Il noir Tre giorni e una vita non è ispirato a una storia vera, come molti si sono chiesti. Il film è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Pierre Lemaître, che ha scritto anche la sceneggiatura della pellicola e l’ha poi proposta Nicolas Boukhrief, che ne ha curato la regia.
La trama del film è ambientata in un villaggio delle Ardenne belghe, dove Antoine Courtin, un bambino di dodici anni, è direttamente coinvolto in tre tragedie che cambiano per sempre la sua vita: la misteriosa scomparsa di un bambino di sei anni, Remi, la morte di un cane e la venuta della tempesta del secolo. Un’affascinante e tragica concatenazione di eventi, tra morte, gelosie e rabbia, che è destinata a muovere il destino di un ragazzino innamorato della figlia dei suoi vicini di casa, Emilie, che poi ritroverà molti anni dopo, con nuovi eventi sconvolgenti in arrivo.
Antoine Courtin, da bambino e adulto è interpretato da Jeremy Senez e Pablo Pauly; Emilie Desmedt da ragazzina e adulta ha il volto di Pauline Sakellaridis e Margot Bancilhon. Il povero Remi invece è interpretato da Leo Levy. Nel cast del film troviamo anche Sandrine Bonnaire, Charles Berling e Philippe Torreton.
“La difficoltà principale è stata quella di realizzare un film in cui la prima parte è incentrata su un bambino dalla personalità molto ambigua, ma comunque accattivante” – ha spiegato il regista Nicolas Boukhrief a La Presse – “Ecco perché non volevo un attore bambino, ma piuttosto un ragazzo introverso e spontaneo. Abbiamo incontrato Jeremy durante un casting e mi ha detto che voleva fare film per capire meglio il lavoro di suo padre, Guillaume Senez, anche lui regista”