Riguardo Schegge di paura, Edward Norton ha parlato del finale del film, spiegando che la produzione voleva cambiarlo, ma Richard Gere fu irremovibile. Nel thriller del 1996 infatti, Norton interpreta il ruolo del chierichetto Aaron Stampler, accusato dell’omicidio di un ecclesiastico, che dopo essere riuscito a farsi assolvere, confessa al suo avvocato (RIchard Gere) di aver realmente commesso il delitto.
Proprio Norton, ospite del podcast Reelblend nel 2019 ha parlato del discusso e controverso finale del film svelando che i produttori esercitarono pressioni per cambiare la conclusione e renderla meno negativa, ma che in ultima battuta si scelse di mantenere il finale originale, anche grazie alle insistenze di Gere: “Sul set, tutti parlavano del finale, dicevano che avremmo dovuto rigirarlo, che lui, il personaggio di Richard, alla fine avrebbe dovuto averla vinta. Ho sentito di tutto e di più… lui che tira un pugno in faccia al ragazzo, oppure ha un registratore nascosto sotto la giacca e così lo frega.. roba del genere, insomma… tutti non sapevano bene cosa dire, e Richard è l’unico che non è mai arretrato di un passo. Era quasi arrivato al punto di rifiutarsi di girare il finale, se l’avessero cambiato. Devo dire che sono rimasto molto colpito da lui“.
Norton, poi, svela nel dettaglio le ragioni alla base della posizione di Gere: “Chiedeva a tutti se si rendessero conto di come era venuto il film; parlava di me e diceva che quel finale era il modo migliore per chiudere il cerchio; secondo lui, il suo personaggio era un viscido arrogante furbastro, e quel finale sarebbe stato un colpo basso, una bella lezione, per lui. “Nell’ultima scena di Schegge di Paura”, diceva, “ci sono io che guardo in avanti con le spalle curve. dopo che mi sono preso una bella mazzata in faccia. Punto.” A me questa visione delle cose sembrava veramente ottima, infatti alla fine il film ha funzionato; non c’era bisogno che Martin avesse la meglio, che vincesse.”