Andre Braugher, attore statunitense noto per il ruolo dell’inflessibile capitano Holt nella serie comedy Brooklyn 99, è morto lunedì 11 dicembre 2023 a causa di un tumore ai polmoni, diagnosticato solo di recente. A confermarlo, Jennifer Allen, agente di Braugher, alla rivista Variety. Nel febbraio 2023 Braugher era stato chiamato come protagonista di The Residence, la nuova serie di Shonda Rhimes, la cui produzione si è interrotta dopo pochi mesi a causa dello sciopero di sceneggiatori e attori; non è al momento chiaro se la serie verrà cancellata o proseguirà con un recasting.
Nato nel 1962 a Chicago, Braugher, studente modello, scoprì la recitazione nei suoi anni a Stanford, e decise immediatamente di abbandonare la progettata carriera di medico: “Nessuno ti applaude, in biblioteca”, avrebbe dichiarato anni dopo a proposito della scelta. Curiosamente Braugher avrebbe interpretato un oncologo, nella serie Gideon’s Crossing, vestendo in seguito i panni di uno psichiatra, nella sesta stagione di House.
Dopo un piccolo ma notevole ruolo in Glory, diretto da Edward Zwick (1989), Braugher prestò i suoi talenti alla televisione, prima come co-protagonista in una serie di film dedicati al personaggio di Kojak, e, poi, a partire dal 1993 fino al 1999, interpretando il geniale ma impetuoso detective Frank Pembleton in Homicide: Life On The Street, serie creata da Tom Fontana (Oz) e basata su un libro true crime scritto da David Simon (la mente dietro a The Wire). Per il ruolo di Pembleton Braugher avrebbe vinto un Emmy nel 1998.
Conclusa l’esperienza, Braugher si sarebbe diviso tra piccole parti ricorrenti in diverse serie televisive, e qualche rara apparizione in film di grido come City Of Angels (1998), Frequency (2000) e i Fantastici 4 e Silver Surfer (2007).
Dopo due stagioni da protagonista nella sitcom Men Of A Certain Age, scritta e interpretata da Ray Romano, Braugher ottenne il ruolo del burbero capitano Holt nella comedy Brooklyn Nine – Nine, che racconta le avventure di uno scalcagnato distretto di polizia; per la sua interpretazione, Braugher avrebbe ottenuto sei nomination agli Emmy, senza alcuna vittoria. Dopo la conclusione della serie, Braugher ha partecipato come protagonista alla sesta, e ultima, stagione di The Good Fight (2022).
In due interviste rilasciate a quasi trent’anni di distanza, Braugher ha tracciato una sintetica parabola della sua carriera d’attore, con parole franche ed importanti
“Non sarò il miglior attore del mondo, ma non sopporto i ruoli monodimensionali; io non riesco a fare personaggi che siano dei disegnini: se mi danno un buono, io lo faccio diventare cattivo, se mi danno un cattivo, lo faccio diventare buono”
Washington Post, 1990
“Ho avuto una carriera interessante, anche se avrebbe potuto essere più importante, più sfaccettata. Avrei potuto dirigere, produrre, fare tutta una serie di cose. Ma avrei dovuto togliere spazio alla mia vita privata, alla mia famiglia”.
Variety,2020
Braugher lascia la moglie Ami Brabson, sua co-star in Homicide (dove la donna interpretava la moglie di Pembleton) e i figli Michael, Isaiah e John Wesley.