Lo spray dress con cui Bella Hadid ha conluso la sfilata di Coperni alla Paris Fashion Week 2022 continua a spopolare sui social. Riportandoci al concetto della moda come performance e abbagliati da questa trasformazione straordinaria, viene immediatamente da chiedersi come è stato fatto: la lavorazione dell’abito indossato da Hadid, e realizzato con la tecnologia Fabrican, è a dir poco sorprendente e spinge le frontiere della moda ben oltre il concetto di design.
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Come gran finale della sfilata di Coperni, Bella Hadid ha occupato il centro della passerella – indossando solo un perizoma e coprendosi il seno – mentre due assistenti hanno iniziato a spruzzarle sul corpo quella che, apparentemente, sembrava vernice bianca. L’associazione con un altro momento epocale della storia della moda è stata lampante: ci ha ricordato immediatamente la sfilata di Alexander McQueen della primavera 1999, quando alla modella Shalom Harlow venne spruzzato adosso un abito da robot. In questo caso, però, si va ben oltre la semplice vernice: il processo ha richiesto circa 15 minuti, dopodichè è stato creato uno spacco nel vestito e sono state abbassate le maniche per creare un look off-the-shoulder. Bella Hadid ha poi continuato a sfilare, senza che il vestito si rovinasse: sembrava una vera e propria proposta all’interno della collezione estate 2023, tattile ed eterea al tempo stesso.
La storia di questo spray dress è iniziata con una bomboletta di stelle filanti e un uomo di nome Dr. Manel Torres. “Ho pensato che avrei potuto dare un design all’idea della nebbia“, ha detto in un Ted Talk da lui condotto nel 2013. “Quello è stato il momento eureka“. Torres, che ha studiato design della moda, avrebbe voluto spruzzare questa sostanza su una t-shirt, replicando una specie di ragnatela, ma non aveva ancora le conoscenze necessarie per creare un prodotto del genere. Si è rivolto dunque all’Imperial College di Londra: la sua idea piacque e gli fornirono le risorse necessarie, ovvero un laboratorio e materiali per sperimentare. Dopo due anni, molti tentativi ed errori, ha iniziato a ottenere risultati.
Nel 2003, Torres è riuscito a dare forma a Fabrican: una fibra liquida, legata insieme da polimeri, biopolimeri e solventi più ecologici, che evapora quando lo spray raggiunge una superficie, in questo caso il corpo di Bella Hadid. Secondo Torres, il tessuto è simile alla pelle scamosciata e può essere manipolato come qualsiasi altro materiale del genere: ecco perchè è stato possibile ricavare uno spacco dal vestito. Inoltre, la sua consistenza può cambiare a seconda delle fibre utilizzate (che possono essere naturali o sintetiche) e del modo in cui viene applicato.
I designer di Coperni – Sébastien Meyer e Arnaud Vaillan, noti per i loro progetti innovativi come la borsa di vetro – hanno ridefinito i confini della moda partendo dal concetto del Fabrican e adattandolo alla fisicità del corpo. Lo spray dress di Bella Hadid è stato infatti realizzato utilizzando la tecnologia Fabrican e 3-D: ha fatto praticamente da seconda pelle alla modella, adattandosi perfettamente al suo corpo. Non solo: gli impieghi di questa innovativa tecnologia della moda potrebbero essere anche altri: si pensa già alla possibilità di riparare vecchi capi di abbigliamento danneggiati. Il progetto è infatti quello di portare questa tecnologia nell’industria medica, per poter realizzare calchi o bendaggi sterili a spruzzo da bombolette spray.
“Gli stilisti hanno bisogno di nuovi materiali e tessuti per creare prodotti che rispondano all’evoluzione degli stili di vita e delle richieste dei consumatori“, si legge sulle note della sfilata. “Nel XXI secolo dovremmo fare in modo che per la prima volta scienza e design camminino a braccetto, illustrando in questo modo la loro interdipendenza“. Bella Hadid ha poi postato una foto dell’abito e ha scritto: “Solo insieme possiamo fare questa magia. Sono ancora senza parole“.
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