Will Hunting – Genio ribelle, il film di Gus Van Sant scritto da Matt Damon e Ben Affleck, è ispirato a un episodio realmente accaduto? Sebbene la sceneggiatura sia completamente originale, una particolare scena, quella dell’equazione alla lavagna, sembra trovare radici in una storia vera. Al proposito, Matt Damon ha commentato: “Una delle scene di Will Hunting è basata su una cosa successa a mio fratello Kyle: era in visita al MIT, a un fisico nostro amico, e stava percorrendo l’Infinite Corridor: e la sala era puntellata da queste lavagne nere giganti, Allora mio fratello, che fa arte figurativa, ha preso del gesso e ha scritto una versione elaboratissima, ma completamente inventata, di un’equazione matematica. Era qualcosa di talmente fuori di testa che nessuno per mesi si azzardò a cancellarla.“
Ma la famosa scena della lavagna è con tutta probabilità ispirata anche un altro evento reale, che vede come protagonista un giovane studente di matematica di Berkley, George Dantzig. L’uomo, divenuto poi un celebre matematico, ha raccontato: “Un giorno, arrivo in ritardo alla lezione di Statistica e vedo scritti sulla lavagna due problemi; immagino siano compiti per casa e li trascrivo. Qualche giorno dopo, consegno i problemi, risolti, al professore, scusandomi per il ritardo; li avevo trovato più difficili del solito“.
Sei settimane dopo, il professore si presentò a casa di Dantzig, e comunicò al suo studente di aver completato l’introduzione a due paper scientifici a suo nome. Lo studente allora disse di non aver mai scritto alcuna dissertazione, e il professore gli spiegò che i problemi che aveva risolto, non erano semplici compiti, ma dei dilemmi statistici rimasti irrisolti per decenni. Più tardi, avrebbero rappresentato il fulcro della tesi di dottorato del (non ancora famoso) matematico, Negli anni, la storia ha assunto contorni quasi mitologici, venendo tramandata di bocca in bocca, fino a diventare una vera e propria leggenda urbana, utile ad esaltare le potenzialità del pensiero positivo, come raccontato dallo stesso Dantzig: “Se avessi saputo che quelli non erano compiti, ma problemi statistici, probabilmente mi sarei scoraggiato, e non sarei mai riuscito a risolverli.”
Nel film, Will (Matt Damon), ragazzo dall’intelligenza sopra la media ma dal carattere schivo e facile all’ira, lavora come inserviente al MIT e per caso risolve un difficile problema matematico; a seguito di una delle tante risse da strada cui partecipa, è costretto dalle autorità a iniziare un percorso di terapia psicologica; l’incontro col dottor Maguire (Robin Williams) sarà la svolta della sua vita e gli permetterà di comprendere come esprimere al meglio tutto il suo potenziale, senza sacrificare l’importanza dell’interazione umana.