Il film: L’ombra del giorno, 2022. Regia: Giuseppe Piccioni. Cast: Benedetta Porcaroli, Riccardo Scamarcio, Valeria Biello, Lino Musella. Genere: Drammatico, Sentimentale. Durata: 129 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Netflix
Trama: Ad Ascoli Piceno, nel 1938, Luciano è il proprietario di un ristorante che affaccia sulla piazza principale della città. L’uomo, crede di poter vivere in una sorta di isolamento dal mondo esterno.
L’Ombra del Giorno di Giuseppe Piccioni, entrato di recente nel catalogo Netflix, è un dramma sentimentale ambientato nello scenario teso dell’Italia pre-seconda guerra mondiale, che cerca di esplorare la dicotomia tra le aspettative della società e le ambizioni dei singoli. È un film che si svolge in un periodo storico complesso, ma sceglie di mantenere la narrazione relativamente semplice e concentrata sulla sua coppia centrale di protagonisti, interpretati da Benedetta Porcaroli e Riccardo Scamarcio. Come vedremo nella nostra recensione de L’ombra del giorno, Piccione propone uno studio delicato sull’amore e la sopravvivenza ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, una trama che, in misura minore, può essere paragonata a quella di Casablanca, ma che non raggiunge il livello di coinvolgimento che ci saremmo aspettati.
L’ombra del giorno: dinamiche da Casablanca ad Ascoli Piceno
Luciano (interpretato da Riccardo Scamarcio) è un rispettato ristoratore di Ascoli Piceno e un veterano della Prima Guerra Mondiale. Come il Rick di Bogart, Luciano è molto capace e anticonformista e gode della fiducia di molti in città; è disposto a fare qualsiasi cosa per il bene comune, ma sotto il radar dei fascisti per i quali, in apparenza, è un simpatizzante. Fuori dal ristorante c’è un mondo intrigante che Luciano si diverte a osservare: la gioventù femminile che si esibisce sui pattini a rotelle, l’andirivieni della polizia locale e la quotidianità degli abitanti del paese: una sorta di spettacolo che sembra curato solo per il suo divertimento. Un giorno, una giovane donna, Anna (Benedetta Porcoroli), arriva in città alla disperata ricerca di un lavoro e implora di darle una possibilità. Inizialmente riluttante ad assumerla senza sapere nulla di lei, Luciano accetta di farle fare una prova in cucina. Anna si dimostra più che competente e viene assunta a tempo pieno. È chiaro che c’è qualcosa di più di quello che Anna sta raccontando, ma Luciano non vuole indagare: finchè si limiterà a fare bene il suo lavoro, rimarrà nello staff.
Poco dopo, la vera minaccia alla libertà della gente comune diventa sempre più evidente. I fascisti di Mussolini, diventati anch’essi devoti di Hitler, sono ovunque e fanno quello che vogliono e a chi vogliono. La libertà di pensiero e di parola e qualsiasi espressione di idee non in linea con le linee di partito diventano punibili con la pura brutalità decisa dalle milizie locali. Luciano, i suoi clienti e il suo staff sono sotto i riflettori perché gli ex commilitoni di Luciano occupano il suo ristorante a piacimento. Sebbene l’ex servizio di guerra di Luciano lo protegga in una certa misura, non si può contare su questa protezione. Nessuno è al sicuro. Con l’aggravarsi della situazione politica, le vite personali di Anna e Luciano si sono intrecciate, anche se Luciano sospetta che Anna nasconda un grande segreto. Il destino vuole che, quando il segreto di Anna emerge, Luciano si trovi in una posizione impossibile. Riuscirà a salvare tutti, nessuno escluso?
Un’ombra sull’Italia e su una love story impossibile
Catturando sia la bellezza degli edifici della città, sia l’elegante arredamento e la sensibilità artistica dell’epoca, sia il senso di una cultura di alto livello, il film promette inizialmente un futuro luminoso, ma diventa gradualmente oscuro, ricalcando l’ombra del giorno del titolo, mentre una dopo l’altra le libertà individuali delle persone evaporano e ogni accenno di dissenso viene trattato con durezza. Guardando indietro a questo periodo storico, e sapendo cosa è successo durante la Seconda Guerra Mondiale, il film è un crudo promemoria della tragedia che in un mondo più ideale avrebbe potuto essere evitata.
Il film di Piccioni mostra la varietà delle risposte al regime, dai collaborazionisti e fascisti attivi a coloro che, come Luciano, preferiscono non guardare troppo a fondo nell’ombra. Piuttosto, scruta fuori dalla finestra le scolaresche che fanno balletti sui pattini a rotelle per le autorità fasciste e sorride. Non è un fascista, è un veterano di guerra, ma i fascisti lo guardano in modo amichevole: sembra che veda un futuro di pace. Ma poi arriva questa donna con il suo segreto e cambierà la sua vita. Molti italiani non prestarono molta attenzione alle cosiddette leggi razziali antiebraiche che furono annunciate nel 1938 e che ci fu poca opposizione pubblica. Luciano dice ad Anna, che ammette di chiamarsi Esther, che le leggi non sono poi così gravi, non come in Germania, e lei risponde che è hanno perso la casa, non può studiare all’università e i suoi genitori hanno perso tutto. Grazie ad Anna, Luciano comincia a mettere in discussione le sue percezioni e ben presto è chiaro che non guarderà più il mondo nello stesso modo. Capisce che qualcosa non funziona nel suo mondo; deve fare una scelta e decide di essere umano. Lo fa per amore di Anna.
Come storia d’amore, L’ombra del giorno è un affresco piuttosto gradevole, con al centro due persone unite da un forte legame ostacolato da circostanze non favorevoli a una relazione, non ultimo uno sfondo socio-politico turbolento che li metterebbe l’uno contro l’altro. Anna e Luciano sono attratti quasi immediatamente l’uno dall’altro, ma il fatto che lei sia ebrea e il “ruolo” di lui come ex soldato con simpatie precise complicano un po’ le cose.
Riccardo Scamarcio cattura il personaggio di Luciano con grande convinzione, isolato dagli altri per scelta e forse anche dopo che qualcosa è successo in guerra. Non ha alcun desiderio di creare problemi o di partecipare ai soprusi che vede perpetrare dai suoi ex compagni d’armi, ma non ha altra scelta se non quella di obbedire ai dettami sempre più immorali della milizia locale nel tentativo di proteggere i suoi collaboratori e se stesso. Benedetta Porcaroli fa un buon lavoro nel ruolo di Anna, ma è meno convincente di Riccardo Scamarcio nel ruolo di Luciano: sembra, a tratti, che la sua Anna sia più una donna che vive nel mondo di oggi piuttosto che come una donna con il pericoloso background che ha negli anni Trenta.
La recensione in breve
L'ombra del giorno riflette sul fascismo e sull'atmosfera prebellica di controllo, sospetti e vigilanza configurandosi, al suo meglio, come un'elegante storia d'amore con un tocco di thriller. Tuttavia, alcune svolte sanno di già visto e la recitazione non riesce sempre a rispecchiare la posta in gioco di questo amore contrastato.
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Voto CinemaSerieTv