Il film: The Forgiven, 2021. Regia di: John Michael McDonagh. Cast: Jessica Chastain, Ralph Fiennes, Matt Smith, Caleb Landry Jones, Abbey Lee. Genere: Drammatico. Durata: 117 minuti. Dove l’abbiamo visto: su NOW TV.
Trama: Mentre stanno andando a una festa nel mezzo del deserto del Marocco, una coppia inglese benestante investe e uccide accidentalmente un ragazzo marocchino che compare improvvisamente in mezzo alla strada.
Adattamento cinematografico del romanzo di Lawrence Osborne intitolato Nella polvere, The Forgiven ci conduce nel deserto del Marocco per raccontarci un viaggio tanto fisico quanto introspettivo. A compiere questo percorso sarà David, medico inglese benestante e borioso interpretato da Ralph Fiennes, che imparerà l’importanza dell’assunzione delle proprie colpe e del chiedere perdono. Nel cast, troviamo anche nomi come Jessica Chastain, Matt Smith e Christopher Abbott che, però, nonostante i molti minuti nello schermo, finiscono per assumere ruoli di scarsa rivelanza.
Come vedremo nella nostra recensione di The Frogiven, infatti, il film diretto da John Michael McDonagh finisce per poggiarsi completamente sul personaggio di Fiennes, mentre tenta una critica un po’ sterile e stereotipata del privilegio bianco.
La trama di The Forgiven: un “ostacolo” sul proprio cammino
Jo (Jessica Chastain) e David (Ralph Fiennes) sono due coniugi inglesi profondamente annoiati da un rapporto che sembra ormai arrivato al capolinea. Scrittrice di libri per bambini che ha perso l’ispirazioni lei, medico senza vocazione e alcolista funzionale lui, la coppia si trova in Marocco, per prendere parte alla festa di un amico – Richard (Matt Smith) – nella sua residenza di Azna, a 600 km da Tangeri. Mentre i due si trovano in viaggio attraverso il deserto, però, un ragazzo marocchino compare improvvisamente sulla loro strada; complice l’oscurità, un tasso alcolico piuttosto elevato e una discussione in atto tra i due coniugi, David non riesce a fermare la macchina in tempo ed investe il giovane, uccidendolo. Jo e David trasportano, così, il cadavere fino a casa di Richard, cercando di comportarsi come se niente fosse successo. Ma il padre del ragazzo verrà presto a reclamare il corpo senza vita del figlio.
Una satira sul privilegio bianco
Mi piace qui. É un paese dove gli inutili possono vivere felici.
Appare chiaro fin dai primi minuti come The Forgiven punti a costruire una mordace satira nei confronti della cosiddetta “supremazia bianca”, ancora così profondamente radicata nelle classi più abbienti della società occidentale e spesso strettamente legata ad atteggiamenti razzisti. Il film fornisce un ritratto inesorabile dei due protagonisti e, in generale, degli ospiti della festa: sono tutti bianchi – esclusi i domestici -, impeccabilmente vestiti, vacui e boriosi, assolutamente ignoranti in merito al mondo arabo che li circonda e alle sue tradizioni. Considerano il luogo in cui si trovano semplicemente come una destinazione esotica di villeggiatura e faticano a vedere i suoi abitanti come degli esseri umani. Questo emerge soprattutto nella gestione di quello che è, a tutti gli effetti, un omicidio, ma che viene trattato come un increscioso avvenimento che arreca più fastidio che pena. Peccato che, quella che vuole essere chiaramente una critica, finisca per perdere un po’ la propria efficacia, trasformarsi in una sorta di messa in scena nella quale a prendere il sopravvento sono solo i cliché.
Un viaggio verso il perdono
Come suggerisce facilmente il titolo, The Forgiven è un viaggio di espiazione, un percorso che porterà David dal senso di rifiuto all’intrinseco bisogno di essere perdonato. Nonostante l’uomo ci venga inizialmente presentato come il più presuntuoso e noncurante di tutti, proprio nel suo personaggio il regista ci presenta non solo la possibilità di un cambiamento, ma addirittura di redenzione. L’arrivo del padre del ragazzo, infatti, scatena in David una sorta di moto di coscienza, che lo porta a prendere consapevolezza del fatto che, quello da lui investito, non era solo un “nessuno”, ma una persona, con un nome – Driss -, una famiglia, dei sogni. Il viaggio verso il luogo di sepoltura del giovane rappresenterà per l’uomo un’occasione per riflettere sui suoi comportamenti e sull’importanza della vita. Finendo, infine, per riconoscere quella colpa che tanto aveva cercato di allontanare.
Il cast di The Forgiven
The Forgiven si poggia completamente sulle spalle del personaggio di Ralph Fiennes, l’unico a conferire profondità alla narrazione. Mentre osserviamo il viaggio di David verso il perdono, contemporaneamente ci viene mostrato ciò che accade nella villa in mezzo al deserto. E qui emerge tutta la superficialità degli altri personaggi, non solo per le caratteristiche intrinseche che questi possiedono, ma proprio perché sembrano non aver nulla da dire. Si uniscono purtroppo a questa descrizione anche Jessica Chastain e Matt Smith, che non riescono ad emergere in nessun modo, nonostante i molti minuti sullo schermo. Al contrario, pur non avendo molte battute, le interpretazioni più forti e stratificate sono quelle di Ismale Kanater – il padre del ragazzo ucciso – e di Said Taghmaoui, l’autista che accompagna David nel suo viaggio.
La recensione in breve
Un viaggio verso la redenzione che, però, finisce per trovare la sua profondità unicamente nel personaggio interpretato da Ralph Fiennes, mentre tenta una critica un po' sterile e stereotipata del privilegio bianco.
-
Voto CinemaSerieTV