Andrea Bocelli è uno degli artisti più apprezzati all’estero, grazie alla sua splendida voce: spesso il cantante si è sentito chiedere come ha perso la vista. “Colpa di una pallonata” è stata la sua risposta. Infatti il tenore, che si è fatto conoscere dal grande pubblico duettando con Zucchero sulle note di Miserere, non ci vede più a causa di una tragica fatalità.
Andrea Bocelli è nato a La Sterza, in provincia di Pisa, il 22 settembre 1958. Appena nato venne diagnosticato un glaucoma congenito, Andrea è ipovedente fin dalla nascita. Quando aveva sei anni, entrò in un collegio, a Reggio Emilia, per apprendere la lettura in Braille. Perse completamente la vista sei anni dopo, quando aveva dodici anni. Andrea raccontò la tragica casualità che lo ha reso cieco nel corso di un’intervista a Gente nel 2010.
“Sono sempre stato vivace e incontenibile. Da ragazzino amavo giocare a calcio e un giorno, durante una partita, una pallonata mi colpì proprio sull’occhio destro, l’unico dal quale riuscivo a scorgere la luce e i colori – spiegò Bocelli al settimanale – Tentarono di curarmi attraverso varie operazioni, anche con l’applicazione di sanguisughe, ma non servì”.
Nonostante la cecità, Andrea ha continuato gli studi, tanto da laurearsi in giurisprudenza presso l’Università di Pisa e diplomarsi in Canto Lirico presso il Conservatorio Giacomo Puccini a La Spezia. Per un anno ha anche esercitato l’attività forense, lavorando come assistente in uno studio legale. Poi ha deciso di dedicarsi completamente alla sua grande passione, ovvero la musica e tutti sappiamo come è andata a finire. Le aule dei tribunali avranno perso un ottimo avvocato, ma il mondo della musica ha guadagnato un grande interprete.
La sua storia è stata raccontata nel film La musica del silenzio, ispirato alla sua vita, andato in onda su Rai1 il 2 ottobre 2017. La pellicola racconta l’ascesa al successo di Amos Bardi, un bambino con una voce straordinaria e un grave problema agli occhi che, a seguito di una pallonata, diventa cieco. “Mi piace pensare che questo film possa far riflettere sull’importanza del dono senza il quale nessuno di noi avrebbe fatto quello che ha fatto”, disse il cantante alla presentazione del progetto.