Il film: Uccidimi, tesoro, 2024. Regia: Filip Zylber. Cast: Weronika Książkiewicz, Mateusz Banasiuk e Agnieszka Więdłocha. Genere: Commedia. Durata: 93 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Disney+, in lingua originale.
Trama: Una vincita alla lotteria provoca gravi conseguenze quando marito e moglie iniziano a escogitare piani per uccidersi a vicenda e accaparrarsi il denaro.
Ultima aggiunta al catalogo cinematografico di Netflix, Uccidimi, tesoro, è una dark comedy polacca, diretta da Filip Zylber, che racconta le conseguenze inaspettate di una vincita sostanziosa alla lotteria per una coppia di sposi. Una proposta sicuramente anomala rispetto alle pellicole che siamo abituati a vedere per San Valentino, che promette una miscela di cupa ilarità e con un immenso potenziale a livello narrativo. Tuttavia, come vedremo in questa recensione di Uccidimi, tesoro, l’idea della coppia che complotta per uccidersi a vicenda e accaparrarsi il grandioso montepremi risulta artificiosa nella sua esecuzione. Non c’è una base solida a sostenere questa commedia degli equivoci, di comunicazione assurdamente interrotta tra due caratteri inconcepibili e privi di mordente.
Umorismo dozzinale per una storia debole
Il film inizia con la proposta di matrimonio di Piotr (Mateusz Banasiuk) a Natalia (Weronika Ksiazkiewicz) e, con un salto temporale, arriviamo alla coppia che festeggia il quinto anniversario di matrimonio. I due stanno affrontando tutta una serie di problemi coniugali, in primis difficoltà finanziarie e problemi di comunicazione, che mettono a rischio il loro legame. Natalia va in ufficio e ne parla con la sua collega Agata (interpretata da Agnieszka Wiedlocha). Nel loro giorno speciale, Piotr le regala un ferro da stiro, un regalo pratico e privo di valore sentimentale. Come se non bastasse, deve anche affrontare il sessismo dei colleghi dell’agenzia pubblicitaria. Lei e Natalia sono entrambe stanche di questo trattamento denigratorio. Tuttavia, continuano a lavorare lì solo per guadagnarsi da vivere. Nel frattempo, il capo di Piotr – Dagmara (interpretata da Paulina Galazka) – gli rivela che non riceverà alcun bonus a causa dei problemi finanziari dell’azienda. Tuttavia, come regalo di anniversario, gli offre un’assicurazione sulla vita di Natalia.
Come se non bastasse, la coppia si trova improvvisamente a dover gestire una vincita inaspettata alla lotteria. Invece di abbracciare un futuro di felicità insieme, decidono sorprendentemente di compiere un gesto estremo, cercando di uccidersi reciprocamente nel tentativo contorto di reclamare l’intera somma della vincita. Quello che inizia come un piccolo bisticcio si trasforma presto in un gioco mortale di manipolazione e tradimento, in cui Piotr e Natalia navigano nelle acque torbide dell’avidità e della sfiducia.
Personaggi troppo teatrali
Fin dall’inizio, emerge chiaramente che i protagonisti sono giovani e immaturi, caratterizzazione che stabilisce il tono dell’intera storia: non si sarebbe trattato di un problema, peccato che l’esecuzione del film non vada oltre la superficie, accontentandosi di raffazzonare battute piatte e situazioni di umorismo adolescenziale. Un approccio indebolisce il lato più oscuro del film, lasciando una sensazione di insoddisfazione al termine della visione.
La teatralità dei personaggi diventa presto fastidiosa, mettendo in dubbio la genuinità del loro affetto reciproco. Emergono evidenti lacune nella comunicazione che avrebbero potuto evitare molti dei loro malintesi; nonostante gli sforzi di Weronika Ksiazkiewicz e Mateusz Banasiuk nel delineare i loro personaggi, l’ingenuità e l’egocentrismo intrinseci dei ruoli li rendono difficili da farceli apprezzare. Agnieszka Wiedlocha e Piotr Rogucki interpretano efficacemente i migliori amici opportunisticamente manipolatori, ma la mancanza di sviluppo dei loro personaggi li relega più a caricature che a individui con personalità distinte. Sebbene non del tutto malvagi, manipolano i loro amici per ottenere vantaggi personali, mancando di una profondità che li renderebbe più complessi.
Uccidimi… di noia!
Il risultato è una serie di disavventure dark e comiche, che offrono anche una riflessione sulla fragilità dei matrimoni moderni di fronte alle pressioni finanziarie e sociali. Purtroppo, la regia di Filip Zylber pecca per una mancanza di impeto o tensione, adottando un approccio più sicuro e prevedibile, che mal si sposa con le intenzioni narrative di un viaggio intriso di ritmo incalzante e umorismo pungente, in cui amore e denaro si scontrano in maniera esilarante. Uccidimi, tesoro si consolida come una commedia nera che punta al thriller non in maniera particolarmente innovativa sorprendente. Il film punta sulla follia della sua premessa e su come il denaro ci spinga a prendere decisioni irrazionali: forse solo per una visione rilassata potrebbe riuscire nel suo intento di black comedy, divertendoci con i suoi temi più oscuri. Dopo tutto, ridiamo perché queste due persone cercano costantemente di uccidersi a vicenda. Falliscono ma ci riprovano e non hanno alcuna intenzione di smettere.
La recensione in breve
Uccidimi, tesoro arriva giusto in tempo su Netflix per ravvivare il giorno di San Valentino, con la sua premessa omicida esilarante. Oltre a quello, ben poco rimane: esecuzione, caratterizzazione dei personaggi e regia risultano superficiali e l'unico modo per godersi questa pellicola è una visione in totale relax.
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