Il film: Meet Cute – Il giorno perfetto, 2022. Regia: Alex Lehmann. Genere: Commedia, romantico. Durata: 89 minuti. Dove l’abbiamo visto: Su Prime Video, in lingua originale.
Trama: Sheila, una giovane donna alle prese con pensieri suicidi, scopre che il lettino abbronzante di un salone per unghie è in realtà una macchina del tempo. Viaggiando indietro di 24 ore, rivive la serata più bella della sua vita, per poi decidere che alcune cose del suo ragazzo, Gary, hanno bisogno di essere un po’ aggiustate. Ignorando il fatto che interferire con il passato potrebbe rovinare il futuro, Sheila va ancora più indietro nel tempo per trasformarlo nell’uomo perfetto… anche se lo era già.
Le commedie romantiche tendono spesso ad incrociarsi con altri generi, primo fra tutti la fantascienza, che mette alla prova le vicissitudini degli amanti protagonisti, costretti a confrontarsi con le difficoltà di dimensioni spaziali e temporali differenti. Meet Cute parte proprio da questo presupposto: affida al fascino del genere il compito di catturare lo spettatore, assieme a una sceneggiatura arguta e al fascino di due pilastri della comicità contemporanea. Questa recensione di Meet Cute – Il giorno perfetto si propone di analizzare come, pur non essendo un prodotto ineccepibile, il film con Kaley Cuoco e Pete Davidson protagonisti si configuri come la perfetta scelta per un venerdì sera sul divano.
La trama: piacere di… rivederti
Quando Sheila (Kaley Cuoco) vede Gary (Pete Davidson) dall’altra parte del bar dove ha deciso di passare la serata, si sofferma sul giovane in un modo che suggerisce che non si tratta solo di amore o di fuoco improvviso. Si avvicina a lui con coraggio e gli chiede di uscire insieme: Gary è felice di farlo, anche se si accorge che a volte lei sa esattamente cosa sta per uscirgli dalla bocca e sembra che conosca anche certe sue abitudini. Inoltre, gli ha dichiarato con certezza di essere una viaggiatrice del tempo. Gary presume che lei sia solo pazza, ma alla fine della serata è abbastanza stranito da porre fine all’appuntamento. Sheila, invece, non si lascia impressionare, perché ha la certezza che domani replicherà il tutto. Come scopriamo, lo ha già fatto per un’intera settimana, con l’aiuto di una macchina del tempo che ha scoperto nel retro di un salone di bellezza. Tornando indietro di 24 ore, sta lentamente cercando di avere l’appuntamento perfetto con Gary.
Mentre continua a ripetere la stessa serata con Gary, Sheila comincia ad annoiarsi: Gary commette sempre gli stessi errori e alcuni suoi atteggiamenti più tipici infastidiscono la ragazza. All’improvviso, a Sheila viene un’idea: forse può viaggiare più indietro nel tempo e cancellare il suo passato doloroso, smussandone gli angoli più ruvidi. Naturalmente, nulla è così semplice e più lei cerca di sistemare le cose, più la situazione peggiora. C’è speranza per questi due? Cosa sta succedendo nel passato di Sheila? Queste sono solo alcune delle domande a cui la narrazione di Meet Cute cercherà di dare una risposta.
Qualche difetto, tanto divertimento
Il sottogenere del “meet cute” – da cui questo film prende nome – è uno dei più blasonati nel cinema tradizionale: da L’amore non va in vacanza a The Big Sick, passando per (500) giorni insieme, la trama dei meet cutes movies muove le fila da un incontro casuale tra due individui, che poi sfocia in una relazione romantica. Detto questo, Meet Cute non è certamente all’altezza di commedie quali Palm Springs e il magistrale Se mi lasci ti cancello, tuttavia è indubbiamente all’altezza della situazione. Si pone contemporaneamente come un’avventura sui viaggi nel tempo e una rom-com giocosa aggiungendovi un pizzico di satira sulla difficoltà delle relazioni sentimentali al giorno d’oggi. Forse, per gli scarsi 89 minuti di minutaggio, stuzzicare tutte queste tematiche e cercare di analizzarle compiutamente in sceneggiatura non è il massimo – dinfatti percepiamo chiaramente delle lacune tematiche – eppure Meet Cute non perde mai di tono.
Infatti, nonostante ci vengano ripresentate sempre le stesse situazioni e gli stessi comportamenti da parte di Gary, il ritmo vivace di Meet Cute riesce a non annoiare e a mantenere vivo l’interesse dello spettatore. Merito, soprattutto, della magnetica Kaley Cuoco, vera e propria regina di una sceneggiatura che fa esplodere al massimo le sue doti comiche ma anche emotive. Quello di Sheila è un personaggio molto complesso di cui, purtroppo, non ci vengono presentati in maniera ottimale tutti i tratti, ma con cui riusciamo comunque a empatizzare.
Kaley Cuoco: ad maiora!
Meet Cute avrebbe fatto un passo in più se non si fosse limitato a delineare idee convincenti e sovvertimenti di genere per poi abbandonarli in favore di una storia più sicura e prevedibile. Molte delle difficoltà psicologiche di Sheila vengono spesso minimizzate e mascherate dal filtro dell’ironia e manca l’audacia per riuscire a dare vita a un ritratto complesso e sfaccettato delle sue problematiche emotive. Tuttavia, il fascino di questa pellicola è indubbio: si ride di gusto mentre ci avventuriamo in una storia romantica che trova la propria forza in archetipi consolidati ma evergreen. Kaley Cuoco è una vera (ri)scoperta: Big Bang Theory ne ha sicuramente lanciato la carriera da attrice comica, ma ci auguriamo di vederla presto in tanti altri progetti, che ne esaltino l’estro creativo e il fascino indiscutibile.
La recensione in breve
Forse non riuscirà ad essere pienamente originale nè a portare a compimento tutti gli spunti introdotti dalla trama, ma con Meet Cute si ride di gusto, in particolare grazie a una Kaley Cuoco in stato di grazia, che ci regala il film perfetto per il venerdì sera.
-
Voto CinemaSerieTv