The Blind Side, film del 2009, è ispirato alla storia vera di Michael Oher, un giocatore di football vincitore del Super Bowl. Il film è un adattamento di The Blind Side: Evolution of a Game, un libro di Michael Lewis uscito nel 2006 incentrato proprio sulla vita di Oher, da adolescente senzatetto a tackle sinistro All-American della Division I di Ole Miss. Sandra Bullock ha vinto l’Oscar per la sua interpretazione nel film.
Michael Oher è nato nel 1986. In quel periodo nei centri urbani degli Stati Uniti girava cocaina e crack. Era uno dei 12 figli nati da una madre ultra-dipendente dalla droga, che gli ha fatto intraprendere un percorso travagliato fin dall’inizio. Il padre è scomparso presto, mentre la madre, Denise, ha lottato con la dipendenza per molti anni. “Quando mia madre non si drogava e non lavorava, si ricordava di fare la spesa e c’era una folle corsa per accaparrarsi tutto quello che si poteva prima che lo facesse qualcun altro”, ha scritto nel suo libro di memorie del 2011, I Beat the Odds: From Homelessness to The Blind Side and Beyond.
Purtroppo, però la madre continuava a ricadere nella dipendenza e Oher fu affidato ai servizi sociali. I servizi sociali allontanarono lui e i suoi fratelli dalla casa della madre quando Oher era alla fine della prima elementare, e lui rimbalzò tra famiglie affidatarie, divani di amici e ovunque riuscisse a trovare un posto per lui. Con poca supervisione o stabilità da parte degli adulti, Oher è riuscito a malapena ad andare a scuola. All’età di 15 anni, Oher si rifugiava da un direttore del programma atletico locale, Tony Henderson, che aveva una stanza in più a casa sua. Oher era già alto un metro e ottantacinque e pesava 156 chili. Era meno appetibile per le prestigiose scuole private, ma quando Tony portò suo figlio Steven alla Briarcrest Christian School locale, Big Mike, come veniva chiamato, si aggregò comunque al gruppo.
L’allenatore di football di Briarcrest si è interessato subito al ragazzo, non solo come prospettiva per la squadra, ma anche come storia di riscatto. “Questo ragazzo non aveva mai avuto una mezza possibilità”, disse al presidente e al preside della scuola, chiedendo un’eccezione molto ampia al tipico processo di ammissione. Il preside, Steve Simpson, provò simpatia e lanciò a Oher una sfida: se fosse riuscito a migliorare i suoi voti in un’altra scuola privata, il semestre successivo sarebbe potuto entrare nella ben più prestigiosa Briarcrest.