Il film: Mother’s Day, 2023. Regia: Mateusz Rakowicz. Cast: Agnieszka Grochowska, Adrian Delikta, Darius Chojnacki, Paulina Chruściel, Paweł Koślik, Arkadiusz Brykalski, Sebastian Dela, Szymon Wróblewski, Jowita Budnik, Konrad Eleryk. Genere: Action, thriller. Durata: 94 minuti. Dove l’abbiamo visto: Su Netflix.
Trama: Nina è una ex agente speciale che vive sotto copertura. Quando Max, il figlio adolescente che non ha mai conosciuto e che vive con la famiglia adottiva viene rapito, la donna lotterà con ogni mezzo per riportarlo a casa sano e salvo, rispolverando tutte le abilità del suo passato di agente.
A pochi giorni dal fortunato lancio di The Mother, con Jennifer Lopez, e quasi in concomitanza con la festa della mamma, Netflix ci riprova e sfodera un altro action movie, questa volta firmato dal regista polacco Mateusz Rakowicz (qui al suo secondo lungometraggio), che mette al centro la figura della donna/madre letale e pronta a tutto per difendere la prole. E anche in questo caso la protagonista non ha niente da invidiare ai suoi corrispettivi maschili, inserendosi a pieno titolo in quel filone di film d’azione (Io vi troverò, Commando, e a suo modo John Wick) dove il genitore di turno si trasforma in una macchina da guerra per disintegrare il villain e i suoi gregari.
Vediamo allora quali sono i punti di forza e quelli più traballanti nella nostra recensione di Mother’s Day.
La trama: Una mamma per nemica
Niente di originale, sul fronte della trama, che ricalca serenamente la struttura di genere, in cui la semplicità e la linearità della narrazione diventano il pretesto per inserire scene di azione: Nina (nome in codice Kikimoro) è un ex agente segreto delle forze speciali NATO in congedo che vive sotto copertura e lavora come addetta alle demolizioni delle auto nella città di Varsavia. A causa del suo passato è stata costretta a dare il figlio Max in adozione, senza che questi sospetti nulla. I due non hanno contatti, sebbene Nina passi buona parte del suo tempo a stalkerarlo sui social e appostata nei pressi di casa sua per assicurarsi che stia bene. E in effetti il ragazzo, ormai adolescente, vive una vita tranquilla con la famiglia adottiva. Fino a quando non viene rapito da un gruppo di uomini mascherati. A quel punto la madre biologica rispolvera le sue doti letali per ritrovare il figlio, rapito per una regolazione di conti che ha a che fare col suo passato di agente segreto, e riportarlo sano e salvo dalla famiglia.
Tanta azione, nessuna sostanza
Un revenge movie che trova la sua forza nelle sequenze d’azione pulp, in cui il regista polacco si diverte confezionando sequenze dal montaggio frenetico in cui accelera, decelera e freeza puntando su un coinvolgimento visivo dello spettatore. L’ambientazione fatiscente da rave, unita a una fotografia satura e dai colori acidi, ci catapulta in una Varsavia al neon in cui spadroneggiano gruppi di criminali con un look da neo naziskin e pochi neuroni. I villain di Rakowicz sono una caricatura fumettistica che diverte ma lascia il tempo che trova. Se l’elemento autoironico è affidato al comparto dei villain, quello più drammatico è invece bene incarnato da una protagonista, Agnieszka Grochowska, che con la sua espressione dolente, la fisicità adeguata, i silenzi e le poche ma incisive battute, svolge al meglio il doppio ruolo di madre disperata e killer professionista. Purtroppo la duplice anima del film, quella caricaturale e quella drammatica, non riescono a legare, consegnandoci una pellicola che, esclusa qualche scena d’azione rimarchevole, ha ben poco da offrire per non essere dimenticata.
Una protagonista (quasi) invincibile
E se certamente la struttura derivativa del film, già dalle sue premesse, non cerca di illudere lo spettatore, è però vero che neanche si sforza di garantire quel minimo di solidità narrativa indispensabile a preservare la traballante (ma comunque presente) linea drammatica. A fronte di ciò, poco può fare l’indiscutibile presenza scenica di Grochowska, né tantomeno gli attori comprimari e secondari, decisamente al di sotto della performance di una protagonista che, per quanto imbattibile, crolla sotto il peso della totale mancanza di originalità del film.
La recensione in breve
Mother's Day è un revenge movie rivolto agli appassionati del genere, che si potranno divertire con diverse sequenze d'azioni pulp, e in cui il regista si diletta affidandosi a soluzioni autoironiche e d'impatto, con una protagonista, Agnieszka Grochowska, particolarmente convincente negli scontri corpo a corpo. Chi cerca qualche guizzo narrativo in più, invece, resterà probabilmente deluso.
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