Per DealBook di The New York Times International, il noto attore Ben Affleck si esprime con dure parole nei confronti di Netflix, uno dei colossi dello streaming. Il suo nuovo studio Artists Equity è pensato su un modo diverso di interfacciarsi con il mondo del cinema. Infatti l’attore definisce Netflix come “una catena di montaggio“.
In un epoca in cui qualità e quantità sono in continuo scontro: Ben Affleck asserisce che un prodotto cinematografico richiede attenzione, dedizione e molto lavoro. La frecciatina dell’attore è espressa per criticare il calzante ritmo di uscita di nuove visioni in streaming.
“C’è un pubblico più vasto per i film d’azione rispetto che per i film drammatici – lo capisco. Alcuni generi portano più audience di altri e non si può esserne inconsapevoli. Ma facciamo qualcosa di buono, sorprendiamo il pubblico, rendiamoli interessati ad altri generi“. Queste sono le parole della star di Triple Frontier, lungometraggio Netflix del 2019 classificato come nono titolo più popolare del suo anno di uscita.
Dunque l’accoppiata con Matt Damon, ai tempi vincente per film del calibro di Good Will Hunting – Genio Ribelle, per Artists Equity vuole essere l’occasione di cambiare qualcosa nel mondo dello spettacolo, con prodotti più incentrati sulla qualità dell’intrattenimento piuttosto che generati pensando anzitutto al business.