Tra gli spunti indimenticabili di Tre uomini e una gamba di Aldo, Giovanni e Giacomo c’è sicuramente il Garpez. Ma di cosa si tratta? Si tratta di un’opera d’arte, la gamba accennata nel titolo del primo film del trio, o meglio il nome dell’autore che l’ha realizzata e che il suocero dei tre ha acquistato sperando nella morte dell’artista per rivenderla a una cifra decisamente importante.
Ovviamente l’artista Garpez è un personaggio puramente di finzione che nel film non si vede mai. Fu un modo ironico del trio e di Massimo Venier di inserire un’opera d’arte concettuale all’interno del film per muovergli anche una sottile critica. Giacomo interpreta il solito pignolo della situazione, specificando che Garpez è “uno dei più grandi scultori viventi”, mentre Giovanni gli ribadisce che “170 milioni di lire per ‘sta merdina, il mio falegname con 30mila lire la faceva meglio”.
Sarà proprio Cecconi, il suocero, ad aver investito 170 milioni di lire per acquistarla per poi parlare di un artista non particolarmente stimato ma sul punto di morire. Proprio il decesso di Garpez, che poi verrà raccontato nel film, porterà la valutazione agli schizzi. Non fosse che il trio si troverà a navigare a vista in mezzo a tantissime disavventure smarrendo diverse volte la gamba e rischiando di far infuriare proprio il padre delle rispettive spose.
Per il matrimonio di Giacomo i tre si prenderanno il compito di portare da Milano al sud l’opera d’arte che poi astutamente il noto imprenditore ha già messo in conto di vendere. Con 3 uomini e una gamba, ne succederanno di tutti i colori.