Sono 13 anni che il fratello di Brittany Murphy, Tony Bertolotti cerca la verità sulla morte dell’attrice che si spense in maniera del tutto inaspettata quando aveva 32 anni. Era in casa sua a Hollywood nel 2009 quando un collasso improvviso la portò al decesso. Il medico legale sottolineò come la causa principale del decesso fu una polmonite anche se l’evento lasciò molti dubbi.
Su una tragedia se ne aggiunse un’altra alquanto singolare con la morte del marito dell’attrice, lo sceneggiatore Simon Monjack, appena cinque mesi dopo e con la stessa diagnosi polmonite in questo caso unita a un’anemia. Tony torna a parlare del fatto in un’intervista al The Sun dopo che suo padre a lungo aveva cercato di capire cosa fosse successo. Angelo Bertolotti morì nel 2019 a 92 anni senza avere risposte precise sul decesso della figlia.
Tony alza dei sospetti sulla morte di Brittany Murphy considerando “non aveva alcun controllo sulle sue proprietà. C’erano delle enormi quantità di denaro e un piano pensionistico sul suo conto bancario e tutto questo è sparito“. Un patrimonio da 10 milioni di dollari con il dito puntato verso la madre della ragazza, Sharon, che secondo l’uomo conosce tutta la verità: “Lei sa, non ha risposto, disse che sapeva la verità”.
Continua con un po’ di nervosismo il racconto: “Non è possibile che sia morta per cause naturali, è impossibile. È una cazzata, una cazzata totale. Era ovvio per me fin da subito“. E chissà che in un paese come l’America, dove troppo spesso si arriva a giudizi affrettati, non possa riaccendersi una luce in grado di far chiarezza su questo fatto.