Il film: Lo sposo indeciso, 2023. Regia: Giorgio Amato. Cast: Gian Marco Tognazzi, Ilenia Pastorelli, Stefano Pesce, Francesco Pannofino, Ornella Muti, Giorgio Colangeli, Claudia Gerini, Giulia Elettra Gorietti, Mimmo Ruggiero, Martin Loberto, Giselda Volodi, Jenny De Nucci, Valentina Paterna, Pietro Romano, Lucia Guzzardi, Jozef Gjura, Marco Minetti, Mary Poltroni, Federico Melis, Morena Gentile, Giulia Gualano. Genere: Commedia. Durata: 97 minuti. Dove lo abbiamo visto: su Netflix.
Trama: Gianni Buridano, professore di filosofia di fama internazionale, si innamora di Samanta, una ragazza addetta alle pulizie all’università dove lui insegna, e decidono di sposarsi. La loro decisione però, a causa di differenze culturali e sociali, è molto dibattuta dalle rispettive famiglie e nel giorno del matrimonio, andranno incontro a una (inconsapevole) maledizione che manda nel caos gli sposi e tutti i loro cari.
Lo sposo indeciso è una commedia con un cast ricco di nomi notevoli del panorama italiano, capaci di dare verve ai personaggi che interpretano. Purtroppo però, nonostante il film abbia alla base un’idea che si sarebbe potuta sviluppare in modo divertente, si arena in una narrazione piena di situazioni grottesche e mediocri, che si fa fatica anche a seguire. Infatti, dopo una serie di imprevisti che si scatenano uno dopo l’altro, il protagonista (e lo spettatore con lui) resta poi impelagato per la maggioranza della storia in un terreno fangoso in cui non sembra esserci via d’uscita: lo sposo infatti non riesce a smettere di fare pipì, e nessuno dei presenti è capace di trovare una soluzione o risolvere la grave complicazione.
In questa recensione de Lo sposo indeciso vedremo quindi nello specifico di cosa parla il film e quali sono i suoi tasti più dolenti.
La trama: un caotico matrimonio
Gianni e Samanta, nonostante le loro grandi differenze culturali e sociali, si amano e organizzano il loro matrimonio. Il fatidico giorno è tanto agognato e atteso dai due protagonisti, anche se i rispettivi parenti non sono della stessa idea: Remo, il padre di lei, (interpretato da Francesco Pannofino), insiste per rompere il fidanzamento affinché lei possa tornare con il suo ex Jonathan, amante della Roma e più in linea con il loro stile di vita, e anche dal lato di Gianni, gli amici Edoardo (Stefano Pesce) e Lorena (Morena Gentile), ritengono che questo matrimonio sia una follia e cercano fermamente di fargli cambiare idea.
Già dall’inizio della giornata dunque, gli animi sono poco sereni e pian piano ogni cosa inizia ad andare nel verso sbagliato: infatti la sposa cade ferendosi una gamba, rompendosi il naso e perdendo un incisivo, ma nonostante ciò, dopo un soccorso di emergenza, viene portata in chiesa. Tuttavia anche lo sposo, arrivato già alla parrocchia, sta affrontando un grave problema: l’uomo infatti è bloccato in bagno perché non riesce a smettere di fare pipì.
Nonostante la fretta e la volontà di rispettare i tempi della cerimonia, non c’è nulla da fare: bisogna ritardare il matrimonio finché non si trovi una soluzione adeguata per il povero sposo, che intanto viene circondato da tutti i presenti in attesa di un rimedio.
Dopo una serie di pareri e tentativi, si scopre l’inghippo: l’ex moglie di Gianni ha infatti pagato la Maga Cecilia (Claudia Gerini) affinché scagliasse una maledizione e rovinato il matrimonio. Cosa farà Gianni, uomo di razionalità e radicate credenze, difronte a una situazione che è ai limiti della ragione?
Una narrazione ingarbugliata
Come detto precedentemente, la narrazione purtroppo sembra rimanere ancorata come nelle sabbie mobili. Buona parte del film è infatti completamente focalizzata dalla problematica dello sposo, incapace di smettere di urinare. L’azione si sposta così in bagno, in cui ognuno dei presenti cerca di trovare una soluzione, ma non solo: quel luogo diventa anche un luogo di confronto, in cui emergono maggiormente conflitti e dubbi degli amici verso gli sposi e la loro decisione di convolare a nozze. Per molti dei parenti infatti, le differenze tra i due sembrano essere assolutamente inconciliabili, rendendosi cos’ incapaci anche di rispettare il loro amore e dare loro supporto.
Altro tasto dolente è la costruzione dei personaggi secondari: nonostante infatti il focus si sviluppi su altro, manca comunque un adeguato approfondimento sul loro background, a partire dai pochi amici dello sposo, che si presentano il giorno del matrimonio solamente per ostacolarlo. E, nonostante il cast sia degno di nota, molti degli attori presenti restano comunque solamente sullo sfondo.
Razionalità vs magia?
Nella parte finale del film assistiamo quindi allo scontro tra la razionalità del filosofo Gianni e il lato esoterico e magico rappresentato dalla Maga Cecilia. E, a tal proposito, viene inserito un colpo di scena inaspettato e interessante, che rivela il forte amore insito tra la madre Barbara e la figlia Samanta.
Lo sposo infatti non è stato colpito solo da una maledizione, ma anche da un incantesimo architettato dalla madre della sposa affinché la figlia scegliesse un partito diverso dal suo ex fidanzato Jonathan. Quest’ultimo infatti, secondo Barbara, assomigliava troppo a Remo, a causa del quale ha dovuto sopportare una vita di rinunce e sacrifici. La donna quindi, per garantire alla figlia un futuro più roseo e sereno, ha contattato anche lei la Maga Cecilia per fare in modo che Gianni e Samanta potessero innamorarsi.
A questo punto Gianni, scettico su tutto ciò che non è razionale, deve scegliere se confutare tutte le sue credenze e ricorrere alla magia bevendo un sortilegio che lo aiuti a smettere di urinare ma che, d’altro canto, potrebbe anche annullare l’effetto dell’incantesimo d’amore. Una situazione paradossale che porta ad un epilogo decisamente amaro e avvilente.
La recensione in breve
Una commedia che si sarebbe potuta sviluppare in maniera più divertente, ma che rimane inceppata in una narrazione dai toni decisamente caotici ed amari.
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Voto CinemaSerieTV