Il film: One Piece Film: Red, 2022. Regia di: Gorō Taniguchi. Cast: Mayumi Tanaka, Shuichi Ikeda, Kaori Nazuka, Kazuya Nakai, Akemi Okamura. Genere: Animazione, musicale, azione. Durata: 115 minuti. Dove l’abbiamo visto: in anteprima al cinema.
Trama: La celebre star mondiale Uta terrà un concerto evento sull’isola di Elegia. Tutta la ciurma di Cappello di Paglia è in visibilio e si reca sul luogo. La voce della cantante è sublime, ma in realtà nasconde insidie incredibili e altamente pericolose per l’ordine mondiale.
Nell’agosto del 1997 un giovanissimo mangaka di nome Eiichirō Oda (classe 1975) inizia la serializzazione del suo manga One Piece presso le pagine della celeberrima Shōnen Jump.
Trascorre neppure un anno ed ecco che la Shūeisha (nota casa editrice giapponese con sede a Tokyo), per cercare di sponsorizzare al massimo i suoi manga di punta, organizza il Jump Super Anime Tour, evento annuale di notevole importanza. Vista l’occasione, incarica la Prodution I.G (lo studio di Ghost in the Shell) di realizzare un medio-metraggio animato di un manga che sta riscuotendo un discreto successo: One Piece.
La Prodution I.G accetta senza esitazione, e ingaggia il trentaduenne Gorō Taniguchi affidandogli la regia del film One Piece: Defeat The Pirate Ganzack (uscito il 26 luglio 1998). Taniguchi realizza pertanto il primo adattamento assoluto di un’opera che nel tempo avrebbe dato luogo a un inesauribile fenomeno multimediale, seguito da milioni e milioni di fan sparsi per tutto il globo. Il resto è storia.
E a proposito di storia (che come sappiano spesso tende a ripetersi), ventiquattro anni dopo Gorō Taniguchi, ormai super star mondiale dell’animazione, torna a dirigere un film di One Piece. Scopriamo insieme di più in questa nostra recensione di One Piece Film Red.
La Trama: alla scoperta di un concerto infinito
Poco dopo gli eventi narrati nell’arco narrativo del paese di Wa (Capitolo 909; episodio 892) la ciurma di Cappello di Paglia si reca sull’isola di Elegia, una volta patria mondiale della musica, con l’intento di assistere a un mega concerto della cantante Uta; Uta è la star del momento, negli ultimi 5 anni è diventata l’idol per eccellenza, amata da tutti.
Il concerto inizia alla grande e la giovane cantante delizia il suo pubblico con soavi melodie, ma al termine del primo brano, con grande sorpresa, il nostro Luffy irrompe sul palco e inizia a conversare con la star; poche battute e l’arcano è svelato. La ragazza è la figlia del leggendario Shanks il rosso e conosce Cappello di Paglia fin dall’infanzia.
Gli eventi a questo punto iniziano ad amalgamarsi in un caleidoscopio concitato di esibizioni canore, risse spettacolari distinte da uno spirito goliardico e colorato e flashback narrativi che svelano retroscena molto interessanti.
Ad ogni modo la nostra Uta ha mangiato un frutto del diavolo assai particolare: l’Uta Uta, frutto del diavolo di tipo Paramisha che consente di trasportare la coscienza delle persone in uno spazio virtuale, il tutto mediante il canto. Uta vuole dar vita a un concerto infinito, creando un nuovo mondo e una nuova era; mondo utopico lontano dalla guerra e della sofferenza.
Un mondo quindi senza pirati, da lei considerati come pericolosi criminali, nonostante la parentela con uno dei quattro imperatori.
A questo punto Luffy e un numero clamoroso di pirati, tra cui tantissime vecchie glorie, uniranno le forze e proveranno a fermare la cantante. Come se non bastasse interviene anche il Governo mondiale, mandando sull’isola pezzi da novanta, da Kizaru a Issho.
Un successo planetario
One Piece Film Red ha riscosso un successo stratosferico in tutto il mondo, superando le più rosee aspettative della Toei (lo studio che ha prodotto il film). In Giappone ha battuto diversi record classificandosi al primo posto, durante il suo weekend d’apertura, nei botteghini locali.
La Toei in brevissimo tempo è riuscita a piazzare 1,58 milioni di biglietti, incassando la bellezza di 2,254 miliardi di yen: corrispondenti più o meno a 16,4 milioni di euro, e tutto questo in appena due giorni.
Il film, diretto da Gorō Taniguchi, ha altresì stracciato a suon di profitto il suo predecessore One Piece Stampede, portandosi a casa circa il 78% d’incasso rispetto al film precedente.
Il film, poi, in soli 10 giorni è diventato il lungometraggio del franchise di One Piece con il maggior incasso, superando i 7,06 miliardi di yen e avvicinandosi ai numeri fenomenali di Demon Slayer – Il treno Mugen.
Anche in Italia il successo sembra non fermarsi e gli oltre 203.133 € d’incassi, accompagnati da almeno 26.774 biglietti venduti, confermano il tutto.
Tra novità assolute e storiche apparizioni
In precedenza vi abbiamo riportato alcuni numeri inerenti al successo clamoroso del film in esame. Successo non del tutto casuale, ma frutto di un lungo lavoro ricercato.
Ad ogni modo, il film presenta un mix di aspetti che sono riusciti a catturare l’attenzione dello spettatore, spingendolo a invadere le sale cinematografiche. Una delle più grosse novità è l’introduzione del personaggio di Uta che sulla carta ha tutte le potenzialità per diventare un personaggio canonico. A tal proposito il noto account newwordartur, specializzato sul mondo di One Piece, ha praticamente confermato la presenza di Uta nel capitolo 1055.
Uta è poi una cantante dal talento cristallino ed ecco che il film per lunghi tratti diventa un musical in piena regola, altra novità assoluta.
Tuttavia una delle ragioni principali del film è la presenza del leggendario Shanks il rosso. Nel film, tramite azzeccatissimi flashback, scopriremo degli aspetti inediti sul suo passato mentre nel finale lo vedremo all’opera in una sequenza fulminea che mostra tutto il suo potere e carisma; pirata temutissimo da tutti, compresi i fortissimi ammiragli della Marina.
Infine nel corso del film compaiono tantissimi iconici personaggi, visti in diverse occasioni: Kobi, Trafalgar Law, Blueno, Bartolomeo, Helmeppo o Bepo.
Ultimo ma non ultimo aspetto di rilievo è il regista Gorō Taniguchi. Taniguchi ha realizzato diversi cult come Gun X Sword, s-CRY-ed, Code Geass: Lelouch of the Rebellion, per non parlare del suo capolavoro massimo Planetes. Un regista del genere non può non catturare l’interesse dell’appassionato.
Un’azione incessante e stordente
One Piece Film Red è un prodotto molto atipico, la parte musicale è cospicua e ricca di significati. Le sequenze canore sono tantissime e presentano uno stile registico multiforme. In alcuni frangenti, il regista ricorre a stratagemmi tipici dei docu-film di famosi concerti: jump-cut, montaggio connotativo, movimenti di camera sinuosi e circolari, panoramiche sulla folla in visibilio o particolari ravvicinati sulla star che canta sono la prassi. Interessantissimi poi i frangenti in cui Uta oltre a cantare realizza realistici balletti. Qui subentra una perfetta CGI, tale da rendere quei segmenti una sorta di saggio di danza digitale, degno dei migliori video-artisti.
Non mancano poi combattimenti a suon di note musicali; certo non siamo ai livelli di un Doctor Strange nel Multiverso della Follia, con un finale che poi vira verso dimensioni psichedeliche dalle leggere tinte orrorifiche laddove il rosso, il verde e il blu prendono il sopravvento su tutto.
Azione a tratti incessante, forse troppo, e non sono pochi i momenti un po’ confusionari e caciaroni visto anche il numerosissimo cast; diciamo che il minutaggio è un po’ eccessivo.
Combattimenti intervallati da flashback diegetici interessanti, utili anche a dosare e a rallentare il folle ritmo imposto dal regista.
Tra i tanti combattimenti, segnaliamo un parapiglia con arcaici robot di pietra che emettono raggi laser. Il regista è molto legato all’universo mecha e, se può, non perde occasione per ricordarcelo.
Tra contemporaneità e star del web
Uta è sicuramente la protagonista indiscussa del film e mediante il suo personaggio, il regista effettua una serie di riflessioni legate alla contemporaneità.
La ragazza è esplosa in brevissimo tempo, dopo una sequela di esibizioni virtuali. Mondo virtuale che le ha concesso una popolarità incredibile, tutti pendono dalle sue parole, ma allo stesso tempo emerge una sorta di solitudine e malessere generale.
Non a caso, quando realizza il suo primo live non vorrebbe più staccarsi, materialmente, dal suo pubblico. Qui entra in gioco anche un altro tema; in realtà il mondo costruito dalla ragazza è tutto fittizio, una sorta di sogno in cui nascondersi dai problemi reali. Qui il regista, nonostante un imprinting molto commerciale e a tratti superficiale, rievoca grandi maestri come Satoshi Kon (Paprika) o Mamoru Oshii (Lamù – Beautiful Dreamer).
Infine troviamo un forte tema pacifista; Uta, nonostante venga in qualche modo corrotta dalla fama (che si materializza sotto forma di demone), ha pur sempre il desiderio di costruire un mondo pacifico e senza guerra.
La recensione in breve
One Piece Film Red è il quindicesimo film del celebre franchise "One Piece"; lungometraggio tanto atipico quanto classico. L'elemento musicale e il personaggio di Uta rappresentano le novità più tangibili, mentre la presenza di Shanks il rosso crea un fortissimo legame con tutto ciò che è canonico. Il film ad ogni modo presenta un ritmo a tratti troppo incessante; i soggetti in scena sono tanti e spesso creano molta confusione. La regia virtuosistica e le tematiche emerse lo rendono comunque un film interessante.
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Voto CinemaSerieTV.it