Anna Falchi è tornata a raccontare un episodio legato alla sua carriera, quando ancora giovanissima disse di no al re del cinema erotico italiano Tinto Brass. E spunta anche il nome di Alberto Moravia. Anna infatti era in trattative per interpretare L’uomo che guarda e Brass le disse che in una scena avrebbe dovuto fare pipì sulla macchina da presa.
La Falchi ricorda a Repubblica: “Quando arrivai a Roma conobbi dei personaggi straordinari da Fellini a Risi, da Vangelis a Irene Papas. C’era anche Alberto Moravia con cui facevo delle riunioni negli uffici di una casa di produzione. C’erano lui, la moglie Carmen Llera e Tinto Brass. Avrei dovuto interpretare un film tratto da L’uomo che guarda, ero una ragazzina venuta dalla provincia. Un giorno osai chiedere a Brass cosa avrei dovuto fare, non avevo grande cultura dei suoi film. Mi disse che mi sarei dovuta mettere sopra la macchina da presa per farci sopra la pipì e che l’avevano fatto grandi attrici. Io titubavo e lui si arrabbiava perché diceva l’aveva fatto la Sandrelli. Se fossi nata con un film erotico sarei stata etichettata per sempre. Ho detto di no, feci saltare in aria un progetto pensato su di me e mangiavo tramezzini, per dire, avevo anche bisogno”.
In effetti nei film più hot di Tinto Brass spesso vediamo le attrici impegnate a fare pipì, ad esempio Stefania Sandrelli ne La Chiave. In altri film, le protagoniste erano riprese mentre si lavavano le zone intime in un bidet.
Anna Falchi, oltre all’episodio con Tinto Brass, si esprime su alcuni temi molto attuali: “Oggi non si può più dire niente. Mi rinfacciano di non essere politically correct, questo termine mi sta sul cavolo. Ho detto di aver usato il mio corpo come strumento di lavoro e questo fa incazzare le donne. A me non fa incazzare, faccio quello che voglio. I calendari? Mi strapagavano e mi piaceva vedermi si, quando li rivedo penso a quanto ero in forma”.