I legali di Ambra Angiolini rispondono alle accuse di Silvia Slitti sulla casa in affitto a Milano. Gli avvocati biasimano la moglie dell’ex calciatore Giampaolo Pazzini per aver violato la privacy della loro assistita, ma non smentiscono lo sfogo dell’organizzatrice di eventi.
Il caso di Ambra Angiolini, che non vuole lasciare l’appartamento preso in affitto con Massimiliano Allegri, è scoppiato ieri sui social dopo un post su Instagram di Silvia Slitti. La moglie di Giampaolo Pazzini ha rivelato che, essendosi trasferiti per un breve periodo fuori Milano, hanno affittato la loro casa all’allenatore della Juventus e ad Ambra Angiolini, con un contratto in scadenza il 30 giugno.
Durante questo periodo Allegri ed Ambra si sono lasciati, lui è andato via e ha lasciato la giudice di X-Factor nell’appartamento che egli aveva affittato. Alla scadenza del contratto, secondo il racconto di Silvia Slitti, Ambra le avrebbe chiesto una proroga “Ho cercato prima di tutto il dialogo, ci siamo parlate e le ho anche concesso una proroga, fino al 15 settembre. Ero convinta fosse tutto a posto, ma un giorno mi ha chiamato l’assistente della Angiolini: mi ha detto che la signora era molto impegnata, che non dovevo più importunarla e che non ha tempo per affrontare un trasloco se non tra svariati mesi, ma non entro l’anno“, ha raccontato la moglie dell’ex calciatore, che ha ripetuto il suo sfogo anche a Domani.
Raggiunta dal quotidiano, Ambra Angiolini ha detto: “È una brutta storia, ci sono di mezzo i legali, non sono abituata a fare casino sui social“. Poco dopo sono intervenuti i suo legali che raggiunti da Repubblica hanno parlato di “notizie riportate in modo distorto e inappropriato con riferimento a una vicenda strettamente personale di cui si stanno occupando i legali delle parti coinvolte“. E poi “È evidente la lesione della privacy e dell’onorabilità di Ambra Angiolini, che impone fin da subito la cessazione di ogni ulteriore divulgazione di illazioni e commenti“. Nessun accenno alla volontà della loro assistita di lasciare l’appartamento indebitamente occupato.