Il film: Un regalo da Tiffany, 2022. Regia di: Daryl Wein. Cast: Zoey Deutch, Kendrick Sampson, Ray Nicholson, Shay Mitchell, Leah Jeffries, Jojo T. Gibbs, Javicia Leslie, Chido Nwokocha. Genere: Romantico, commedia. Durata: 87 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Prime Video.
Trama: La vita di Rachel viene sconvolta quando, un anello di fidanzamento destinato a un’altra donna, la conduce dalla persona adatta a lei.
Basato sull’omonimo romanzo di Melissa Hill e disponibile su Prime Video dal 9 dicembre, Un regalo da Tiffany è la new entry a tema natalizio della piattaforma streaming di Amazon. Se siete degli amanti del cult Serendipity – Quando l’amore è magia e avete apprezzato la recente uscita Il tuo Natale o il mio?, allora darete sicuramente un’occasione a questo film con protagonisti Zoey Deutch e Kendrick Sampson.
Come vedremo nella nostra recensione di Un regalo da Tiffany, pur non rappresentando certo qualcosa di nuovo in assoluto nel panorama dei film di Natale, la pellicola diretta da Daryl Wein vanta una premessa interessante e una trama ben costruita attorno a una combinazione di equivoci e disavventure. La performance di Zoey Deutch e la sua breve durata, contribuiscono alla riuscita di una pellicola a volte carente nelle battute ma piacevole da guardare.
La trama di Un regalo da Tiffany: uno scambio di regali
New York. Nella celebre gioielleria Tiffany, Ethan (Kendrick Sampson) sta scegliendo, insieme alla figlia Daisy (Leah Jeffries), un anello di fidanzamento per fare la proposta alla propria compagna Vanessa (Shay Mitchell), di ritorno da una vacanza alle Hawaii. Nello stesso momento, nel medesimo negozio, Gary (Ray Nicholson) è alla ricerca di un regalo di anniversario per la fidanzata Rachel (Zoey Deutch). Uscito da Tiffany, però, Gary viene investito da un taxi ed Ethan corre a soccorrerlo. Nel frattempo Rachel, intenta nei preparativi del loro anniversario, riceve una telefonata dal pronto soccorso che le comunica che Gary è stato portato in ospedale con una commozione cerebrale e qualche buco di memoria. Intanto Ethan, ancora preoccupato per la sorte dell’uomo che ha visto investire sotto i propri occhi, decide di recarsi in ospedale per assicurarsi che Gary stia bene. Qui incontra Rachel con la quale scambia due chiacchiere; la donna poi, per sdebitarsi del suo interessamento, lo invita al forno che gestisce per un pranzo offerto. La sera stessa, l’uomo si presenta davvero presso l’attività di Rachel e, vedendola in difficoltà a causa della numerosa clientela, decide di darle una mano dietro al bancone. Tra i due nasce così un evidente feeling che inizierà a mettere in dubbio le relative relazioni.
La situazione precipita definitivamente la mattina di Natale, quando Gary consegna a Rachel il suo regalo di Tiffany, che si rivela essere l’anello di fidanzamento comprato da Ethan e scambiato durante l’incidente stradale; l’uomo, però, a causa della commozione cerebrale, pensa di averlo davvero acquistato per la fidanzata. Vanessa, invece, sotto gli occhi increduli di Ethan e Daisy, si ritrova tra le mani il paio di orecchini comprato da Gary.
Una commedia degli equivoci
Un regalo da Tiffany non può certo considerarsi qualcosa di nuovo in assoluto nel panorama dei film romantici natalizi, ma sicuramente vanta una premessa interessante e una trama sapientemente costruita attorno a una combinazione di equivoci, errori e disavventure che piacerà molto agli amanti del cult Serendipity – Quando l’amore è magia. Un evento inaspettato – o la magia del Natale per i più romantici- unisce due persone destinate a stare insieme ma già impegnate coi relativi compagni. Seguiamo così le storie dei due protagonisti che, pian piano, comprendono di non trovarsi all’interno della relazione giusta per loro, soprattutto quando emerge un tema importante come quello del matrimonio. La storia, di per sé abbastanza inverosimile ma perfettamente aderente agli stereotipi del genere, viene sviluppata dal regista con estrema intelligenza, mostrandoci gli sviluppi realistici – soprattutto nel modo di rapportarsi dei personaggi in gioco – di un equivoco assurdo. In questo senso, quindi, Un regalo da Tiffany si rivela una commedia natalizia sì legata ai cliché ma dallo sviluppo narrativo ben architettato e una durata (87 minuti) che non concede allo spettatore di annoiarsi.
Lo stereotipo del padre vedovo
Pur trattandosi di un film delle feste, non sono in realtà moltissimi gli elementi che rendono Un regalo da Tiffany un vero e proprio film di Natale: tra questi vi sono, infatti, solo l’ambientazione (in realtà superflua e ininfluente nella trama) proprio durante le vacanze e…un padre vedovo. Sì, avete letto bene e, riflettendoci un attimo, vi renderete conto che quello del single dad – meglio ancora se vedovo – rappresenta uno degli stereotipi massimi dei film natalizi. Dai classici come L’amore non va in vacanza e Nei panni di una principessa a pellicole uscite quest’anno come Falling for Christmas, Natale con te o Il tuo Natale o il mio?, sono davvero tantissime le commedie di Natale che cercano – riuscendoci – di far breccia nel cuore degli spettatori con dei padri single che hanno perso la moglie, possibilmente con minori a carico. Uno stereotipo un po’ fastidioso se pensiamo che, probabilmente, una donna rimasta sola che cresce la propria prole e porta avanti la casa non evocherebbe la stessa tenerezza, in quanto considerato più “normale”. Un cliché, natalizio o meno, di cui dovremmo sicuramente iniziare a liberarci.
Il cast di Un regalo da Tiffany
Zoey Deutch e Kendrick Simpson possiedono una chimica naturale che li lega fin dal primo incontro dei loro personaggi. Sebbene Rachel ed Ethan non abbiamo moltissimi minuti insieme sullo schermo, infatti, si percepisce subito l’attrazione fatale tra i due, un richiamo al quale entrambi cercano inizialmente di resistere ma che emerge dagli sguardi magnetici e dai gesti impacciati. In questo rapporto che cuoce a fuoco lento, è sicuramente la performance della Dutch a brillare, portando nel film diretto da Daryl Wein verve e ironia, ma anche tanta tenerezza e risollevando le sorti di una pellicola ben congeniata ma carente nelle battute. Peccato anche per i compagni dei due protagonisti – interpretati da Ray Nicholson e Shay Mitchell – che rappresentano solo due macchiette delle quali non risultano ben chiari sentimenti e desideri. Azzeccata, invece, la presenza della figlia Daisy ad affiancare il padre Ethan, conferendo uno sguardo da Generazione Z su una storia tra Millennials.
La recensione in breve
Un regalo da Tiffany è un film di Natale che, pur non rappresentando certo qualcosa di innovativo nel panorama del genere, vanta una premessa interessante e una trama sapientemente costruita attorno a una combinazione di equivoci, errori e disavventure. La performance di Zoey Deutch e la sua breve durata, contribuiscono alla riuscita di una pellicola a volte carente nelle battute ma piacevole da guardare.
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