Worth è ispirato a una storia vera, quella di un avvocato di nome Kenneth Feinberg, che sarà costretto a determinare il risarcimento alle famiglie delle vittime degli attentati terroristici alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, a New York.
Il film è tratto dalla biografia del 2007 di Kenneth Roy Feinberg personaggio realmente esistito, incaricato di gestire l’attuazione del Fondo di risarcimento delle vittime dell’11 settembre. L’uomo, all’epoca, ricopriva la carica di Special Master del fondo che ha dovuto gestire gli oltre 7 miliardi di dollari messi a disposizione dal Governo per le famiglie che nella tragedia avevano perso una persona cara.
L’avvocato Feinberg stabilisce una formula per la quale ogni risarcimento sarà basato sul reddito della vittima, e gli viene detto che se non riuscirà a convincere almeno l’80% delle migliaia di persone da risarcire a firmare, allora questi avranno diritto a intentare una casua che potrebbe rivelarsi fallimentare, per loro. I primi incontri con i familiari delle vittime, naturalmente, si rivelano difficili, perché Feinberg viene accusato di essere insensibile. Gli incontri (e le polemiche che ne deriveranno) danno modo al pubblico di scoprire le storie delle vittime dell’attentato al World Trade Center e dei loro familiari. Tra di loro c’è Graham Morris, un uomo che ha perso il suo compagno nell’attentato, ma non potrù ricevere un risarcimento, perché è residente in Virginia e lo stato non riconosce le unioni civili tra partner dello stesso sesso. Altre vicende come queste convinceranno Feinberg ad aiutare le famiglie, facendo il possibile perché tutte siano risarcite.
Worth è un film duro che sicuramente ci regala più di un momento commovente amplificato dal fatto appunto che si tratti di una storia vera.