Un povero ricco è una commedia del 1983, la cui trama racconta le vicissitudini di Eugenio Ronconi (Renato Pozzetto) un industriale milanese che vive con la paura di finire in povertà. Proprio per questo motivo l’uomo deciderà di fingersi povero e di farsi assumere direttamente in una delle sue fabbriche. Il film è diretto da Pasquale Festa Campanile.
La trama di Un povero ricco vede protagonista Eugenio Ronconi, un ingegnere che ha una vita agiata con la moglie Romina (Patrizia Fontana) e una grande villa, ma ha paura di diventare povero. Il su psicanalista consiglierà all’uomo di diventare povero per un mese per capire cosa vuol dire quel tipo di vita e scacciare magari i suoi pensieri negativi. Così Eugenio chiede al vicepresidente dell’azienda di prendere in mano la situazione, perché lui è in procinto di partire per qualche settimana per il Medio Oriente. Inoltre lascia al suo vice una lettera di raccomandazione per un nuovo fattorino che si chiama Eugenio Ragona e che in realtà è lui stesso. Il ricco diventa “povero”, si taglia la barba per non farsi riconoscere per vivere questa esperienza. Dopo essersi trasferito in un appartamento messogli a disposizione dall’azienda, Eugenio fa la conoscenza della sua vicina di casa, Marta (Ornella Muti) di cui si innamora. La svolta – e la povertà vera – arrivano quando Eugenio decide di farsi licenziare per non farsi scoprire dopo aver dato indicazioni che solo un dirigente poteva conoscere. Una situazione che lo porterà a conoscere Fosforo, il capo dei senzatetto di Piazza Duomo.
Un povero ricco è una favola che fa riflettere e che in un certo senso sembra aver ispirato poi la trasmissione Un boss in incognito arrivata molto dopo.