Il film horror del 2020 Run non è basato su una storia vera, pur prendendo spunto da casi reali. In particolare, la trama potrebbe richiamare la storia di Dee Dee Blanchard e di sua figlia Gypsy Rose, che hanno anche ispirato la serie di Hulu The Act. Il motivo principale delle somiglianze è una condizione nota come Disturbo Fittizio provocato ad altri (FDIA), precedentemente conosciuta come Sindrome di Munchausen per procura, che compare sia in Run che nel caso della Blanchard. Secondo la Cleveland Clinic, questa condizione di salute mentale si verifica quando “una persona si comporta come se un individuo di cui si prende cura avesse una malattia fisica o mentale quando in realtà non è malato“. È considerata una forma di abuso.
Questo horror-thriller è un film decisamente inquietante che parla di una madre e di sua figlia, che si muove su una sedia a rotelle, e del loro rapporto, che è molto più oscuro di quanto sembri a prima vista. La sinossi di Netflix di Run recita: “Desiderosa di libertà dopo anni di cure mediche isolate, l’adolescente Chloe sospetta che sua madre la stia trattenendo – e che nasconda sinistri segreti“. È la storia del loro rapporto, che all’inizio sembra premuroso e sano, ma che presto prende una piega oscura e sinistra.
Il film esplora l’impatto dei traumi e degli abusi sulla vita delle persone. Kiera Allen, l’attrice che interpreta Chloe, ha dichiarato di aver letto storie di casi reali simili mentre cercava il suo ruolo per il film. Ha dichiarato alla testata online Decider: “Ho avuto molte conversazioni con Aneesh [Chaganty, il regista del film] sui traumi e ho fatto un’analisi dei casi di violenza e di abuso“. Ho letto molte storie simili a quella di Chloe e ho sentito le storie delle persone che le circondavano e di come erano cambiate [dopo quelle esperienze]. Il trauma è una cosa individuale, quindi non posso dire come si sentirebbero gli altri quando vivono questa esperienza, ma abbiamo immaginato come sarebbe stato per Chloe“.
Secondo Biography.com, quando Gypsy Rose nacque, sua madre Dee Dee affermò falsamente che era affetta da varie malattie, tra cui la leucemia e la distrofia muscolare. Dee Dee convinse Gypsy di dover usare una sedia a rotelle, le diede vari farmaci prescritti e la sottopose persino a interventi chirurgici di cui non aveva bisogno. Le bugie continuarono con la crescita di Gypsy che, una volta cresciuta, cercò di sfuggire alla madre violenta.
Dee Dee fu poi uccisa. Un uomo che Gypsy Rose aveva conosciuto online, di nome Nicholas Godejohn, è stato condannato per il suo omicidio e ha ricevuto l’ergastolo, mentre Gypsy Rose si è dichiarata colpevole di omicidio di secondo grado e sta scontando una pena di 10 anni.