Sister Act – una svitata in abito da suora potrebbe essere basato su una storia vera. Nel 2011, la suora Delois Blakely ha deciso di fare causa alla Disney e alla Sony per aver preso ispirazione dal suo libro e averlo usato per il film con Whoopi Goldberg. Nella famosa pellicola, la Goldberg interpretava una finta suora di Harlem la cui vita precedente comprendeva un fidanzato mafioso e una carriera da cantante a Las Vegas.
Delois Blakely all’epoca si è rivolta a The Hollywood Reporter affermando che il film è in realtà basato sulla sua autobiografia del 1987. Dopo la pubblicazione dell’autobiografia, la suora di Harlem l’ha sottoposta a un gruppo di produttori nella speranza di vedere la sua vita trasformata per il grande schermo. Descrivendosi come una “giovane suora nera e canterina al servizio della gente di strada e dei giovani di Harlem“, ha intentato una causa dichiarando di aver proposto l’idea per prima alla Tri-Star Pictures. Qui la storia cambia perché secondo diverse fonti la Tri-Star Pictures ha espresso interesse per i diritti. Tuttavia, Scott Rudin ha poi portato il progetto alla Disney e il film è stato realizzato senza il coinvolgimento della suora.
Tuttavia, ci sono alcune somiglianze oltre alla descrizione della suora nera che canta ad Harlem. Il personaggio della Goldberg in Sister Act si chiamava Deloris che molto somiglia al nome della suora. Nonostante questi fatti, non si conosce molto altro sul passato della suora e quindi a parte l’ambientazione e un nome più o meno simile non si può dire con certezza che sia stata ripresa dalla sua autobiografia.
Secondo invece il racconto dello sceneggiatore Paul Rudnick, la vera storia di Sister Act – una svitata in abito da suora prende ispirazione dall’incontro con Madre Dolores Hart. Nell’ambito delle sue ricerche, lo sceneggiatore del film ha visitato l’Abbazia Regina Laudis di Betlemme, nel Connecticut, per incontrare la suora. La Hart è stata un’attrice, cantante e ballerina di Hollywood, protagonista di film come Where the Boys Are e King Creole. Sebbene abbia lasciato l’industria per farsi suora a soli 24 anni, ancora oggi è membro votante dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.