Il film: Sword Art Online Progressive: Scherzo of a Deep Night, 2022. Regia di: Ayako Kōno. Cast: Haruka Tomatsu, Yoshitsugu Matsuoka, Shiori Izawa, Inori Minase, Kaede Hondo. Genere: Animazione, fantastico. Durata: 100 minuti. Dove l’abbiamo visto: al cinema.
Trama: Sono trascorsi già due mesi da quando l’innocente ma agguerrita Asuna è rimasta intrappolata nel mondo di Sword Art Online. La ragazza, insieme a nuovi/vecchi amici, procederà con la scalata del temibile castello fluttuante di Aincard.
Lo scorso anno, in Giappone, usciva in sala il tanto bramato Sword Art Online: Progressive – Aria of a Starless Night, arrivato anche in Italia (a giugno di quest’anno) grazie al sempre sapiente lavoro di Dynit. La pellicola era il primo capitolo dell’adattamento animato di Sword Art Online: Progressive; famosissima light novel scritta da Reki Kawahara e illustrata da abec.
Il film, diretto dalla regista Ayako Kono e sostenuta dallo studio A-1 Pictures, era una sorta di grande incipit con l’obiettivo primario di presentare allo spettatore l’atipico mondo di SAO Progressive: macro universo virtuale, ambientato in uno scenario fantasy-medievale e caratterizzato dal mastodontico castello fluttuante di Aincard.
Ad ogni modo, l’operazione compiuta da A-1 Pictures risulta azzecca e vincente in quanto lo spettatore ha saputo assorbire alcuni elementi chiarificatori necessari per comprendere e apprezzare la materia trattata. Come vedremo in questa recensione di Sword Art Online Progressive: Scherzo of Deep Night, si tratta di una materia sviluppata in modo efficace, in un film perfettamente inserito in un franchise che appassiona milioni di fan da oltre un decennio.
La trama: alla scalata del quinto piano
Sono trascorsi già due mesi da quando l’innocente ma agguerrita Asuna è rimasta intrappolata nel mondo di Sword Art Online, un multiplayer a realtà virtuale (ambientato in un mondo fantasy-medievale) altamente immersivo grazie all’interfaccia neurale NeverGear.
Asuna, dopo la cocente separazione con l’amica Mito, è ormai diventata una giocatrice provetta; non a caso è una delle più abili combattenti dell’intero mondo di SAO, e il periodo in cui non sapeva praticamente nulla dei giochi MMORPG è ormai un lontano ricordo.
La ragazza, insieme all’aiuto di nuovi alleati introdotti nel film precedente, sconfigge con intraprendenza il boss del quarto piano. Uno dei tanti mostri situati nel fatidico castello di Aincard : vi ricordiamo che per concludere il gioco bisogna superare i 100 livelli del castello.
A questo punto, la nostra protagonista si appresta a calcare i meandri del piano superiore.
Asuna tuttavia non è sola; ad esempio si è rafforzato, e non poco, il legame con il valoroso Kirito.
Loro due sono in perfetta sintonia e ormai fanno coppia fissa. Inoltre la giocatrice stringe una forte amicizia con la felina Argo.
Tornerà anche Mito, e sarà tempo di un confronto al cardio-palma; nel primo film Mito aveva praticamente condannato a morte certa l’amica, abbandonandola nel pieno di una battaglia.
Ultimo ma non ultimo, ci troveremo di fronte molti giocatori pronti a mettere zizzania al gruppo della protagonista, complicando ulteriormente la scalata verso la vittoria.
SAO Progressive: tra MMO, azione e introspezione
Il primo film presentava una forte componente didascalica, necessaria per introdurre al meglio i fan meno avvezzi al franchise; al contrario questo secondo capitolo sembra partire in quarta proponendo un incipit fortemente action tra adrenaliniche battaglie ed esplorazione del quinto piano.
Ad ogni modo, nella seconda metà del film la regista ricorre a un voluto freno a mano. Il ritmo si abbassa e l’attenzione viene indirizzata sia verso lidi introspettivi-psicologici sia sulla gestione, in maniera più che dignitosa, del cast corale.
Asuna rimane la protagonista, tuttavia il personaggio di Kirito (il protagonista dell’omonimo anime) viene maggiormente tratteggiato laddove spicca una certa umanizzazione del soggetto, tra segmenti fanciulleschi e riflessioni profonde. Elementi che denotano un certo grado di realismo del nostro Kirito.
Detto questo viene amplificato anche il legame tra i due giovani, con la loro delicata amicizia destinata a evolversi in qualcosa di più.
Fondamentale è poi l’incontro/scontro tra Asuna e Mito, che si erano lasciati in maniera assolutamente non piacevole. Finalmente è arrivato il momento di affrontare questioni irrisolte e letali equivoci, il tutto mediante un testa a testa tanto spettacolare quanto catartico e dal finale inatteso.
Non manca poi una terminologia specifica che sicuramente verrà apprezzata dai giocatori di vecchia data. Termini che tuttavia non compromettono la godibilità generale ai neofiti del genere MMO, in quanto limitati in alcuni specifici segmenti e soprattutto resi comprensibili dalle gesta dei personaggi.
Diciamo che il film è rivolto a una platea eterogenea, distaccandosi pertanto dalla meravigliosa trilogia cinematografica Fate/stay night (Studio Ufotable), rivolta invece a un pubblico mirato.
L’effervescenza stilistica della regista Ayako Kono
Un elemento di spicco del film è rappresentato senza ombra di dubbio dal lavoro della regista Ayako Kono, che dopo tanta gavetta tra regie di singoli episodi (delle più disparate serie) o storyboard vari (Dopo la pioggia o High School Fleet film), finalmente dimostra il suo talento in un progetto importante da lei capitanato.
La regista mostra grandissima abilità del mettere in scena entusiasmanti duelli pvp, laddove specifiche strategie d’attacco e difesa e furenti momenti action la fanno da padrone. Kono ricorre a soggettive tecnologiche, plongée / contre-plongée e carrellate diversificate, il tutto creando animazioni davvero fluide; animazioni distinte da effetti particellari accattivanti, enfatizzati da una fotografia parallelamente cupa e pop, dove una luce spesso offuscata viene invasa da un’esplosione di colori dai richiami allucinogeni. Non manca poi un ricorso ragionato a una CGI evidente ma perfettamente integrata ai disegni tradizionali. CGI usata soprattutto per enfatizzare al meglio la potenza e l’insidiosità dei super boss.
Momenti coinvolgenti, assecondati dai già citati frangenti introspettivi. Sequenze sempre caratterizzate da un’attenzione ai dettagli molto marcata, grazie a una regia elegante e comunicativa. Splendidi a proposito i vari scenari, una vera e propria gioia per gli occhi.
Infine ottima la colonna sonora firmata da Yuki Kajiura. Kajiura è noto nel rielaborare creativamente vari generi e influenze, aspetto qui predominante. In Sword Art Online Progressive: Scherzo of Deep Night il nostro udito verrà travolto da note elettroniche tambureggianti, da leggiadre melodie classiche fino a cori in latino, senza poi dimenticarci del Kajiurago, una sorta di lingua inventata dal noto compositore.
La recensione in breve
Sword Art Online Progressive: Scherzo of Deep Night è un film convincente di uno dei franchise più famosi degli ultimi anni. L'azione non manca, così come i momenti introspettivi. Il tutto poi è confezionato da una guida registica sapiente dove tecnicismi ed eleganza la fanno da padrone.
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Voto CinemaSerieTV.it