Il film: Theater Camp – un’Estate a tutto volume, 2023. Regia: Molly Gordon e Nick Lieberman. Cast: Noah Galvin, Molly Gordon, Ben Platt, Jimmy Tatro, Patti Harrison, Nathan Lee Graham, Ayo Edebiri, Owen Thiele, Caroline Aaron, Amy Sedaris. Genere: Commedia. Durata: 93 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Disney+, in lingua originale.
Trama: Con l’arrivo dell’estate, i ragazzi di tutto il mondo tornano a frequentare l’AdirondACTS, un campo teatrale rudimentale nell’upstate di New York, che è un rifugio per gli artisti in erba. Dopo che la sua indomita fondatrice, Joan (Amy Sedaris), cade in coma, il suo sprovveduto figlio Troy (Jimmy Tatro) viene incaricato di mandarlo avanti. Con la rovina finanziaria in vista, Troy deve unire le forze con Amos (Ben Platt), Rebecca-Diane (Molly Gordon) e il loro gruppo di eccentrici insegnanti per trovare una soluzione prima dello spettacolo di fine estate.
Coloratissimo, pieno di energia e una musicalità visiva che sempre più caratterizza il Sundance Film Festival, Theater Camp – presentato all’edizione 2023 del Festival di cinema indipendente – è disponibile da oggi in streaming su Disney+. Il film, che costituisce l’esordio alla regia di Molly Gordon e Nick Lieberman è una dolcissima ode al divertimento artistico, a chi ne fa e prende parte, filtrato attraverso l’esperienza di un camp estivo di teatro, rifugio per dei giovanissimi aspiranti attori di teatro e musical e per i loro insegnanti, ciascuno legato in modo particolare a questo posto tanto caratteristico. Come vedremo nella nostra recensione di Theater Camp – un’Estate a tutto volume, questo esilarante mockumentary ci porta alla scoperta di un mondo in cui la magia della creazione artistica non può esistere senza un gruppo di personaggi altrettanto ironici (e iconici). Il debutto di Gordon e Lieberman è una delle sorprese del Sundance 2023 assolutamente da non perdere, che spicca per la sua scrittura brillante e l’esplosione di comicità incredibilmente sfaccettata nei suoi soli 93 minuti!
Theater Camp, la trama: il saggio di fine anno
In Theater Camp, Molly Gordon e Ben Platt interpretano gli amici e colleghi Rebecca-Diane e Amos, ex alunni e insegnanti pretenziosi del camp di teatro AdirondACTS. Il gruppo di artisti che vi si riunisce in estate – e i documentaristi chiamati per girare un film sulla loro preparazione – sono in crisi dopo che la direttrice del campo Joan Rubinsky (Amy Sedaris) ha un attacco epilettico e cade in coma durante una produzione di “Bye Bye Birdie” della scuola media. Suo figlio, Troy (Jimmy Tatro), uno sprovveduto “vlogger d’affari”, diventa così incaricato di gestire il camp al posto della madre, anche se non ha la minima idea di quello che sta facendo. È il bersaglio perfetto per la predatrice Caroline Krauss (Patti Harrison), rappresentante di un fondo speculativo affiliato all’elegante Camp Lakeview della porta accanto.
Mentre Troy deve cercare di salvare il camp senza far scoprire a nessuno la situazione disastrosa in cui riversa, il caos sommerge Amos e Rebecca-Diane, che stanno cercando di mettere in scena il loro annuale musical originale, che ha sempre un tema diverso. In questo caso, il titolo dello spettacolo sarà “Joan, Still”, per celebrare la vita della loro amata leader e proprietaria del camp, anche se la produzione inizierà a essere ostacolata da alcune misteriosi assenza Rebecca-Diane. In tutto questo, l’affannato direttore tecnico Glenn (Galvin) è l’unica persona che fa funzionare le cose dietro le quinte, anche se il suo innato talento interpretativo minaccia di esplodere da un momento all’altro.
Theater Camp è il film di e per i “theater kids“
Solo dei Theater Kids per antonomasia – Gordon e Platt si conoscono e recitano a teatro da quando avevano cinque anni – potevano scrivere una sceneggiatura per i theater kids di tutto il mondo, che li onorasse nel loro sentirsi “outcast”, disadattati fuori dai gruppi che tendenzialmente la norma sociale riconosce, ma anche che li prendesse calorosamente in giro. Tutto, in questo world-building perfettamente confezionato, riflette la duplicità che porta con sé l’essere un theater kid: le canzoni e le esibizioni che sprigionano quel genuino imbarazzo associato alle rappresentazioni “di paese”, ai saggi di fine anno, fino ai testi e alle battute che dicono esattamente quello che ti aspetti che dicano, ma forti di un’emotività intrinseca che abbraccia qualsiasi tipo di pubblico e da cui sarà difficile discostarsi.
A partire dalla forma stessa, l’espediente del mockumentary, Theater Camp si prefigura come un film buffo, che sfrutta l’assetto del finto documentario per raccontarci qualcosa di molto vero e, soprattutto, con cui è molto facile entrare in sintonia. Anche con una conoscenza superficiale del mondo teatrale, è impossibile non divertirsi ed emozionarsi assieme al parterre di protagonisti stravaganti che ci vengono presentati, ognuno già personaggio: qui, la scrittura di Gordon e Lieberman dimostra la sua intelligenza, perché non ha bisogno di far mettere in scena ai suoi attori degli altri personaggi, lo sono già loro: esilaranti, eccentrici, ma tremendamente umani nella loro emotività e anche ingenuità.
Comicità irrefrenabile, emotività dolcissima
C’é poi un punto di vista esterno, quello di Troy, in realtà assolutamente interconnesso a quel mondo, anche se ancora non lo sa, che serve per allargare i confini di questo racconto e, perché no, far scendere dal piedistallo i suoi protagonisti, un piccolo cerchio a suo modo elitario. Troy, inizialmente, non viene considerato “degno” di entrare a far parte di questo gruppo, di portare avanti l’attività della madre, men che meno di salvare l’intero camp, invece, proprio grazie alla sua ironia e goffaggine – tratti che più lo avvicinano ai buffi membri della compagnia teatrale – ne uscirà non solo vincente, ma anche con una consapevolezza aggiuntiva sul suo background familiare.
Theater Camp è forse tra le migliori proposte dell’anno che sfoggiano comicità atipica: ogni gag trasuda freschezza, il montaggio rapido ed energico conferma la grande padronanza del tempo narrativo di un team che è nato e cresciuto in teatro, che sa perfettamente come tenere vigile lo spettatore. Ogni spunto comico è complementario a un aspetto emotivo, e sono proprio questi due toni adottati dal film che vanno a confluire in un segmento finale che si può soltanto definire teatrale, in tutte le accezioni possibili. A Theater Camp, Molly Gordon, Ben Platt e Nick Lieberman possiamo riservare un complimento tanto sintetico quanto esplosivo: vorremmo vedere realizzato un musical di Theater Camp il prima possibile!
La recensione in breve
Maneggiando notevolmente i tempi della commedia e sfruttando una serie di espedienti ingegnosi, Theater Camp regala al pubblico un ritratto dolce e buffissimo dei theater kids che, prima di tutto, sono stati e sono i registi del film e i suoi principali interpreti.
- Voto CinemaSerieTv