Sally, contenuta nell’album di Vasco Rossi Nessun pericolo… per te del 1996, non è dedicata a una persona in particolare, ma è stata ispirata da varie figure femminili. In questo senso, il cantante di Zocca ha raccontato la storia in due versioni leggermente diverse tra loro. Secondo un primo resoconto, Sally sarebbe nata dopo una gita sulla barca dell’amico Enrico Rovelli:
“Guardando una donna, una ragazza, forse una segretaria, ma non facciamo i nomi, che girava per la barca, ho scritto una canzone… È dedicatissima a una persona, almeno nella parte iniziale poi si generalizza ed è applicabile a tutti, anche ai maschi come me”.
Anni dopo, però, Vasco avrebbe corretto il tiro, parlando di una festa in un locale: entrambe le versioni sono riportate da 70 volte Vasco, di Massimo Poggini:
“Entro in un locale pieno di donne bellissime, tutte italiane, mi innamoro della prima, poi di una seconda, poi di un’altra ancora. Alla fine ero fuori al locale da solo, sono andato in barca e con quella carica lì, senza una donna su cui scaricarla, l’ho scaricata su una chitarra: questo è uno dei segreti dell’arte e della creatività, è tutto sesso sublimato. E pensando ad una ragazza che ne ha viste di tutti i colori ho scritto Sally”.
Qualunque sia la verità, Sally rimane uno dei maggiori successi del cantautore, ripreso anche da un’artista certamente a lui non affine come Fiorella Mannoia.