Il film: Slumberland, 2022. Regia: Francis Lawrence. Genere: Fantastico, avventura. Cast: Jason Momoa, Marlow Barkley, Kyle Chandler, Weruche Opia. Durata: 117 minuti. Dove l’abbiamo visto: Su Netflix, in lingua originale.
Trama: Una giovane ragazza scopre una mappa segreta per il mondo dei sogni di Slumberland e, con l’aiuto di un eccentrico fuorilegge, attraversa i sogni e fugge dagli incubi, con la speranza di poter rivedere il padre scomparso.
Prima che l’atmosfera natalizia invada la nostra mente – e le piattaforme streaming – Netflix ci concede di prendere un biglietto per Slumberland, universo fantastico in cui possiamo sognare ciò che che più ci piace, riconnetterci con ciò che abbiamo perso e salpare per grandiose avventure a fianco di creature che uniscono le possibilità infinite dell’immaginazione alle mille sfaccettature dell’animo umano. Sarà una dolce eroina di nome Nemo a guidarvi tra i sogni e gli incubi, accompagnata da un Jason Momoa che – come mai prima d’ora – si mette al servizio del film d’avventura per ragazzi. La nostra recensione di Slumberland – Nel mondo dei sogni, vuole analizzare nello specifico questo rapporto di collaborazione inedita sul grande schermo – una dolce ragazzina con il gigantesco Momoa – e sulle necessità di un adattamento in chiave moderna della striscia a fumetti Little Nemo in Slumberland di Winsor McCay, a cui il film si ispira e pubblicata dal 1905 al 1911, nonché una delle più straordinarie opere a fumetti mai realizzate.
La trama: il potere del racconto
Nemo (Marlow Barkley) ha sempre vissuto in un faro con il suo amorevole padre ma, dopo la sua morte inaspettata, è stata affidata alle cure dello zio, che abita in un grattacielo austero in città, tutto il contrario dell’ambiente in cui Nemo è cresciuta. La piccola protagonista soffre molto della mancanza del padre, con cui aveva un rapporto strettissimo e che le raccontava sempre, prima di addormentarsi, storie della buonanotte su Slumberland, un mondo fatto interamente di sogni. Una notte, la ragazzina scopre proprio la mappa di Slumberland, in cui inizia a recarsi ogni notte, e scopre che è sì un mondo dove puoi desiderare qualsiasi cosa, ma in cui bisogna anche stare attenti alle conseguenze dei nostri sogni, in agguato sotto forma di incubi. Così, Nemo intraprende un viaggio epico con Flip, interpretato da Jason Momoa, una creatura di cui il padre le raccontava sempre, un clown fuorilegge con la tendenza a mettersi nei guai; insieme, tenteranno di riuscire a ricongiungersi con il padre, di cui entrambi – anche se in maniera diversa – avvertono la mancanza, dato che era un assiduo collaboratore e stretto amico di Flip.
Le difficoltà di adattare l’immaginazione
Francis Lawrence, mago della trasposizione visiva di universi fumettistici sullo schermo (il suo adattamento di Constantine è ormai considerato un vero e proprio cult) tenta di replicare lo stesso successo con Slumberland – Nel mondo dei sogni, forse non accorgendosi che, in realtà, ha sondato solo un quarto delle potenzialità di un mondo che non conosce confini. A livello puramente narrativo, la storia di Nemo e Flip regge piuttosto bene: è una storia di crescita personale, che unisce due personaggi lontani per esperienza e percorso di vita, ma che si riuniscono in nome dell’immaginazione. Jason Momoa è affascinante e divertente nei panni di un personaggio sarcastico ma dal grande cuore e si percepisce chiaramente che, dentro e fuori lo schermo, vede Nemo/Marlow come un piccolo tesoro di cui prendersi cura. Entriamo in empatia con tutto ciò che di interno al rapporto tra i due personaggi ci viene mostrato, ma è difficile immergersi totalmente nella ricostruzione visiva degli spazi esterni in cui i due si avventurano. Da una mappa potenzialmente infinita di sogni ed incubi, forse Lawrence preleva quelli più “umani” e verosimili che, al di là del chiarire le similitudini tra persone e creature a livello inconscio, forse diminuiscono lo spessore e la potenza visiva di questa parte ignota del nostro cervello, che conosciamo poco ma da cui siamo estremamente affascinati.
Il viaggio di Nemo
Il punto di forza di Slumberland – Nel mondo dei sogni è indubbiamente il viaggio di Nemo. La nostra eroina, nel pieno passaggio dall’età dell’infanzia a quella dell’adolescenza, tenta di riconnettersi in ogni modo con il padre marinaio, che le ha insegnato l’importanza delle storie e dell’ascolto, ma si trova prigioniera della realtà cittadina, in cui non le è concesso toccare e sperimentare concretamente, a differenza dell’isola dove ha sempre vissuto. Il grattacielo in cui vive lo zio è per lei come un palazzo di vetro, da cui ha bisogno di fuggire il prima possibile. Flip, creatura immaginifica ma che ricopre una funzione precisa nell’arco di Nemo – a metà tra l’amico scanzonato e un pilastro genitoriale – è l’anello di congiunzione tra il passato di Nemo, che non è mai andata a scuola e ha imparato tutto da sé e dai racconti, e il suo presente, in cui si trova a che fare con un nuovo tutore, lo zio rigorosissimo, una scuola da frequentare e regole a cui deve sottostare. Paradossalmente, è proprio nel grigiore del presente – in cui deve abituarsi a vivere – che Nemo trova l’appiglio per Slumberland: lo zio è un venditore di maniglie, che studia e intende soltanto in maniera professionale, ma che Nemo impara a conoscere come chiavi per l’apertura di mondi ignoti, in cui ha sempre adorato vivere finché era il padre a farglieli conoscere. Ora, catapultata in una nuova realtà, sta a Nemo cercare di capire come adattarsi al flusso di una vita che richiede di mettersi in gioco e accettare anche ciò che non ci piace e che l’isolamento a Slumberland non può durare per sempre: il mondo reale la attende.
Un film per i giovani spettatori
Slumberland – Nel mondo dei sogni funziona certamente come buon prodotto di intrattenimento per bambini e ragazzi, che si divertiranno a conoscere Jason Momoa in vesti inedite e a prendere parte al viaggio ai confini della realtà di Nemo. Purtroppo, sarà invece difficile per gli spettatori un po’ più grandicelli immergersi completamente in questa visione, modernizzazione riuscita solo in parte di un piccolo capolavoro della fumettistica. Nonostante ciò, bastano due appunti per consigliare il film per una serata in famiglia: Jason Momoa non è mai stato così divertente e la dolce Marlow Barkley si farà sicuramente strada nel cinema per ragazzi.
La recensione in breve
Adattamento "spento" dell'iconica striscia a fumetti con protagonista Little Nemo, Slumberland - Nel mondo dei sogni convince solo in parte, più dal punto di vista narrativo che visivo. L'immaginazione di cui vive Slumberland non trova un effettivo riscontro cinematografico, ma siamo comunque di fronte a un prodotto che soddisferà il palato dei più piccoli.
- Spento