The Grey ci mostra molte cose che riguardano lupi, ma quasi nessuna di esse è vera: questi animali, infatti, difficilmente attaccherebbero l’uomo. Il film del 2012 diretto da Joe Carnahan e con Liam Neeson, benché racconti la storia di un gruppo di operai di una piattaforma petrolifera sopravvissuti a un incidente aereo, ha come veri protagonisti i lupi grigi canadesi, ritratti come belve enormi e spaventose che inseguono i superstiti attraverso le sconfinate distese di neve e ghiaccio dell’Alaska. Ovviamente gli animali sono stati realizzati in CGI, ma quanto del loro comportamento è basato sulla realtà? Ha provato a dare una risposta Daniel MacNulty, professore di ecologia della fauna selvatica alla Utah State University la cui ricerca sui lupi artici è finanziata in parte dalla National Geographic Society.
Nel film vediamo i lupi considerare gli uomini delle vere e proprie prede e inseguirli attraverso la natura incontaminata. Ma la realtà è che, in una zona remota come quella, gli animali non farebbero altro che evitare gli esseri umani. Forte dei suoi 16 anni di studio dei lupi nel Parco Nazionale di Yellowstone, MacNulty ha affermato di non essere mai stato anche solo avvicinato da un lupo o da un branco. Al contrario, quando si è inavvertitamente avvicinato troppo, questi sono scappati. E anche le informazioni fornite da uno dei personaggi del film – ovvero che avrebbero un raggio di caccia di circa 300 miglia e che sono l’unico animale che cerca vendetta – sarebbero tutte sciocchezze secondo lo studioso.
![Un inseguimento da parte dei lupi nel film The Grey.](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2023/07/download.webp)
Per quanto riguarda le dimensioni di questi animali, The Grey ce li mostra davvero enormi. Ma, a Yellowstone, il peso medio dei lupi maschi adulti varia tra i 45 e i 66 kg mentre il peso medio delle femmine adulte varia tra i 36 e i 59 kg. Un altro aspetto interessante è quello dei loro occhi che nel film vengono mostrati brillare nel buio; nella realtà, gli occhi dei lupi, come quelli di molti altri animali selvatici, sembrano sì “brillare nel buio”, ma questo effetto è causato da uno strato di tessuto chiamato tapetum lucidum, che riflette la luce visibile attraverso la retina, migliorando la visione in condizioni di scarsa illuminazione. In questo modo, quando la luce si specchia nell’occhio dell’animale, la pupilla sembra brillare.
Anche la natura cooperativa del branco durante la caccia, per quanto in parte vera, viene decisamente esagerata in The Grey. MacNulty ha infatti dimostrato che i lupi spesso sarebbero degli scrocconi. Nel senso che la maggior parte di loro tiene il passo con la caccia degli altri semplicemente per essere a portata di mano quando viene effettivamente catturata una preda. Alla luce di questo, risulta di pura finizione anche la scena in cui un lupo solitario entra nel campo notturno degli uomini e Liam Neeson lo definisce un lupo omega, inviato dal lupo alfa per testare le difese degli esseri umani.
E nemmeno la scena finale del film ci regala un barlume di realtà su questi splendidi animali; stiamo parlando di quando il protagonista si prepara a combattere contro il lupo alfa attaccandosi delle bottigliette di liquore rotte alle mani. Ma la verità è che questo scontro non sarebbe mai potuto avvenire. “Se avessi avuto la fortuna di incontrare un grosso lupo grigio maschio in natura, si sarebbe girato e sarebbe corso via prima che potessi attaccare la prima bottiglia alla mia mano. La maggior parte delle persone non se ne rende conto, ma i lupi sono dei fifoni” ha dichiarato Daniel MacNulty.