The Idea of You, la recensione: Anne Hathaway brilla nella rom-com di Prime Video

Il romanzo omonimo di Robinne Lee, pubblicato nel 2017, ha catturato l’immaginazione dei lettori con l’appassionata relazione tra una donna quarantenne e il ventiquattrenne frontman di una band. Ora, con la trasposizione cinematografica diretta dal regista de Gli occhi di Tammy Faye, Michael Showalter, il pubblico avrà l’occasione di immergersi ancora di più in questa eccezionale storia d’amore, il cui adattamento per lo schermo può contare su una protagonista del calibro di Anne Hathaway e sull’attore idolo della Gen Z .Nicholas Galitzine.

Come vedremo nella nostra recensione di The Idea of You, il film targato Prime Video si pone come obiettivo quello di esplorare la complessa cultura degli idol e la disparità di giudizio tra uomini e donne che si relazionano con compagni più giovani. Anne Hathaway è splendida nel ruolo di Solène, della quale riesce a intercettare ogni minima sfaccettatura, e anche la chimica che crea con il suo coprotagonista appare autentica, seppur forse maggiormente improntata sulla tenerezza che sulla passione erotica.

“Potrei essere tua madre”

La vita di Solène, gallerista d’arte e madre single quarantenne interpretata da Anne Hathaway, prende una svolta inaspettata quando incontra Hayes Campbell (Nicholas Galitzine), cantante ventiquattrenne della famosa boy band August Moon. Mentre si trova al Coachella Music Festival per accompagnare la figlia adolescente Izzy (Ella Rubin), infatti, la donna si imbatte nel giovane ed affascinante frontman e tra i due nasce immediatamente una chimica irresistibile; il successo interplanetario di Hayes, però, metterà presto alla prova la loro relazione, e Solène si ritroverà a dover affrontare tutte le sfide di una vita sotto i riflettori.

Il prezzo del successo

The Idea of You getta uno sguardo profondo sulla cultura degli idol e delle boyband, e su come il pubblico tenda ad approcciarsi ai loro partner – spesso con una malignità dettata dalla gelosia -, in particolare quando si tratta di una relazione tra una persona “normale” come Solène e una pop star come Hayes. Allo stesso tempo, affronta il tema delicato dell’ipocrisia sociale, evidenziando la disparità di giudizio tra uomini e donne che si relazionano con compagni più giovani. Emblematica dell’intera narrazione diventa in questo senso la frase pronunciata da un’amica della nostra protagonista “A nessuno piace una donna felice“, riferendosi agli insulti in rete che la donna inizia a ricevere una volta uscita allo scoperto la storia con la pop star. Il film non esita a mostrare la dura realtà dei social media e dei tabloid online, che reagiscono cinicamente alla felicità della coppia, rivelando una verità amara: il mondo non sembra desiderare la felicità di Solène e Hayes, mettendo così in luce il complesso rapporto tra celebrità e desiderio di possesso da parte dei fan.

Una splendida Anne Hathaway

Nel film, Anne Hathaway porta sullo schermo il personaggio di Solène, una gallerista d’arte divorziata di quarant’anni che ha sempre dato la massima priorità a sua figlia, Izzy. L’attrice si approccia al suo personaggio in modo appassionato, riuscendo a incarnare alla perfezione tanto il ruolo di madre responsabile quanto di una donna – conscia di se stessa e dei suoi desideri – che esce con un uomo molto più giovane di lei, offrendo uno sguardo autentico sulle sfide e le gioie di riuscire ad essere tante cose insieme. Contrariamente a quelle crisi di mezza età che troppo spesso vediamo stereotipate sullo schermo, infatti, Solène non cerca di rivivere la sua giovinezza perduta, ma abbraccia questa nuova fase della sua vita con maturità e consapevolezza. La Hathaway, catturando magistralmente tutte le sfaccettature del ruolo che interpreta – dalla vulnerabilità alla determinazione fino all’incredibile sensualità – offre una performance che eccelle sia nei momenti comici che in quelli drammatici. Ma è in particolare nel rapporto madre-figlia tra Solène e Izzy che il suo personaggio brilla: la chimica palpabile tra le due attrici aggiunge infatti, profondità emotiva – e soprattutto realismo – all’intera storia.

Love Me Tender

Nonostante l’incontro tra Solène e Hayes possa sembrare alquanto artificioso, la chimica tra i personaggi appare assolutamente reale: ogni volta che si trovano insieme sullo schermo, infatti, i due si attraggono a vicenda come calamite, irrimediabilmente impegnati a prendersi cura l’uno dell’altra con una dolcezza sorprendente. Tuttavia, nonostante tutti gli sforzi (e le numerose scene intime) messe in campo del regista, la chimica tra i protagonisti spesso si traduce in tenerezza più che in passione erotica. Inoltre, man mano che Solène e Hayes trascorrono più tempo insieme, la narrazione tende a concentrarsi meno sui dettagli delle loro personalità individuali, con conversazioni che diventano sempre più blande e ripetitive, perennemente focalizzate sulla natura incerta della loro relazione.

Una band artificiosa

Se c’è un aspetto davvero critico in The Idea of You è la boyband immaginaria di cui Hayes veste i panni del frontman, gli August Moon. Le canzoni originali di Savan Kotecha sono orecchiabili, ma i membri che ne fanno parte sono delle semplici macchiette e Galitzine non riesce mai ad incarnare il carisma e il talento che ci si aspetterebbe dal cantante di una band di fama mondiale. Pur essendo giovane e attraente, gli manca infatti quell’aura magnetica che caratterizza i veri idol, un dettaglio che tende a stonare per tutta la durata del film. Nonostante ciò, gli August Moon possiedono anche una loro pagina Instagram, con tanto di primo album in uscita (con i brani del film) il 2 maggio.