Il film: L’amore dimenticato, 2023. Regia: Michal Gazda. Cast: Leszek Lichota, Maria Kowalsk, Ignacy Liss, Anna Szymańczu. Genere: Drammatico, romantico. Durata: 140 minuti. Dove lo abbiamo visto: su Netflix.
Trama: La storia di Rafal Wilczur, uno stimato professore di chirurgia che perde la famiglia e la memoria dopo essere stato rapinato. Anni dopo, vive come un povero ciarlatano di nome Antoni Klos quando incontra sua figlia, che non conosce la sua vera identità.
Arriva oggi su Netflix L’amore dimenticato, ispirato al celebre romanzo dello scrittore polacco Tadeusz Dołęga-Mostowicz, Znachor (1937). Questa nuova aggiunta al catalogo della piattaforma streaming è l’esempio di come una storia ricca di profondità e con personaggi ben sviluppati possa trasformarsi in un’esperienza cinematografica coinvolgente, se presentata con una sceneggiatura solida. Nella nostra recensione de L’amore dimenticato, vedremo come il film riesce a catturare l’essenza del materiale letterario di partenza, appassionando gli amanti del cinema epico con personaggi forti e radici letterarie profonde. Sebbene alcune modifiche alla trama possano sorprendere i fan dell’opera originale, la rielaborazione della storia attuata dal regista Michal Gazda offre una nuova prospettiva, mantenendo intatte le tematiche centrali di bontà, amore e sacrificio del romanzo.
L’amore dimenticato, la trama: una rivisitazione moderna
Rafał Wilczur è un chirurgo noto e rispettato, che non si preoccupa solo di curare ricchi aristocratici, ma desidera anche aiutare i poveri. Ama la figlioletta Marysia più della sua stessa vita, ma il destino non è clemente con lui. Un giorno la moglie, stanca di un’esistenza routinaria, lo lascia per un altro uomo, se ne va di casa e porta con sé la figlia. Disperato, Rafał cerca di ritrovare la donna, ma viene assediato da un gruppo di ladri, che lo picchiano quasi mortalmente. In seguito alle ferite riportate, Wilczur perde la memoria e vaga per anni in giro per il mondo, senza sapere chi sia veramente e cosa stia cercando. Finisce poi per mettere le basi in un paesino di campagna, dove inizia a lavorare come stregone, recuperando le sue conoscenze mediche. Sebbene l’inizio del film possa sembrare molto simile a quello del rifacimento precedente del 1982, man mano che ci si addentra nella storia i cambiamenti diventano sempre più evidenti, e potrebbero perfino sorprende i fan. Di sicuro, il regista Michał Gazda non ha scelto la via più facile, anzi: ha voluto dare alla storia una nuova dimensione, forse più adatta a raggiungere le generazioni più giovani. Così, non solo abbiamo il tema centrale dell’eponimo stregone smemorato che cura le persone e fa del bene per la comunità in cui si è inserito, ma anche altre sottotrame interessanti, come l’amore fortemente delineato, ma sopito, tra padre e figlia.
Una storia conosciuta, ma che riesce a rinnovarsi
La trama de L’amore dimenticato segue un percorso abbastanza sicuro e prevedibile, ma che riesce comunque a risultare toccante e, soprattutto, nonostante le avversità che i personaggi incontrano, ha in sé un messaggio molto caloroso. È solo un peccato che il finale stesso sembri accelerare bruscamente e che il climax finale non abbia la potenza emotiva che ci si aspetterebbe. Nonostante ciò, il film ritrae brillantemente la Polonia delle piccole città, non da un punto di vista campanilistico, piuttosto da quello del microcosmo idilliaco di Nielsen, dove la grande maggioranza degli abitanti vive in armonia. Il tutto è accompagnato da un’eccellente ambientazione musicale con melodie folk in sottofondo, che si adattano perfettamente al clima del film. Anche se si tratta di una storia già nota, l’interesse degli spettatori viene mantenuto alto grazie ad eccellenti dialoghi: ad esempio, la prima conversazione tra la signorina Marysia e il locandiere ebreo è sopra le righe e ci riporta ai tempi della vecchia Polonia multiculturale. Altre scene di conversazione, che magari non compongono la sinfonia principale del film, fanno comunque sorridere o commuovere, lasciando un’impronta.
La forza del cast principale
Senza alcun dubbio, la principale forza di questa produzione risiede nell’interpretazione impeccabile dei suoi attori, i quali si immergono splendidamente nei loro ruoli. Leszek Lichota, famoso in patria per la serie “Wataha”, dà il massimo delle sue capacità attoriali, tratteggiando un personaggio che trasmette sempre rispetto e compassione. D’altro canto, Maria Kowalska riesce ottimamente a infondere nella sua Marysia i caratteri di una donna forte, indipendente e determinata nella lotta per i propri diritti. Sono tante le scene in cui Marysia manifesta un carattere ostinato e difficile da gestire e, a un certo punto, sembra che la trama viri sul mettere in primo piano la storia d’amore tra Marysia e il Conte Czyński, interpretato magistralmente da Ignacy Liss, un uomo immaturo che cerca di comprendere la vita delle persone meno fortunate. Tra i due personaggi c’è una chimica e una passione palpabili, il che è estremamente importante per la trama. Bisogna poi mettere in evidenza la straordinaria interpretazione di Anna Szymańczuk nel ruolo di Zośka, un personaggio dal linguaggio deciso ma dall’animo sensibile. Sotto la guida di Michał Gazda, questa rivisitazione de L’amore dimenticato dimostra che i classici possono essere rivisitati senza perdere la loro essenza e che, indipendentemente dall’epoca, le storie che raccontano la forza umana, l’amore e il sacrificio continueranno sempre a trovare un posto speciale nel cuore del pubblico.
La recensione in breve
Questo nuovo adattamento de L'amore dimenticato trasmette con successo l'essenza letteraria della storia originale, celebrandone il tema della gentilezza umana. Un film dal gusto classico e romanzesco, che potrebbe non piacere a tutti, ma che risulta vincente grazie a trame secondarie ben gestite, buona costruzione dell'atmosfera, musiche avvolgenti e un ritmo di montaggio in linea con la storia.
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Voto CinemaSerieTv