Il film: L’accademia del bene e del male, 2022. Regia di: Paul Feig. Cast: Sophia Anne Caruso, Sofia Wylie, Charlize Theron, Kerry Washington, Laurence Fishburne, Michelle Yeoh. Genere: Fantastico, drammatico. durata: 147 minuti. Dove l’abbiamo visto: in anteprima su Netflix.
Trama: Sophie e Agatha, migliori amiche da sempre, si trovano per la prima volta in due fazioni opposte quando iniziano a frequentare una scuola incantata dove vengono addestrati aspiranti eroi e cattivi delle fiabe.
Paul Feig, regista di pellicole come Io sono David, Corpi da reato e Le amiche della sposa, porta sul piccolo schermo la trasposizione (con diverse licenze) del romanzo omonimo – nonché primo capitolo di una saga composta da sei volumi – di Soman Chainani. Un viaggio nel magico mondo in cui tutte le storie hanno inizio, e dove ragazzi e ragazze studiano per diventare futuri eroi, principesse, cattivi e streghe delle fiabe. Ma anche una riflessione sul reale significato di bene e di male.
Come vedremo nella nostra recensione de L’accademia del bene e del male, il film può contare su un cast di tutto rispetto, in cui interpreti come Charlize Theron, Laurence Fishburne, Cate Blanchett (voce narrante nella versione in lingua originale) e Michelle Yeoh affiancano le giovani e talentuose protagoniste Sophia Anne Caruso e Sofia Wylie. Il risultato sono due ore e mezzo di piacevole intrattenimento che non mancherà di stupire lo spettatore.
La trama: chi siamo veramente?
Sophie (Sophia Anne Caruso) e Agatha (Sofia Wylie) non potrebbero essere più diverse: la prima è un’adolescente dai modi garbati e amante dei bei vestiti, che sogna per sé un futuro da principessa. Agatha, invece, è una ragazza scontrosa, che vive insieme alla madre nei pressi di un cimitero e viene additata come una strega dagli abitanti di Gavaldon. Nonostante queste profonde differenze, però, le due sono migliori amiche da sempre, sole contro l’indifferenza e lo scherno dei giovani del villaggio. Un giorno, per caso, Sophie e Agatha scoprono dell’esistenza dell’Accademia del bene e del male, una scuola magica situata in un luogo segreto nella quale aspiranti eroi e cattivi studiano per dare vita alle fiabe che tutti noi conosciamo. Una notte, stanca della sua vita a Gavaldon, Sophie esprime il desiderio di poter frequentare l’accademia, ovviamente dalla parte del bene, per poter realizzare il sogno della sua vita e diventare una principessa a tutti gli effetti. Inaspettatamente, la sua richiesta viene ascoltata e la ragazza viene rapita da una forza misteriosa che inizia a trascinarla lontano; nel tentativo di salvare l’amica, anche Agatha viene catturata, ed entrambe si ritrovano a sorvolare la magica scuola suddivisa in due fazioni contrapposte. Peccato che, al contrario di quanto ci si sarebbe potuti aspettare, Sophie verrà assegnata allo schieramento del male, mentre Agatha a quello del bene. Ci sarà stato un errore?
Non esistono solo il bianco e il nero
La morale della storia è chiara fin dall’inizio, e viene più volte espressa nel corso della narrazione dalle sue protagoniste, in particolare da Agatha. Nel film vediamo come il bene e il male siano nettamente divisi e contrapposti l’uno all’altro, senza che alcuna sfumatura possa essere contemplata. Ovviamente questa netta dicotomia è tanto irrealistica quanto non auspicabile: nessun essere umano può essere catalogato come buono o cattivo in senso assoluto, tutte le persone possiedono una propria complessità. Inoltre, la divisione tra le due fazioni sembra essere effettuata senza realmente valutare le caratteristiche dei suoi studenti, ma basandosi su parametri frivoli e futili: le aspiranti principesse frequentano un corso per il sorriso perfetto mentre le aspiranti streghe una lezione di imbruttimento. Una questione, quindi, di mera apparenza. La presenza di Sophie e Agatha all’interno dell’accademia metterà in moto un profondo cambiamento che metterà in luce come siano le nostre azioni a determinare chi siamo, a prescindere dal nostro aspetto e da quello che ci portiamo dentro. Vi ricorda qualcosa questo concetto?
Qualche piccolo déjà-vu
Ascoltando la frase di Agatha “Non importa ciò che siamo ma ciò che facciamo“, è impossibile non tornare con la mente alle parole pronunciate da Albus Silente in Harry Potter e la camera dei segreti: “Non sono le nostre capacità che dimostrano chi siamo davvero, sono le nostre scelte.” Proprio in questo capitolo della saga, i dubbi di Harry riguardo alla propria natura si fanno ancora più pressanti: le caratteristiche condivise con il Signore Oscuro, infatti, lo portano a credere che il Cappello Parlante possa averlo assegnato alla casa sbagliata. Allo stesso modo, Sophie, convinta inizialmente di essere stata destinata alla fazione del male per errore, si scoprirà invece capace di cose che mai avrebbe immaginato. Un altro prodotto, questa volta sempre di Netflix, che L’accademia del bene e del male ci fa tornare alla memoria è Le terrificanti avventure di Sabrina, versione dark del celebre personaggio di Archie Comics. Anche la giovane Spellman, infatti, vive una costante crisi di identità, perennemente divisa tra mondo degli umani e mondo della stregoneria e quindi, “idealmente”, tra bene e male. E poi diciamolo, è impossibile non pensare a Sabrina guardando i look di Sophie.
Il cast: due giovani talentuose protagoniste
Sebbene, come abbiamo già detto, nel film di Paul Feig brillino nomi come Charlize Theron, Laurence Fishburne e Michelle Yeoh, sono in realtà le sue due giovani protagoniste a dare forza alla narrazione. Entrambe, infatti, conferiscono grande personalità a Sophie e Agatha, seppur a volte con tratti forse un po’ caricaturali che risultano, comunque, divertenti nel tipo di contesto. Anche la caratterizzazioni dei loro personaggi è molto buona, e le due ragazze compiono un’evoluzione graduale e sempre coerente, aspetto che influisce positivamente anche sul ritmo del racconto. Si poteva forse sfruttare meglio la presenza del sopracitato cast stellare, che invece rimane sempre un po’ relegato ai margini; ma la prospettiva di vedere dei capitoli successivi ci fa sperare nel fatto che, in futuro, avranno maggior spazio all’interno della storia.
La recensione in breve
Due ore e mezza di magico intrattenimento, colpi di scena e due giovani protagoniste perfette per il ruolo: questo è L'accademia del bene e del male, adattamento dell'omonimo romanzo di Soman Chainani diretto da Paul Feig. A tratti un po' caricaturale ma comunque divertente, il film poteva forse sfruttare meglio la presenza di nomi come Charlize Theron, Laurence Fishburne e Michelle Yeoh.
- Voto CinemaSerieTV