Alec Baldwin è stato incriminato per omicidio colposo involontario e potrebbe finire in carcere. Il famoso attore è tra gli indagati per la sparatoria sul set del film western Rust dove è morta la direttrice della fotografia Halyna Hutchins.
Perentorio è stato l’intervento di Mark Carmack-Altwies, procuratore distrettuale dell’area di Santa Fe, che ha specificato: “Sotto di me nessuno è al di sopra della legge”. L’incriminazione dell’artista è avvenuta quindici mesi dopo l’incidente avvenuto nell’ottobre del 2021 al Bonanza Creek Ranch vicino a Santa Fe. Durante le riprese partì un colpo di pistola da un ‘arma impugnata proprio da Baldwin. La pallottola colpì prima sulla spalla il regista Joel Souza e dopo rimbalzò uccidendo proprio la direttrice della fotografia.
Attraverso il suo avvocato, Luke Nikas, l’attore ha specificato: “Siamo di fronte a una terribile ingiustizia”. Questo perché viene evidenziato come non ci fosse nessuna ragione per pensare che in quella pistola ci fossero dei colpi. È arrivata l’incriminazione anche per Hannah Gutierrez Reed che era addetta alla manutenzione delle armi sul set. Invece David Halls, assistente alla regia, si è dichiarato colpevole di uso negligente di un’arma letale perché era stato lui a consegnarla a Baldwin.
In merito alla vicenda che potrebbe portare in carcere Alex Baldwin si è espressa anche Andrea Reeb, procuratrice speciale, che ha sottolineato: “Se una di queste tre persone avesse fatto il suo lavoro oggi Halyna Hutchinson sarebbe viva. Le prove mostrano una palese mancanza di rispetto per le norme di sicurezza sul set”.