Il film: One Fast Move, 2024. Regia: Kelly Blatz. Cast: K.J. Apa, Eric Dane, Maia Reficco, Edward James Olmos, Austin North, Jackson Hurst, Adam Thomas Ziemba, Libby Blake. Genere: Azione, drammatico. Durata: 118 minuti. Dove l’abbiamo visto: Su Prime Video, in lingua originale.
Trama: Wes è un giovane determinato e appassionato, il cui sogno è diventare un corridore professionista. Cresciuto senza una figura paterna stabile, Wes cerca disperatamente di trovare un senso e una direzione nella sua vita attraverso le corse motociclistiche.
A chi è consigliato? A chi è fan di KJ Apa ed è interessato a vederlo alle prese con un ruolo inedito; agli appassionati di film sulle corse in moto più dal punto di vista dell’atmosfera che dell’effettiva qualità e realizzazione.
Il ricongiungimento di un giovane uomo e il padre assente, con cui condivide una passione smodata per le corse in moto: questo è il fulcro di One Fast Move, che debutta l’8 agosto su Prime Video, con protagonista l’amato attore neozelandese K. J. Apa di Riverdale. In questo caso, lo troviamo alle prese con un’interpretazione inedita: quella di Wes Neal, un fanatico della velocità in cerca di un mentore/figura paterna, Dean Miller, che non è mai stato al suo fianco, per realizzare il suo sogno: diventare un pilota professionista di moto.
La sceneggiatrice e regista Kelly Blatz tenta di rivisitare la formula di Rocky con un approccio più crudo in One Fast Move. Anziché focalizzarsi sulla boxe il film esplora, come dicevamo, il mondo delle corse motociclistiche, dove le tensioni sono altrettanto elevate, specialmente per un giovane che cerca il rapporto con una figura adulta che gli è sempre mancata mentre lotta contro la sua posizione di sfavorito. Tuttavia, come vedremo in questa recensione di One Fast Move, l’ultima aggiunta su Prime Video finisce per cedere a una formula prevedibile e a una sceneggiatura stanca, rinunciando a sviluppare relazioni complesse che avrebbero potuto distinguere il film. Sebbene alcune sequenze riescano a suscitare un coinvolgimento emotivo, il resto del film si perde in una struttura narrativa tutt’altro che inedita, mai alla ricerca di nuove sfumature e significati.
Alla ricerca di un destino e di un mentore per affiancarci
Durante il viaggio per realizzare quella che era anche la più grande aspirazione del padre (Eric Dane) quando era giovane, il Wes di KJ Apa trova lavoro in un negozio di moto e incontra Camila (Maia Reficco), una cameriera di un bar vicino di cui si innamora. Mentre inizia ad allenarsi con il padre, tra le vecchie cicatrici se ne creano di nuove che porteranno il protagonista a decidere da solo cosa vuole per il suo futuro e cosa vale la pena perdere per raggiungere il suo obiettivo. Sebbene il film segua il percorso di Wes verso la realizzazione personale, risulta difficile empatizzare con lui o interessarsi al suo destino, principalmente perché il personaggio è ridotto al solito stereotipo del ragazzo con problemi col padre, un tema ormai stantio e poco coinvolgente. Purtroppo, One Fast Move manca sia di profondità emotiva sia del brivido che ci si aspetterebbe da un film d’azione, non riuscendo a raggiungere la spettacolarità di Fast & the Furious e il suo divertimento nè, d’altra parte, l’emotività necessaria a confezionare un sentito dramma.
One Fast Move non corre: tutto è allentato
Come dicevamo, la pellicola cerca di dare a Wes un senso di direzione e realizzazione attraverso la sua relazione con Dean, che dovrebbe rappresentare il fulcro emotivo della storia. Non fosse che le conversazioni tra i due, che dovrebbero essere profonde, si attestano sempre su un livello superficiale, lasciando lo spettatore a interrogarsi sulla vera identità di questi personaggi, incredibilmente sfuggenti (e non per le giuste ragioni). Anche la relazione tra Wes e Camila, la ragazza che lavora alla tavola calda, è priva di chimica. Il loro primo appuntamento è una sequenza banale e piena di cliché, come la scena in cui Wes afferma di non saper ballare e lei lo convince a provare: tutto prevedibile e privo di impatto.
I tentativi del film di approfondire queste relazioni sono minati dal suo approccio stereotipato e superficiale, che lascia molto a desiderare in termini di originalità e profondità. Quello che resta dopo la visione di One Fast Move è che il progetto con KJ Apa non riesca ad offrire un’esperienza di visione avvincente, soprattutto a causa dello sviluppo rarefatto dei personaggi e della narrazione prevedibile. Sebbene l’amato volto di Riverdale sia efficace nel ruolo stoico e cupo di Web, il film non stabilisce mai un legame emotivo tra i personaggi che si traduca nell’effettiva storia di redenzione che mira ad essere. In definitiva, il film di Kell Blatz offre una premessa emozionante, ma fatica a sviluppare e approfondire i personaggi: a dispetto della promessa di un’esplorazione delle corse su strada e della natura estenuante di questo sport, il film opta per un’interpretazione a grandi linee e per sottotrame troppo semplificate.
La recensione in breve
A parte KJ Apa in un ruolo inedito, che farà la gioia delle ragazzine cresciute con Riverdale, One Fast Move offre ben poco e, a dirla tutta, l'esatto contrario di quello che promette: velocità.
Pro
- Il tentativo da parte di KJ Apa di rinnovare la sua immagine da volto dei teen drama
Contro
- Una sceneggiatura tutt'altro che originale
- Personaggi, dinamiche e rapporti che trasudano clichè
- Voto CinemaSerieTv