L’attore americano Adam Sandler ha raccontato a People delle delusioni cocenti che ha affrontato ad inizio carriera, quando si ritrovò a leggere le pessime recensioni dei suoi primi film, come Billy Madison. Recensioni talmente negative che lo ferirono.
Nato a New York il 9 settembre del 1966 il comico si è fatto conoscere negli anni Novanta come autore per poi entrare in pianta stabile nel cast artistico del Saturday Night Live. Il debutto come attore è arrivato nel 1989 quando ha recitato nel film Going Overboard di Valerie Breiman. Nonostante grandi successi e i lavori con registi del calibro di Peter Segal, Jason Reitman, Chris Columbus e via dicendo è stato spesso preso di mira dalla critica. Gli addetti ai lavori hanno considerato i suoi ruoli fin troppo spesso leggeri e per questo anche le sue interpretazioni ne avrebbero risentito. Una cosa di cui Adam in passato ha sofferto.

Adam Sandler ha preso la radicale decisione di non stare più dietro alla critica e di evitare proprio di leggere quello che dice di lui. È stato lui stesso a sottolineare: “Quando è uscito Billy Madison io e l’amico che l’aveva scritto, Tim Herlihy, ci siamo detto che ne avrebbero parlato a New York. Poi ci siamo resi conto che ci odiavano. Pensavamo fosse solo un giornale, ma poi scoprimmo che il 90% di questi ci consideravano spazzatura”.
Amatissimo dal pubblico dunque non ha trovato il favore della critica e proprio per questo lui e Herlihy decisero di non leggere più le recensioni. I due temevano addirittura che le loro famiglie si sarebbero dovute trovare nella posizione di doverli difendere a causa dei loro film. “Quando mi dicevano “hai letto questa cosa che hanno scritto?” rispondevo “Non l’ho letto, amico”

Intanto di recente abbiamo avuto la possibilità di guardare su Netflix l’ultimo film con Adam Sandler protagonista, Hustle. Diretto da Jeremiah Zagar si tratta di un vero e proprio dramma sul basket prodotto dalla Happy Madison Productions e distribuito dalla piattaforma pioniera dello streaming digitale. Adam interpreta Stanley Sugerman un ex giocatore di basket che è diventato osservatore dei Philadelphia 76ers. Si ritroverà a dover vivere una strada impervia nelle considerazioni fatte sulla sua vita e sul percorso fatto fino a quel momento.