Brad Pitt e George Clooney hanno presentato il film Wolfs – Lupi solitari alla Mostra del Cinema di Venezia 2024 in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche il regista Jon Watts, così come gli altri membri del cast, Austin Abrams e Amy Ryan. Naturalmente Clooney non ha mancato di stuzzicare l’amico e collega Pitt, ma durante l’incontro si è parlato anche dell’impatto dello streaming sull’industria del cinema. Il film racconta la storia di due fixer, cioè due faccendieri che risolvono problemi scomodi e illeciti di qualsiasi tipo dietro un adeguato compenso. I due scoprono che gli è stato affidato lo stesso incarico, sebbene di solito lavorino da soli. Clooney ha spiegato la genesi del progetto:
“Jon si è presentato con questa idea che sembrava molto divertente, ci voleva una buona idea per tornare a lavorare con Brad, man mano che invecchio lavorare con persone con cui mi trovo bene è sempre più importante.”
Alla domanda su come si sono sentiti a tornare a lavorare di nuovo insieme e soprattutto in cosa si assomigliano, risponde George:
“Il denaro è ciò che muove tutto (ride) Nel film Burn afrer reading mi sparava addosso, e abbiamo pensato di ripeterlo 15 anni dopo C’era una scena in cui mi colpiva in faccia ma è stato tagliata. In cosa ci somigliamo? Io sono molto più giovane, non sembra ma è così”
In realtà Clooney ha tre anni in più di Brad Pitt, che ha 60 anni di cinema e controversie alle spalle, portati molto bene. L’attore ha anche spiegato che lui e Pitt hanno investito parte del loro salario per il film pur di ottenere una release di Wolfs a livello globale.
George Clooney and Brad Pitt upon arrival for the press conference of the film ‘Wolfs’ during the 81st edition of the Venice Film Festival in Venice, Italy.
Image ID: 2Y06EPX / Joel C Ryan / AP Photo
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I due attori hanno poi risposto ad una domanda sull’impatto dello streaming sull’industria cinematografica e su quel che resta ai giovani in seguito a questa svolta
“Quando ero un giovane attore c’erano 64 emittenti e lunedì si apriva il giornale per capire cosa si trovava, oggi ce ne sono 700. Oggi l’industria cinematografica beneficia dello streaming, ne giova. I film hanno bisogno di essere distribuiti. Io credo che gli attori avranno molto più lavoro, non abbiamo ancora capito come sarà ma penso che la situazione sarà più positiva grazie alle numerose opportunità.”
“Siamo sempre molto romantici quando si parla del grande schermo ma adoro comunque che ci sia lo streaming perché possiamo vedere più storie e più talenti, è un equilibrio molto delicato.”
Ma Brad Pitt e George Clooney preferiscono essere attori o produttori?
“Produttori e attori giocano lo stesso gioco, si tratta sempre di trovare nuove storie. George è anche regista e anche quella è una grande sfida.”
“È come giocare con pitture di colore diverso, Pitt ha 60 anni ed è fortunato a trovare ancora lavoro in questo settore. Il mondo cinematografico è tutto molto divertente. Io ultimamente non ho lavorato molto come attore ma adesso sto rientrando. Sono cresciuto tagliando foglie di tabacco a tre dollari all’ora quindi questo è tutto meraviglioso.”
Clooney ha poi commentato il pezzo del New York TImes nel quale diceva che Joe Biden avrebbe dovuto ritirarsi, cosa che poi si è verificata.
“Non ho mai dovuto rispondere a questa domanda quindi è ora. Biden ha fatto una mossa molto coraggiosa, un atto per niente egoista, è difficile mollare il potere. Dobbiamo ringraziarlo, sono orgoglioso dello stato in cui siamo adesso e sono emozionato riguardo al futuro.”
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Infine i due protagonisti di Wolf hanno parlato del modo in cui il cinema esplora l’attuaità. Per Brad Pitt “il potere del cinema è cercare di trovare modi di affrontare i temi attuali dei nostri tempi, ed è il motivo per cui siamo qui”. Per Clooney invece:
“Il cinema non è il telegiornale, molte cose vengono presentate a distanza riguardo a quando succedono. Ci consente di avere una prospettiva di ciò che è successo nel passato, la lentezza è il modo migliore per capire dove siamo.”