Il pubblico di Un amore all’altezza si è chiesto quali siano i trucchi per far sembrare Jean Dujardin più basso di quello che è in realtà, l’attore è infatti alto 182 centimetri, ma nel film sembra più basso di circa 50 cm. Gli effetti speciali non sono digitali, ma sono dovuti ad angolazioni di ripresa e prospettive studiate con cura in fase di progettazione del film. In alcune sequenze, come potete vedere nel video dietro le quinte, Dujardin è in ginocchio, ripreso di spalle o seduto su poltrone speciali. Anche le scenografie sono state adattate, così come le misure degli oggetti di scena, per far sembrare l’attore molto più piccolo e minuto.
Sono diverse le modalità che Lauren Tirard ha studiato insieme al direttore della fotografia Jerome Almeras per far sembrare il protagonista del film decisamente più basso di quello che è in realtà. Il meccanismo sarebbe nato da scelte precise relative all’utilizzo della macchina da presa, posizionandola in delle angolazioni decisamente favorevoli per far sembrare l’attore meno alto. Si tratta dunque di un lavoro di prospettiva che in alcune sequenze ha avuto un effetto decisamente riuscito e non si parla dell’uso di computer grafica come qualcuno sui social ha ipotizzato. Per esempio a volte il protagonista veniva ripreso dall’alto senza inquadrare le sue gambe ed era in ginocchio o seduto su uno sgabello con delle ruote. Molti trucchi “di prospettiva” vengono utilizzati anche nelle installazioni del Museo delle Illusioni (che ha girato città come Roma, Praga ecc)
Ovviamente anche la recitazione ha avuto il suo ruolo negli effetti speciali del film: ad esempio, quando Dujardin e gli altri attori recitano uno di fronte all’altro, Dujardin guarda in alto, mentre l’altro guarda verso il basso. Quando sono fianco a fianco, lui a sinistra, e Virginie Efira a destra, il cameraman ha utilizzato una tecnica di sovrapposizione di inquadrature sperimentata addirittura da Georges Méliès.
Inoltre, come spiega TeleLoisirs, per gestire la differenza di dimensioni tra i protagonisti, la troupe del film ha trovato anche altri accorgimenti: giocare sulla prospettiva attraverso effetti ottici e alzare le scenografie di 50 cm. Anche la proporzione degli oggetti è stata modificata. In altre inquadrature in cui i personaggi si incrociano o si toccano, si è fatto ricorso al classico sfondo verde.
Un amore all’altezza dunque si fregia di alcuni espedienti molto interessanti e intuitivi per arrivare al suo risultato e far sembrare il protagonista Jean Dujardin ben diverso da quello che è invece nella realtà. Il risultato di queste scelte registiche possiamo dire che è senza dubbio azzeccato.