Silence è tratto da una storia vera. Più precisamente, il film del 2016 di Martin Scorsese con Andrew Garfield, Adam Driver e Liam Neeson è basato su un romanzo, Chinmoku (Silenzio) di Shusakū Ēndo (1966), che a sua volta rievoca eventi realmente accaduti. Nel suo libro, infatti, lo scrittore giapponese riprende la storia delle persecuzioni dei cristiani avvenute nel Giappone del XVII secolo, durante la dominazione della famiglia Tokugawa.

La storia raccontata nel libro prima e nel film poi, prende quindi il via dalle reali atrocità avvenute in quel periodo storico, basandosi sulla vita di due veri gesuiti che, senza saperlo, andarono incontro alla persecuzione. Si tratta di Cristóvão Ferreira e dell’italiano Giuseppe Chiara. Del primo – interpretato da Liam Neeson – è stato mantenuto il nome originale: vissuto tra il 1580 e il 1650, Ferreira viene ricordato come uno dei “sacerdoti caduti”: dopo aver subito terribili sevizie, infatti, egli rinunciò alla fede cristiana, cambiando il suo nome in quello giapponese di Sawano Chuan. Giuseppe Chiara (1602 – 1685), invece, – ribattezzato nel film Sebastião Rodrigues e interpretato da Andrew Garfield – venne inviato in Giappone proprio per convincere Ferreira a tornare in sé; in terra nipponica, però, anche il gesuita dovette fare i conti con le torture riservate ai cristiani e lui stesso finì per rinnegare la propria fede. In seguito assunse il nome di Okkada San’emon, lo status di samurai e sposò una donna del luogo, morendo a 83 anni.

Shusakū Ēndo, in quello che è stato definito il suo migliore romanzo, ha dato vita a una ricostruzione storica nemmeno troppo romanzata, svolgendo accurate ricerche preparatorie e fornendo una testimonianza piuttosto dettagliata su uno dei periodi storici più bui della storia del cristianesimo.

Quella del film Silence è stata una lavorazione piuttosto sofferta: a causa della complessità del materiale e di alcune dispute legali, ci sono infatti voluti ben 26 anni a Martin Scorsese per portare sul grande schermo la storia narrata nel romanzo di Ēndo. Un libro che ha avuto una grandissima influenza sul regista premio Oscar, che ha riconosciuto tra quelle pagine alcune delle tematiche a lui più care, come il rapporto dell’uomo con la religione, il peccato e il senso di colpa. Purtroppo il film, uscito nel 2016, non ha avuto fortuna al botteghino, pur affermandosi in seguito come un lavoro ricco di fascino e altamente complesso di Scorsese.