Come sopravvive il cinema d’autore del passato?
È da questa domanda che vogliamo partire, perché mai come in questi ultimi anni si è creato un paradosso che i più incalliti cinefili fanno fatica a comprendere. Le piattaforme streaming permettono di avere a disposizione un catalogo pressoché illimitato e sempre disponibile di film, eppure sembra che il cinema (d’autore e non solo) del passato sia svanito. Al di là di qualche film cult, per gli appassionati di cinema che cercano il recupero dei grandi autori, come Fellini o Rossellini o Bertolucci (giusto per rimanere limitati al campo italiano) sembrano non esserci alternative: comprare vecchi e compressi DVD che sicuramente non rappresentano lo standard di qualità attuale.
In questo panorama desolante che non rappresenta solo uno scoglio per gli interessati, sorprende trovare rare eccezioni, sorprendenti e inaspettate, perché sembrano procedere contromano rispetto al sentimento comune e soprattutto al mercato. Come l’uscita home video di Teorema, il film di Pier Paolo Pasolini che tanto fece scalpore al Festival di Venezia 1968, curata da Plaion Pictures e disponibile nel formato 4K Ultra HD.
Ci sono diversi fattori che denotano quest’uscita come una delle più importanti e coraggiose del mese, sia prendendo a riferimento il solo film, sia ragionando sull’operazione distributiva di questo particolare formato fisico. Ed è proprio da quest’ultimo punto che dobbiamo iniziare a parlare.
Ha ancora senso il formato fisico?
In qualche modo, l’ultimo grande formato fisico di successo è stato il DVD, che quando soppiantò le videocassette diventò sinonimo di alta qualità per le visioni domestiche. Qualità che è andata via via a scemare con l’arrivo dei nuovi formati, il blu-ray e il più recente 4K Ultra HD. Il problema, soprattutto italiano, è che questo passaggio di consegne non è stato percepito epocale come quello che sostituì il disco al nastro magnetico, facendo venir meno quell’educazione alla visione che, volenti o nolenti, fa parte della nostra quotidianità.
Ed è così che, a fronte di una confusione legata a costi, tecnologie e possibilità (che purtroppo prosegue tutt’ora), ci siamo “accontentati” della visione in streaming in HD. Nessun tipo di acquisto ulteriore rispetto all’abbonamento, spazio in casa non occupato da decine di confezioni di plastica e una certa soddisfazione nello scoprire che, rispetto a quei DVD che abbiamo comprato per anni, le opere si vedono meglio.
In questo enorme ventaglio di possibilità e comodità sono venute a mancare, però, alcune cose importanti. La prima: ci siamo limitati ai contenuti presenti nelle piattaforme, dimenticando la capacità di incuriosirci e provocarci. La seconda: abbiamo ridimensionato il valore che diamo alle nostre visioni. Nel catalogo di una piattaforma, già pagata attraverso il canone mensile, che la si usi o meno, ogni titolo a disposizione vale quanto gli altri. L’enorme mole di contenuti è talmente sovrastante e di facile accessibilità che sembra non avere peso. Sono lontani i tempi (e sì, lo ammettiamo, tradiamo una nota di nostalgia) in cui un film desiderato andava prima cercato, recuperato, impiegando tempo e denaro. Ma quel tempo e quel denaro investiti creavano l’attesa, aumentavano il piacere, stimolavano la curiosità, così che, una volta inserito il disco nel lettore, avevamo già una storia alle spalle, avevamo davvero l’interesse e l’attenzione di farci trasportare da quel film che attendevano di vedere.
Senza cadere in complessi dettagli tecnici (basti sapere che la qualità video presente nelle piattaforme non raggiunge quella del formato fisico), il disco si dimostra la scelta migliore non solo per il recupero di film invisibili e importanti della nostra Storia, ma anche per la perfetta qualità di riproduzione.
La bellezza di Teorema
C’è un errore di fondo quando si parla di visione in HD denominandola – in maniera semplice – come alta qualità. Noi preferiamo utilizzare il termine Alta Fedeltà, per la maniera in cui, più che interpretare i nuovi formati video come un’eccessivo boost di dettagli che potrebbero risultare anche superflui, consideriamo in questo modo di approcciarci alla visione più pura e fedele possibile al materiale originario. Il film come è stato approvato dal regista, la visione più simile a quella del tempo, ma soprattutto in linea con il nostro, di tempo. Perché non c’è niente di peggio che trovarsi di fronte al cinema d’autore in bassa qualità, incapace di mostrarci le scelte artistiche della personalità del suo regista, che ci costringe a sforzarci di comprendere cosa stiamo osservando.
Teorema è un film che da questo restauro (a cura della Fondazione Cineteca di Bologna e Mondo TV Group), presente nell’edizione Plaion Pictures a 2 dischi, ne appare rinato. Così tanto da risultare contemporaneo. Merito della poetica di Pasolini, ovviamente, che in un film enigmatico e misterioso, composto per lo più da silenzi e sguardi dei protagonisti, si poggia sulla bellezza delle immagini. Mai si è visto un film di Pasolini in questo modo, con questi colori pastellati che donano alla vicenda di una famiglia normale sconvolta dall’arrivo di un giovane seducente, una dimensione quasi onirica.
Inutile dire che vedere, per la prima volta dopo anni, un film basato su queste caratteristiche attraverso questa qualità rimette tutto in discussione.
Il piacere della riscoperta
Perché ci ripetiamo continuamente che il cinema è bello, ma raramente riusciamo a capire quanto lo sia. Il formato 4K Ultra HD mette in luce il talento soprattutto visivo di un autore che è spesso più ricordato per le parole e per il suo essere intellettuale che per la sua capacità di raccontare attraverso le immagini. E chissà quanti film nascosti e smarriti, non presenti nelle piattaforme o addirittura non restaurati (come è nel caso di Teorema), aspettano solo di vivere una seconda vita.
Riscoprire questo cinema non solo è utile per gli studiosi, ma serve anche a ricordare quanto sia esteso il nostro patrimonio di opere, dalla forza dirompente e capaci di sconvolgere oggi come cinquant’anni fa. Uno sconvolgimento di cui abbiamo bisogno, per cambiare il nostro sguardo e metterci in discussione.
L’edizione 4K Ultra HD + Blu-ray di Teorema la trovate a quest’indirizzo ed è venduta e spedita da Amazon, a disponibilità immediata.
Poco importa se, alla fine, non si tratta di un’edizione ricca di contenuti extra o dal packaging particolare. L’uscita in formato fisico è un regalo per ogni cinefilo che può scoprire, interessarsi, innamorarsi di qualcosa di inaspettato e misterioso. Per una volta, il contenuto più prezioso è il film in questa fedeltà.