Woody Allen, durante una video-intervista in remoto con il programma televisivo spagnolo El Intermedio, svoltasi in occasione dell’uscita della sua nuova raccolta di racconti, Zero Gravity, ha parlato di un suo possibile futuro ritiro dopo l’uscita di Wasp 22, il suo nuovo film. Stuzzicato al riguardo dalla giornalista Andrea Ropero, Allen, senza rispondere direttamente, ha però citato due fattori che potrebbero influire su una futura decisione.
Per cominciare, Allen riflette amaramente sul sempre difficile rapporto tra artista e committente: “Personalmente, sono un po’ stanco di andare in giro a chiedere soldi per fare un film; se qualcuno si fa avanti e me li offre, allora il discorso è diverso, e sarei sicuramente più incentivato a continuare a girare film”.
Allen sottolinea poi col gusto nostalgico tipico di molte sue opere, l’unicità dell’esperienza di visione in sala, che a suo parere è andata ultimamente perdendosi, a causa delle finestre distributive sempre più ridotte.
“Ai miei tempi, dove sono cresciuto io, andavi, compravi il biglietto, entravi e ti trovavi davanti uno schermo gigante, con tutte le luci rosse e gialle; era uno spazio accogliente dove vedere grandi film, con attori meravigliosi.. era bellissimo! Ma adesso.. fai un film e dopo due o tre settimane è in TV! Vedere dov’è andata a finire l’industria cinematografica, per me è scoraggiante.”
Ma proprio verso la sua ultima pellicola, Allen mostra un particolare moto d’orgoglio: “L’ultimo film l’ho girato tutto a Parigi, in francese, e io non so una parola di francese; si tratta del mio cinquantesimo film, e mi ha permesso di realizzare finalmente un mio desiderio: essere un cineasta europeo. Ho sempre amato i film europei… quando ho avuto la possibilità di andare a girare in Europa, è sempre stata un’esperienza eccezionale. Adesso… ho diretto un film in francese!”. Tra i lavori europei di Allen ricordiamo Match Point e Sogni e delitti, girati in Inghilterra; Vicky, Cristina Barcelona, girato in Spagna, e To Rome with Love, ambientato a Roma.
Ovviamente, una costante del lavoro di Allen è sicuramente il senso dell’umorismo, che il regista considera il suo vero portafortuna.
“L’ho sempre avuto, continuo ad averlo, e non mi abbandonerà mai. Rendermi conto sin da bambino di essere in grado di far ridere la gente è stato importante; lo faccio da tutta una vita, e grazie a questo, ho avuto una carriera più che soddisfacente nel mondo dello spettacolo. Egoisticamente però posso dire che se non avessi avuto questo senso dell’umorismo, probabilmente sarei finito a fare il facchino o il tassista: non mi piaceva studiare, non ho mai avuto il rigore necessario per andare bene a scuola. Per me far ridere è stato un modo di sopravvivere, senza dover andare all’università e sottostare alla disciplina e al rigore degli studi universitari. Capire di avere questo talento, e di potermi guadagnare da vivere scrivendo, per me, è stato un vero colpo di fortuna.”
Le riprese di Wasp 22, “commedia noir in stile Match Point” (parole dello stesso regista), si sono concluse pochi giorni fa, ai primi di dicembre 2022.