Amore + Iva è lo spettacolo che Checco Zalone sta portando in giro nei teatri di tutta Italia, da Nord a Sud. Come è nello stile del comico pugliese, si tratta di uno show irriverente, politicamente scorretto, con una satira che “punge” davvero tutti gli italiani, con i loro vizi e il malcostume. Abbiamo selezionato di seguito alcune delle battute di Amore + Iva pronunciate da Checco Zalone. Alcune frasi si riferiscono alle città in cui il tour ha fatto tappa, Firenze, Napoli, Torino, Palermo e altre.
“Il credito Iva: la più bella sensazione che possa capitare a un uomo di mezz’età dopo la pugnetta”
“Se c’hai amore lo dai, così se c’hai l’IVA… perché poi l’amore non può essere a nero!”
“L’amore è quanti follower hai. Gesù è stato il primo influencer della storia. Partito con 12 seguaci, guardate poi che casino ha fatto”
“LGBT+ vuol dire che puoi avere tutte le sessualità che vuoi con un solo account”
“Modestamente io mi chiamo Luca Medici e Firenze è la città dei Medici; ma è anche la patria del volgare e io modestamente sulla volgarità ho costruito un palazzo”
“Vuoi una famiglia di profughi siriani?”
“C’ho il parquet scuro, non staccano”
“Amore + Iva è Un titolo che andrebbe spiegato ma come faccio a far capire in Veneto cos’è l’Iva. Lo sapete cos’è? Vedete, non lo sa quasi nessuno. Ora ve lo spiego cos’è, mi spiace per cardiologi, architetti e tutti quei professionisti che lavorando nel privato ne ignoravano l’esistenza”
“So che stasera qui c’è la Lamezia bene, che è un po’ come la Milano così così”
“Volevo ringraziare per l’accoglienza. Ieri per farmi sentire a casa, a Padova, mi hanno aperto la macchina e si sono portati via tutto. Neanche le mutande mi hanno lasciato. Davvero eh, mica sto scherzando”
“Se c’è una cosa che mi accomuna con i napoletani, è la sobrietà. Quando segna il Napoli, si sente pure a Bari”
“Palermo è bellissima, mi sono così integrato nel tessuto sociale che non voglio fare nu cazzu”
“Specie qui fa effetto parlare di immigrati, quando c’è gente che non vuole che sbarchino in Sicilia. Ma li capisco: c’è già gente che delinque, volete che ce ne sia altra?”
“Qui sento puzza di reddito di cittadinanza”
“Vedo facce da aliquota al 20, gente che beve prosecco, che si smezza l’account di Netflix”
“Me ne vado carico di amore, ma voglio lasciarvene il 22%”
“Vedo gente che fa la spesa a Ponte Tresa e poi si ferma a mangiare sushi, che finge di apprezzare l’hockey pur di integrarsi, che tiene al Lugano, ma, se proprio, almeno tenete all’Ambrì”
“Non mi fate fare figure di merda che c’è la presidente del consiglio qua che ha preferito il mio spettacolo al karaoke con Macron” (a Roma, parlando di Giorgia Meloni, presente nel pubblico)
“Da qui nasce la mia grande amicizia con il popolo cinese. Non avete idea la vergogna a calcetto, mai urinato in Autogrill. Quando ho scoperto che in Ucraina c’era un chirurgo che fa l’allungamento del pene ho detto a un mio generale: “Bisogna fare un’operazione speciale”. Mi sa che non ha capito” (Nei panni di Putin, che parla delle dimensioni ridotte del suo pene)
“Io amo l’Italia. È unico paese al mondo che mi ha dedicato una città: in Puglia c’è Putignano. In Russia invece non ci sono città per me, ci sono solo Leningrado e Stalingrado. Per fortuna ci ha pensato l’Italia, che può stare sicura: non l’attaccherò mai con una testata… nucleare” (Nei panni di Putin)