Il film: Un Natale di cuore, 2021. Regia: Alysse Leite-Rogers. Cast: Jennie Garth, Cameron Mathison, Emily Tennant, Catherine Lough Haggquist, Mark Brandon, Bronwen Smith, Blair Penner, Michael Meneer, Nick Hunnings, Ken Lawson. Genere: Romantico, natalizio. Durata: 85 minuti. Dove l’abbiamo visto: Su Netflix.
Trama: una donna della cittadina di Cooperville perde il marito e si trova sola durante le festività natalizie. Incontra un famoso giornalista e conduttore televisivo che sta cercando di scoprire l’artefice di ingenti donazioni anonime alle persone meno fortunate della città.
Arriva su Netflix la versione italiana di A Kindheart Christmas, il romantico film natalizio con Jennie Garth. Un tuffo nella rinascita che questo periodo porta con sé, tra decorazioni, amore e affetto. Come spiegheremo nella recensione di Un Natale di cuore i cliché dei film romantici non mancano, tra problemi di cuore e segreti da svelare, ma alcuni importanti valori si nascondono dietro questa piacevole pellicola.
La trama: perdita, speranza e generosità
Jamie Monroe è la proprietaria di un’agenzia di sightseeing nella piccola cittadina di Cooperville. Qui vive con la nipote che desidera starle vicino dopo la malattia e la morte del marito. È il periodo natalizio e l’assenza di Matt Monroe pesa su Jamie come non mai. Era lui l’artefice di grandiosi spettacoli e di sbalorditive decorazioni natalizie, nonché l’anima che impersonificava lo spirito del Natale. Dalla sua scomparsa questa festività infonde in Jamie un profondo senso di tristezza e vuoto. Per questa ragione la nipote e migliore amica Kylie decide di spingerla a vivere quei giorni di festa in modo differente, cercando così di ravvivare quel periodo triste e rassegnato nella vita della protagonista. Kylie è un’assistente sociale da poco sposata con David, il proprietario di un caratteristico negozio di giocattoli. Per starle vicino i due neosposini decidono di posticipare la loro luna di miele in Europa, così da risparmiare anche dei soldi per l’imminente trasferimento a Seattle.
Parte integrante della stantia routine di Jamie è il Talk Show mattutino “Wake Up Upstate”, condotto dall’affascinante scapolo Scott Morris. Il giornalista si ritrova casualmente a scrivere un articolo sui segreti del Natale nella pittoresca cittadina di Cooperville, ed è così che i due si incontrano e iniziano a trascorrere del tempo insieme. Ad animare gli spiriti dei cittadini compare una figura misteriosa che fa ingenti donazioni alle associazioni e al comune della città. Scott cercherà di svelare l’identità e quali sono le motivazioni di questo anonimo benefattore, così da poter scrivere un interessante articolo natalizio. Riuscirà la protagonista a innamorarsi di nuovo? Ma soprattutto, chi sarà il Babbo Natale di Cooperville?
L’ennesimo film di Natale?
Sbarcato su Netflix a dicembre 2022 nella sua versione italiana, Un Natale di cuore è l’ennesimo film natalizio che viene dato in pasto alla critica popolare in questo periodo di festa. Il mercato cinematografico è ormai saturo di commedie romantiche in cui due persone si innamorano, per qualche motivazione non possono stare insieme, ma dopo una serie di più o meno articolate vicissitudini finiscono per farlo. A questo aggiungiamo una spolverata di neve e luci natalizie e la rom com si trasforma in un perfetto family movie. Ma per quale ragione si sente l’esigenza di passare due ore davanti alla tv vedendo dolci polpettoni romantici? Perché in un universo idilliaco i protagonisti di quelle storie potremmo essere noi. In Un Natale di cuore viene inserito alla base della trama un drama necessario alla buona riuscita della pellicola: la storia di Jamie e della prematura perdita del marito Matt. Senza questo ingrediente che provoca del pathos in chi guarda, sarebbe stato l’ennesimo film da inserire nella lunga classifica natalizia dei “dolci, smielati e troppo belli per essere veri”.
Il dolore evita il cliché?
La figura di Jamie in linea generale può dirsi ben delineata, un personaggio con un evento traumatico che cerca di riprendere in mano la propria vita. Inserire tematiche di sofferenza è poco comune nelle commedie romantiche, anche se dipende dal peso che gli si dà all’interno della storia. Bilanciare le emozioni all’interno di un film non è mai facile, si rischia di snaturare il genere in cui è stato concepito. In Un Natale di cuore la perdita del marito da parte della protagonista è un punto cardine della storyline, tuttavia a mancare è quel pizzico di dolore e sofferenza in più che avrebbe conferito più credibilità alla storia, ma d’altro canto sono passati 5 anni dalla dipartita del marito, un tempo relativamente lungo durante il quale il lutto viene elaborato. L’inizio del film è ancorato al senso di perdita e vuoto della protagonista, mentre il seguito ribalta il mood iniziale. I film romantici, soprattutto quelli natalizi, portano con sé questo sentore di rinascita e rinnovamento, come se qualcosa (o qualcuno) di nuovo fosse dietro l’angolo.
L’aiuto al prossimo non è mai banale
Un elemento molto importante nel film è il concetto di aiuto. Si sa, a Natale siamo tutti più buoni, ma è molto più facile dirlo che farlo. Buona parte della trama ruota intorno all’anonimo benefattore e alle sue azioni da Babbo Natale. Dall’aiuto alle famiglie in difficoltà al supporto dei negozianti locali. Una tematica importante e molto nobile che si apprezza pienamente. L’idea di inserirla all’interno di un film natalizio può sembrare banale, ma in realtà rafforza il concetto che sta alla base di questa festività, l’amore per il prossimo e non solo per sé stessi, che viene dato frequentemente per scontato, ma è l’anima del Natale.
La recensione in breve
Un Natale di cuore è una commedia romantica leggera per il periodo natalizio con il giusto pizzico di drama che la rende un po' meno esagerata nei cliché. Non spicca nel panorama cinematografico del suo genere, ma se presa come un piacevole passatempo può farvi trascorrere una serata piacevole. Carina l'atmosfera natalizia e le vibes di festa e amore, un po' meno la trama piatta senza colpi di scena.
- Voto CinemaSerieTv