Rodeo Rock, la recensione: tra Brasile e country, la rom-com trash del weekend

Una storia d’amore brasiliana sullo sfondo della musica country? Se state cercando la giusta dose di trash, allora Rodeo Rock potrebbe essere la vostra prossima visione. Questa ultima aggiunta al catalogo Netflix è piena di tutti i cliché possibili e immaginabili e vede Lucas Lucco nei panni di un rocker indebitato che deve sostituire un idolo del country in coma, Hero, a cui è, incredibilmente, identico e, nel mentre, si innamora del personaggio di Carla Diaz, una fan del genere e con cui Hero ha avuto un passato leggermente turbolento. Come vedremo in questa recensione di Rodeo Rock, se siete pronti a tuffarvi in una commedia romantica leggera e senza pretese, che si affida totalmente ai cliché del genere e funziona soprattutto grazie alla chimica tra i protagonisti, questa pellicola potrebbe essere la scelta giusta.

Rodeo Rock: un Doppelgänger all’occorrenza

In Rodeo Rock incontriamo Hero, un rocker che lavora in un negozio di strumenti musicali e sogna di diventare una grande star della musica. Dopo essere stato licenziato, inizia a cantare alle feste di laurea per mantenersi e la sua somiglianza fisica con il cantante country Sandro attira l’attenzione di un uomo d’affari. Con Sandro in coma dopo un intervento estetico andato male, Hero firma un contratto per fingere di essere il cantante country durante il suo tour. Sebbene siano fisicamente identici, le loro differenze vanno ben oltre i gusti musicali, compreso il modo in cui trattano le donne. Ignaro del passato sentimentale del sertanejo, Hero finisce per innamorarsi di Lulli, una ragazza gentile che in passato ha sofferto molto per mano del cantante e che, pur non conoscendo la vera identità di Hero, sembra interessarsi a lui.

Una rom-com che vive (consapevolmente) di clichè

Rodeo Rock porta nel cinema brasiliano i cliché che abbiamo visto per tanti anni nelle produzioni internazionali, con un tocco estremamente brasileiro, che va dalle piccole città del Pantanal ai grandi festival di musica country del Paese, dove migliaia di persone si riuniscono ad ascoltare le star più popolari del momento, come lo stesso Lucas Lucco, celebrità del panorama musicale brasiliano. Grazie alla sua esperienza sul palcoscenico, Lucco dà vita alla caricatura di un sertanejo, un personaggio volutamente “sciocco” e poco interessante, ma brilla nel ruolo del rocker Hero, soprattutto quando si esibisce nei segmenti più rock.

Dal canto suo, Carla Diaz, una star che ha brillato sugli schermi brasiliani fin dall’infanzia nel ruolo di Maria in Chiquititas, dimostra ancora una volta il suo talento nell’interpretare giovani ragazze non così indifese: il suo personaggio ha un cuore buono, ma sa anche quando è il momento di farsi valere e porre fine a relazioni che non vanno bene per lei.

Netflix è la casa giusta per Rodeo Rock

Chiaramente, Rodeo Rock vive dei cliché da commedia romantica, che rendono lo sviluppo narrativo completamente prevedibile e lasciano in acque lontane la profondità, soprattutto nello sviluppo dei personaggi secondari. Ma più che giudicare questo film da un punto di vista prettamente tecnico – impossibile, data la sua natura volutamente trash – ha senso metterne in evidenza la giusta collocazione nel catalogo Netflix. Tra innumerevoli proposte di storie d’amore ambientate sempre Parigi, Los Angeles e Seul, perché non si può mostrare anche le bellezze di altri Paesi?

Certo, Rodeo Rock non si distinguerà minimamente tra gli altri ingressi in piattaforma, non aggiunge nè toglie nulla al filone di commedie romantiche di basso livello con cui fare binge watching e, perchè no, farsi due risate sulle coincidenze improbabili che portano avanti la storia. Tuttavia, Netflix rappresenta ormai il giusto alloggio per questo tipo di storyline, ed è giusto e interessante che arrivino più proposte dal tema e, soprattutto, non solo di produzione hollywoodiana.