Si è da poco conclusa la 13esima edizione di Venezia a Napoli. Il cinema esteso, rassegna cinematografica indipendente tenutasi dal 23 al 29 ottobre in collaborazione diretta con La Biennale di Venezia e realizzata grazie al sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Campania – Film Commission Regione Campania – e del Comune di Napoli, con la direzione di Antonella di Nocera.
La kermesse è iniziata il 23 ottobre con una dedica al regista scomparso Giuliano Montaldo, noto per opere come Giordano Bruno e Sacco e Vanzetti. Durante l’evento, sono stati ospitati numerosi ospiti internazionali, tra cui regista francese Cèline Sciamma, autrice di Ritratto della giovane in fiamme, che ha realizzato l’omaggio a Patrizia Cavalli con il cortometraggio This is how a child becomes a poet accompagnato dalla musica di Chiara Civello e ha presentato anche un’altra sua opera, Tomboy, un film che racconta l’esperienza di una bambina che realizza la propria identità sessuale e decide di fingersi maschio.
Altri ospiti sono stati l’iraniano Ayat Najafi, che ha presentato Aftab Mishavad (The sun will rise), film patrocinato da Amnesty International in cui il regista ha affrontato il delicato argomento della lotta delle donne iraniane e il complicato contesto di violenza e precarietà in cui sono costrette a vivere, l’inglese Luna Carmoon a cui è stato dato anche il premio Pedicini dedicato alle giovani registe per la miglior regia e sceneggiatura per il film Hoard, il turco Nehir Tuna, la regista franco-algerina di origine palestinese Lina Soualem che ha presentato Bye bye tiberiade, un film che affronta la storia di sua madre Hiam Abbass che, dopo aver lasciato il suo villaggio in Palestina per recarsi in Europa e conseguire il sogno di diventare attrice, fa ritorno trent’anni dopo nel suo villaggio originario e racconta la sua storia e delle sue scelte coraggiose. Sono stati presenti anche il tedesco Stefan Droessler e dall’Italia Steve Della Casa e Giorgio Verdelli per un totale di circa quaranta protagonisti che hanno incontrato il pubblico.
Venezia a Napoli- il cinema esteso si è confermata un’iniziativa vincente. I numeri infatti parlano chiaro: con dodicimila presenze in una settimana, tra cui oltre duemila gli studenti che hanno assistito a due classici restaurati, La Provinciale di Mario Soldati e Bellissima di Luchino Visconti e quarantasei proiezioni in dieci sale, quest’evento ha dimostrato la volontà della Campania di volersi avvicinare sempre di più ad attività culturali e la curiosità di scoprire pellicole d’autore, lontane dal mondo mainstream.
Un messaggio che è stato espresso anche dalla stessa Dott.ssa Di Nocera: “Il successo di questa edizione è la testimonianza del bisogno di spazi per la cultura del cinema fuori dal mainstream. Il messaggio che ci arriva da queste giornate entusiasmanti è che a Napoli c’è un pubblico per il cinema e che i giovani possono essere coinvolti con una offerta di qualità, incontri con autori importanti e finestre aperte sul mondo. Il cinema esteso è proprio questo, far tornare le sale cinematografiche com’erano, affollato luogo d’incontro tra generazioni con le file al botteghino. Tutto questo sarebbe però inutile se non si affiancasse al lavoro nelle scuole, proprio per la creazione di un gusto del cinema, impegno che riteniamo centrale. Ringrazio tutte le istituzioni che ci sostengono“.
Realizzata da Parallelo 41 Produzioni, questa iniziativa ha goduto del supporto di un’ampia rete di partner: l’Università degli Studi di Napoli Federico II che ha concesso la disponibilità del cinema Astra, l’Accademia di Belle Arti che ha ospitato le mattinate per gli studenti al Modernissimo, l’Institut Français che ha organizzato al Grenoble dei pomeriggi culturali in lingua francese, il Goethe Institut, Istituto Confucio e Istituto Cervantes, il MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli e Archivio di Stato, e infine le associazioni Arci Movie e Mobydick. Anche le sale coinvolte sono state moltissime: oltre l’Astra di via Mezzocannone, si sono resi disponibili il Cineteatro La Perla, il Multicinema Modernissimo, il Cinema Vittoria, il Cinema Pierrot, il Multisala Magic Vision di Casalnuovo, il Vittoria di Aversa, il Ricciardi di Capua e il Partenio di Avellino.
Tra i film proiettati al pubblico, anche alcuni presenti alla Biennale di Venezia, tra cui Welcome to paradise presentato fuori concorso a Venezia, il film Aku wa sonzai shinai (Evil does not exist) di Ryusuke Hamaguchi che ha conquistato il Leone d’Argento, Gran Premio della Giuria, e numerosi premi tra cui il premio FIPRESCI, Miglior film di Venezia 80, Hokage (Shadow of fire) di Shin’ya Tsukamoto, film che affronta le conseguenze della guerra su un ex soldato, una donna costretta a vendere il proprio corpo e un bambino che rappresenta un faro di speranza, il film svedese Paradise is burning di Mika Gustafson, vincitore di Premio Orizzonti e Premio Pedicini per la miglior regia, in cui vengono raccontate le vicissitudini di tre sorelle abbandonate ai loro dispositivi elettronici da una madre assente, e anche l’ultimo lungometraggio di Matteo Garrone. Io capitano, vincitore del Leone d’Argento, del premio per la migliore regia, e del premio Marcello Mastroianni al giovane attore emergente Seydou Sarr.