tornare a valle; fino a quando, avvistate delle impronte di scarpe da ginnastica e udite della grida, si rese conto della presenza di un escursionista in difficoltà. Lo trovò infatti poco dopo, ferito e quasi in stato di incoscienza, e, nonostante il rischio di dover scendere trascinandosi dietro l’uomo, Pam – in un estremo gesto di coraggio e altruismo – riuscì a trarlo in salvo, conducendolo ai piedi della montagna. L’avventato escursionista non le rivelò mai il suo nome – vediamo che Pam aveva deciso di chiamarlo John – e, anche dopo che la storia fu resa resa nota, l’uomo preferì mantenere segreta la propria identità.
“La montagna ascolta sempre. E non risponde mai.”
![Una scena del film Infinite Storm. Fonte: Sony Pictures Entertainment.](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/infinite-storm-naomi-watts_jpg_1200x0_crop_q85.jpg)
Sebbene quella narrata in Infinite Storm sia principalmente una storia di sopravvivenza estrema, il film diretto da Małgorzata Szumowska e Michał Englert affronta anche il tema del dolore e di come questo venga affrontato in modo profondamente diverso dalle persone. Nei numerosi flashback che ci accompagnano lungo la narrazione, scopriamo infatti che Pam ha subito un grave lutto molto tempo prima e che, scalare la montagna, è per lei terapeutico, un modo per affrontare la perdita senza lasciarsi sopraffare dalla sofferenza. La donna è in qualche modo perseguitata dal senso di colpa per non aver potuto impedire quell’immane tragedia e, da qui, comprendiamo il suo bruciante desiderio di portare in salvo John, come se la vita le avesse concesso una seconda occasione. Ma l’uomo rappresenta anche una sorta di fardello emotivo, che la protagonista deve riuscire a trascinarsi fin ai piedi della montagna (sua unica interlocutrice silenziosa) in un viaggio – metaforico e letterale – che rappresenta il suo personale processo di guarigione. Se in Pam, quindi, troviamo un grande slancio vitale nonostante il dolore, John al contrario si arrende ad esso. Salito sulla montagna probabilmente per trovare la morte – lo capiamo dalla sua pressocché inesistente attrezzatura e dal suo spirito rassegnato -, nella realtà sappiamo che l’uomo (seppur nell’anonimato) ha più volte elogiato l’eroismo e la gentilezza di Pam, dichiarando che quel gesto incredibilmente compassionevole lo portò a riconsiderare l’importanza della propria vita.
Nonostante lo splendido messaggio che il film vuole veicolare, però, ci chiediamo se fosse davvero necessario a una storia già tanto eccezionale come quella di Pam Bales aggiungere l’elemento del lutto (licenza narrativa della produzione) che, attraverso i numerosi flashback, indebolisce un po’ il ritmo della narrazione. Forse lo spettacolo di una donna che riesce in una missione quasi al limite della concezione umana, coadiuvato dalla straordinaria performance di Naomi Watts, sarebbe stato più che sufficiente per ottenere un film di successo.
Un inferno di ghiaccio
![Naomi Watts in una scena di Infinite Storm. Fonte: Sony Pictures Entertainment.](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/AAAABX4EuraO-zr2dXdyqmv1OiKpLcopm8d9QwUeMJa47oW8Iy3OkrVVxMccwITaq8at1RdovGDUzZuJIA5SptO_54RdTTD8ESwlatRv.jpg)
Ambientato nel Parco Nazionale delle White Mountains, nel New Hampshire (ma girato sulle Alpi slovene), uno dei punti forti di Infinite Storm è sicuramente rappresentato dalla sua suggestiva ambientazione, una distesa innevata a perdita d’occhio capace di lasciare senza fiato ad ogni inquadratura. Le immagini widescreen del film rendono il paesaggio di una bellezza a dir poco maestosa tanto da diventare parte trainante della narrazione e non solo semplice sfondo; l’inferno di ghiaccio nel quale la sua protagonista si muove mostra non solo la potenza della natura – magnifica e terribile – ma anche la sua indiscussa superiorità sull’essere umano. Un aspetto reso ancora più evidente da una regia che si sofferma insistentemente sulla conformazione proibitiva del terreno montuoso con ampie riprese aeree, che riducono inevitabilmente Pam alle dimensioni di un granello di sabbia.
Di contro, Naomi Watts è, come al solito, stoica ed estremamente credibile: grazie ai dialoghi ridotti all’osso e al suo ricco ventaglio di espressioni facciali, la nostra attrice protagonista ha la capacità di trascinare lo spettatore su quella montagna, portandoci a chiederci se ci sia qualche avversità (cinematografica) che la Watts non sia in grado di fronteggiare: ha affrontato uno tsunami in The Impossible, la presa di un enorme gorilla in King Kong, e un massacro in Corsa contro il tempo – The Desperate Hour. Qui è alle prese con una feroce bufera di neve micidiale mentre affronta i suoi demoni personali. Instancabile.
La recensione in breve
Pur essendo piuttosto semplice dal punto di vista narrativo, Infinite Storm può contare sull'intensa interpretazione della sua attrice protagonista, capace di reggere l'intero film sulle proprie (solide) spalle. A fare da sfondo alla straordinaria performance della Watts, la maestosità della candida ambientazione e l'eterna sfida per la sopravvivenza umana contro l'implacabilità della natura.
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Voto CinemaSerieTV