Il film: The Hanging Sun – Sole a Mezzanotte, 2022. Regia di: Francesco Carrozzini. Cast: Alessandro Borghi, Jessica Brown Findlay, Sam Spruell, Frederick Schmidt, Raphael Vicas, Peter Mullan, Charles Dance. Genere: Thriller. durata: 93 minuti. Dove l’abbiamo visto: alla Mostra del Cinema di Venezia 2022.
Trama: In fuga verso l’estremo Nord dopo aver tradito suo padre, un boss mafioso, John si ritrova in un villaggio remoto in cui il sole non tramonta mai e il tempo sembra essersi fermato. Qui l’uomo dovrà fare i conti con i demoni del proprio passato, mentre tutto ciò da cui sta scappando cerca di riportarlo indietro.
Francesco Carrozzini firma il film di chiusura del Festival del Cinema di Venezia 2022, un thriller noir ambientato in Norvegia con protagonista l’attore Alessandro Borghi. Adattamento cinematografico del romanzo di Jo Nesbø Midnight Sun nonché esordio in un lungometraggio per il regista milanese, la pellicola conduce lo spettatore in un viaggio ai confini del mondo, attraverso una terra dove, in estate, il sole non tramonta mai: l’estremo nord della Norvegia. In questo luogo dimenticato, il nostro protagonista John (Borghi) dovrà affrontare i demoni del proprio passato, mentre cerca di lasciarsi alle spalle una vita criminale.
Come vedremo nella nostra recensione di The Hanging Sun – Sole a Mezzanotte, il film ruota attorno al complesso rapporto genitori-figli – tema ampiamente trattato nel corso di questa edizione del Festival – senza, però, quell’approfondimento psicologico che ci saremmo aspettati. La pellicola, in generale, manca di mordente, rimanendo un racconto estremamente didascalico e prevedibile.
La trama di The Hanging Sun – Sole a Mezzanotte
Stanco della vita criminale in cui è stato instradato fin da piccolo, John (Alessandro Borghi) decide, per la prima volta, di disobbedire a suo padre (Peter Muller), boss mafioso per il quale lavora, non portando a termine un compito da lui assegnatoli. In rotta con un passato fatto di violenza e coercizione, l’uomo si imbarca nella notte per raggiungere un paesino sperduto tra i fiordi norvegesi e far perdere, così, le proprie tracce. Non si scappa mai troppo lontano, però, per sfuggire da se stessi. In questo luogo dalle atmosfere rarefatte che sembra abitare un tempo sospeso, infatti, John si ritrova a fare nuovamente in conti con i demoni del proprio passato, oltre a trovarne di nuovi: tra gli abitanti di una comunità che deve fare i conti con rigidissime regole morali e religiose, l’uomo fa la conoscenza di Lea (Jessica Brown Findlay), giovane donna e madre vittima di abusi domestici tra l’indifferenza generale. Nel frattempo, il padre di John, che non può rinunciare al figlio prediletto, incarica il fratello Michael (Frederick Schmidt) di trovarlo e riportarlo a casa.
Uccidi il padre
Tema centrale e ampiamente esplorato di questa Venezia 79, il complesso e spesso conflittuale rapporto tra genitori e figli è il fulcro attorno al quale ruota la storia narrata in The Hanging Sun – Sole di Mezzanotte. John, instradato fin da piccolo in una vita fatta di violenze e soprusi, non è più d’accordo con le decisioni prese dal padre per lui, e cerca di affrancarsene attraverso una disperata fuga verso l’estremo nord. Allo stesso tempo, Lea non solo vive una relazione abusante tra le mura domestiche, ma deve anche fare i conti con l’ingombrante figura del padre, pastore della comunità in cui vive che disciplina la vita degli abitanti attraverso rigide regole e senso di colpa. Entrambi i genitori, che di paterno hanno ben poco, si arrogano il diritto di controllare la vita dei propri figli, spinti dalla convinzione di essere nel giusto, che si tratti di fede religiosa o di organizzazione criminale. L’unica possibilità per John e Lea di vivere un’esistenza libera dal dolore e dall’oppressione è quella di uccidere metaforicamente la figura del padre-padrone, prendendo finalmente in mano le redini della propria vita. Un’emancipazione che, però, manca di quell’approfondimento psicologico che ci saremmo aspettati, e che si muove sempre sulla via della retorica.
Il cast: Alessandro Borghi nei panni dell’antieroe
La fotografia fredda e ricca di ombre che caratterizza la pellicola va a braccetto con il protagonista interpretato da Alessandro Borghi, un uomo tenebroso che cerca il proprio riscatto nella fuga da una vita che non si è scelto. John rappresenta il perfetto antieroe, un personaggio che, in passato, si è macchiato di crimini indicibili ma che finiamo per non considerare come il responsabile delle proprie colpe a causa del potere coercitivo esercitato dal padre. E, in fondo, l’intero film pare un tentativo di giustificare un protagonista che sembra sempre troppo vittima piuttosto che artefice del proprio destino. Nonostante ciò, l’interpretazione di Borghi risulta buona, anche grazie al supporto di un cast professionale composto da Charles Dance, Peter Mullan e Jessica Brown Findlay. Peccato che questi attori debbano muoversi all’interno di una narrazione che appare senza mordente e spesso prevedibile.
La recensione in breve
The Hanging Sun - Sole di Mezzanotte è un thriller noir ambientato tra i fiordi norvegesi che ruota attorno al complesso e spesso conflittuale rapporto tra genitori e figli e del desiderio di emancipazione da parte di questi ultimi. Le interpretazioni di Alessandro Borghi e del resto del cast sono convincenti, peccato che gli attori debbano muoversi in una narrazione priva di mordente e spesso prevedibile.
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