Il film horror soprannaturale del 2016 The Autopsy of Jane Doe ha presentato ai fan del genere il ritratto di una delle streghe più interessanti della storia dell’horror recente. Il film, che è anche il primo progetto in lingua inglese del regista norvegese André Øvredal, vede Emile Hirsch e Brian Cox nei panni di Austin e Tommy Tilden, due medici legali che vengono incaricati di eseguire l’autopsia sul corpo di una donna sconosciuta. Quando iniziano a cercare la causa del decesso, tuttavia, i due rimangono allibiti di fronte alla mancanza evidente di lesioni sul corpo. In questa spiegazione del finale di The Autopsy, cerchiamo di capire chi è questa Jane Doe, la sconosciuta su cui deve essere effettuata l’autopsia e quali segreti del passato porta con se il suo cadavere.
Un’autopsia che porta al passato
Austin e Tommy iniziano l’autopsia con un’ispezione completa del cadavere di Jane. Senza alcuna causa evidente di morte, il suo corpo appare fisicamente perfetto dall’esterno: solo un esame invasivo rivela una storia diversa. Le aprono la bocca e vedono che la lingua è stata tagliata; le tastano le ossa e notano fratture ai polsi e alle caviglie. I polmoni di Jane mostrano segni di bruciature vive, anche se non ci sono tracce sulla superficie della pelle. Queste ferite iniziano a delineare un quadro delle torture subite da Jane prima della sua morte: i resti di un pezzo di stoffa infilato in gola rivelano un versetto della Bibbia che fa riferimento a una strega e i numeri romani incisi sopra indicano la data del 1693. Trovano anche resti della pianta Datura Stramonium, chiamata anche “erba del diavolo o delle streghe”, molto velenosa. Questo porta Tommy e Austin a dedurre che si trattava di una vecchia vittima del processo alle streghe di Salem, torturata e giustiziata con l’accusa di essere una praticante dell’occulto. Quando incidono le sue carni, Jane inizia a sanguinare, suggerendo che dopo tutti questi anni una parte di lei vive ancora. La persecuzione che ha subito è stata così avvilente che si è protratta per secoli, e il suo desiderio di giustizia ha superato la tomba. Le cicatrici sugli organi, l’asportazione della lingua, i polmoni carbonizzati e l’agente paralizzante spiegano proprio come i puritani del New England tentarono di uccidere la strega.
Essere o diventare strega?
Quando Tommy si rende conto che la sconosciuta è una strega, riflette sulle inesattezze dei processi che queste dovettero subire nel passato. Dice ad Austin che la maggior parte delle donne processate e accusate di stregoneria erano innocenti e vittime delle farneticazioni della gente. La sconosciuta non era una strega, ma è stata la brutalità dei suoi accusatori a trasformarla in uno spirito vendicativo. Le torture subite furono tali che la Sconosciuta divenne il simbolo di tutte le donne innocenti uccise a Salem e il suo corpo continua a vivere per vendicarsi. Jane ha anche acquisito i suoi poteri dal momento in cui è stata torturata. La stoffa al suo interno include un passaggio del Levitico destinato a condannare le streghe: è stato proprio il tentativo di condannarla come tale a trasformarla in una di queste. Il corpo della sconosciuta vive per vendicarsi di tutte le persone che tentano di toglierle l’autonomia corporea, sia attraverso l’autopsia che in altri modi: è un simbolo che si oppone alla brutalità del processo alle streghe di Salem. In questo senso, The Autopsy offre una visione unica del brutale funzionamento di una delle più antiche storie soprannaturali americane, fornendo al contempo un tocco moderno alla leggenda della stregoneria e a una delle epoche storiche più oscure degli Stati Uniti.
Il canto della vendetta
Sebbene abbia preso di mira Tommy e Austin, Jane non è la prima a uccidere. Quando trova il gatto della sua defunta moglie ferito, Tommy spezza il collo al povero animale piuttosto che tentare di curarne le ferite. Jane può aver ferito il gatto, ma è una scelta di Tommy quella di porre fine alla sua vita. Allo stesso modo uccide Emma, anche se questa morte è un incidente. Jane crea l’illusione di un cadavere rianimato e Tommy si difende con un’ascia: brandisce la lama mortale contro quello che pensa sia un fantasma, solo per rendersi conto pochi secondi dopo che in realtà ha colpito e ucciso la fidanzata di suo figlio. Entrambe le morti sono il risultato della percezione distorta di Tommy e del suo modo di reagire alle situazioni fuori dal suo controllo con la difesa o la violenza. Intrappolati nel seminterrato e attaccati dai cadaveri, i medici legali rinunciano a cercare di capire cosa vuole Jane e ricorrono semplicemente a dare fuoco al suo corpo. Come gli uomini di Salem, cercano di distruggere ciò che non riescono a capire. E, ancora una volta, il fuoco rende Jane più forte. Senza via di scampo, Tommy tenta di proteggere il figlio assorbendo il dolore di Jane, credendo che lei si accontenti della semplice empatia. Il suo corpo inizia a contorcersi, bruciare e rompersi, replicando l’esperienza delle orribili torture passate, ma questo non basta a soddisfare il suo desiderio di vendetta: l’atto di martirio di un uomo non sarà sufficiente a ripagare decenni di persecuzioni, ci sono ancora milioni di donne che soffrono in tutto il mondo. Tommy e Austin possono considerarsi innocenti ma, in quanto uomini, sono per Jane estensione di un sistema “in cui le donne devono essere distrutte per essere comprese“.
Molte streghe iniziano il mese di febbraio celebrando Imbolc, un momento per onorare il ritorno della primavera: le giornate si allungano e si fanno i primi passi per uscire dall’oscurità di un lungo e freddo inverno. Il film di Øvredal racconta la storia del risveglio di Jane: risorge dalla tomba dopo aver assorbito la paura degli uomini che la circondano per rafforzarsi. Rivendicando il suo potere, rappresenta tutte le streghe stanche di essere diffamate per aver preso il controllo della propria vita. Il suo canto deve servire come appello a chiunque si senta emarginato, per far sì che la luce del sole riveli il potere che ognuno di noi ha dentro di sé.